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Dati legislativi per l'immissione in ruolo

Dati legislativi usati per l’assunzione dei 360 precari (infermieri, vigilatrici d’infanzia, agenti socio sanitari) DELL’AZIENDA POLICLINICO UMBERTO I° DI ROMA:

Decreto Legislativo 6 settembre 2001, n. 368 “Attuazione della direttiva 1999/70/CE relativa all’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato concluso dall’UNICE, dal CEEP e dal CES”.

Gazzetta Ufficiale del 9/10/2001 n. 235.

Riportiamo integralmente i punti 3 e 4 dell’art. 5 “Scadenza del termine e sanzioni. Successione dei contratti” utilizzati nelle delibere dell’azienda per la trasformazione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato:

“3. Qualora il lavoratore venga riassunto a termine, ai sensi dell’art. 1, entro un periodo di 10 giorni dalla data di scadenza di un contratto di durata fino a 6 mesi, ovvero 20 giorni dalla data di scadenza di un contratto di durata superiore ai 6 mesi, il secondo contratto si considera a tempo indeterminato.

4. Quando si tratta di due assunzioni successive a termine, intendendosi per tali quelle effettuate senza alcuna soluzione di continuità, il rapporto di lavoro si considera a tempo indeterminato dalla data di stipulazione del primo contratto.”

QUALSIASI ALTRA INFORMAZIONE RISPETTO ALLA NOSTRA LOTTA ED A QUESTA IMPORTANTE VITTORIA DEL COBAS E DEL COORDINAMENTO PRECARI DEL POLICLINICO, PUO’ ESSERE RICHIESTA AI SEGUENTI NUMERI ED INDIRIZZI:

Fax /tel. AULETTA COBAS POLICLINICO 06/49970249.

Graziella Bastelli: tel. lavoro (7/14) 06/44712236-7.

cordeschi@tiscalinet.it

augusto.lombardi@uniromal.it

ALCUNE CONSIDERAZIONI IN MERITO AGLI ULTIMI DECRETI LEGGE ED ALLE PROPOSTE DELLA FINANZIARIA 2002 SULLA SANITA’:

Decreto legge “Interventi urgenti in materia sanitaria”.

Questo decreto comporta per il governo un risparmio di 3500 miliardi dal 2002 al 2004 sulla spesa sanitaria, prevedendo:

-la riduzione a 5 dei posti letto per ogni 1000 abitanti;

-la possibilità delle Regioni di introdurre per eventuali disavanzi di gestione “misure di compartecipazione alla spesa sanitaria, ivi inclusa l’introduzione di forme di corresponsabilizzazione dei principali soggetti che concorrono alla determinazione della spesa e/o la variazione dell’aliquota dell’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche o altre misure fiscali previste nella normativa vigente.”

-la ridefinizione dei Livelli essenziali di Assistenza (Lea) che permette alle Regioni con provvedimento amministrativo di eliminare parzialmente o totalmente dalla rimborsabilità i farmaci che la Commissione unica del farmaco individuerà sostituibili con farmaci più “convenienti” economicamente, visto che la spesa per l’assistenza farmaceutica territoriale non potrà superare, sia a livello nazionale che regionale, il 13% della spesa sanitaria complessiva.

-il rinvio al 2003 per la riduzione ed al 2004 per l’abolizione dei ticket su diagnostica e specialistica, che la finanziaria del 2001 prevedeva rispettivamente un anno prima.

Decreto legge “Prestazioni aggiuntive programmabili da parte degli infermieri professionali dipendenti ed emergenza infermieristica”.

Questo decreto permette la riammissione in servizio degli infermieri e tecnici sanitari di radiologia che avevano volontariamente risolto il rapporto di lavoro.

Risolve la grave carenza degli organici, visto il blocco delle assunzioni, eliminando di fatto il limite fissato dal CCNL del comparto sanità a 180 ore annue dello straordinario e proponendo, solo per i reparti e le sale operatorie, “prestazioni orarie aggiuntive, assimilandole, ai soli fini fiscali e contributivi, alla libera professione ancorché resa all’amministrazione di appartenenza”.

Reintroduce la figura degli infermieri generici chiamandoli Operatori Socio Sanitari, previo corso svolto dalle aziende sanitarie pubbliche e private autorizzate dalla Regione.

ART. 19 DELLA FINANZIARIA 2002:

(Trasformazione e soppressione degli Enti Pubblici)

“Al fine di conseguire gli obiettivi di stabilità e crescita, di ridurre il complesso della spesa di funzionamento delle amministrazioni pubbliche, di incrementare l’efficienza e di migliorare la qualità dei servizi…” viene disposta la trasformazione in società per azioni o in fondazioni di diritto privato ovvero la soppressione e messa in liquidazione degli Enti pubblici e delle agenzie ora finanziati direttamente od in direttamente dallo Stato o da altri enti pubblici.

Ci rientrano gli ospedali, le scuole, le università….. quel poco che ancora di pubblico viene garantito ai cittadini!!

Un emendamento del ministro della sanità propone di iniziare a privatizzare ben 16 Istituti a carattere scientifico che a livello nazionale rispondono alle esigenze dei malati di Aids, a chi necessita di trapianti, a chi ha problemi oncologici, cardiaci, dermatologici, neurologici, ecc. Per fare solo alcuni esempi:

Spallanzani, Regina Elena, San Gallicano di Roma; Istituto tumori, Ospedale Maggiore di Milano; il Policlinico San Matteo di Pavia; l’Istituto Gaslini di Genova; la Fondazione Pascale di Napoli….

Più di 6000 posti letto e molti servizi verranno privatizzati, 16.000 lavoratori passeranno dal contratto pubblico a quello privato, la ricerca verrà finanziata dai privati e quindi finalizzata ai propri interessi e guadagni, le fondazioni potranno appaltare i servizi, iniziando con i laboratori d’analisi e di radiologia, ad altri soggetti pubblici e privati…

Nel frattempo la Regione Lombardia, da sempre all’avanguardia per la privatizzazione dei servizi sanitari...è stata la prima regione a garantire alle cliniche private il pagamento delle prestazioni come alle strutture sanitarie pubbliche , ha già preparato lo statuto della Fondazione che gestirà, in un unico polo sanitario, l’Icp Mangiagalli ed il Policlinico Universitario (dove insegna e lavora il ministro della sanità Sirchia) e sta già lavorando per privatizzare tutte le altre aziende sanitarie lombarde.

Naturalmente si parte dal diritto alla salute sancito dalla nostra costituzione, alla riforma sanitaria dell’78 mai totalmente attuata, per passare attraverso gli scandali di malasanità ed alle leggi 503 e 517 che hanno iniziato..non certo con questo governo..ad aziendalizzare l’assistenza ed a mercificare la salute, introducendo l’efficienza e la produttività nei servizi sanitari, la libera professione all’interno delle mura degli ospedali..ovvero un tariffario calmierato per imporre di fatto il pagamento “scontato” delle prestazioni ambulatoriali e di ricovero (le camere a pagamento..i confort alberghieri) che altrimenti slittano nel tempo obbligando a sopportare mesi di attesa per una visita, per una ricerca diagnostica, per un ricovero, per un intervento. Niente più prevenzione della malattia, si paga solo il danno e, più è grave, più l’azienda riceve i finanziamenti regionali, se poi ci si tiene pure stretti sui tempi di ricovero previsti per le varie patologie, si guadagna ancora di più..alla faccia dei bisogni degli utenti..ora però diventati clienti!

CONOSCERE QUESTE LEGGI PER RIUSCIRE AD ANNIENTRLE, PER PASSARE DALLA DIFESA DEI NOSTRI DIRITTI SEMPRE PIU’IMPOVERITI, ALLA CONQUISTA ED ALLA CONCRETIZZAZIONE DEI NOSTRI BISOGNI.

Cobas sanità Policlinico

Novembre 2001

Info su: www.azimut-onlus.org

 

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