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PERICOLO SALUTE….

Quando negli anni ’90 avevamo denunciato che le nuove leggi sull’ aziendalizzazione in sanità avrebbero portato ad un lenta ed inarrestabile involuzione del diritto alla salute e ad una privatizzazione dell’assistenza, in tanti ci hanno giudicato i corvi che si opponevano ai necessari cambiamenti per combattere sprechi e clientelismo…ma l’attuale situazione sanitaria sta dimostrando che non eravamo noi a sbagliare perché erano loro, i politici di ogni colore, a dire bugie e falsità per raggiungere, attraverso la “competitività” fra pubblico e privato, l’annientamento del primo ad unico favore del secondo e per trasformare il diritto alla salute in mercificazione e profitto.

“La clinica degli orrori” a Milano, altro non è che una dei tanti esempi di concretizzazione del sistema dei DGR (raggruppamenti omogenei di diagnosi attuati dal ‘95) che garantiscono i finanziamenti, al pubblico ed al privato, attraverso le patologie che vengono curate. Ogni patologia ha una remunerazione ed un tempo di degenza, questo finanziamento per patologie determina che alcuni interventi e ricoveri vengono scelti e favoriti perché più produttivi; alcune degenze vengono ridotte, anche se non sono terminate tutte le cure necessarie, per ri-utilizzare i letti; non si finanzia la prevenzione visto che i rimborsi regionali avvengono solo per la cura del danno.

Negli anni e con le varie finanziarie nazionali e regionali sono diminuiti i posti letto per abitante (da 7 a 4 ogni 1000), sono stati chiusi Pronto Soccorsi, piccoli ospedali e molti servizi territoriali (consultori, ambulatori, CIM, case famiglia e comunità terapeutiche per patologie psichiatriche..molte promesse e mai aperte) sono stati privatizzati la quasi totalità di prestazioni riabilitative e domiciliari (per bambini, adolescenti, anziani, malati terminali...che di fatto gravano sulle donne e sulle famiglie), si sono fatti tagli sulla sanità senza eliminare gli sprechi, ANZI, potenziandone “legalmente” alcuni.

I dirigenti aziendali si sono moltiplicati, percepiscono stipendi da favola come i loro colleghi “consulenti” (tutti a seguito di ogni nuovo manager ed amici delle varie cordate politiche), il federalismo e le esternalizzazioni di beni e servizi, compresi reparti assistenziali, hanno permesso il dilagare dei profitti dei privati sullo snaturamento delle finalità e funzioni del Sistema Sanitario Nazionale ed ogni regione ha potuto decidere sull’offerta assistenziale e su come il privato potesse essere favorito a tutto danno del pubblico.

Sono aumentate i tempi di attesa per interventi, ricoveri, prestazioni ambulatoriali e diagnostiche e l’intramoenia (la possibilità di attuare per i medici la libera professione “controllata” nelle strutture pubbliche) che doveva ridurli non ha assolutamente raggiunto l’obiettivo (la mission detta in aziendalese!)...però si propone di potenziarla e di darle altri spazi nelle aziende sanitarie che riducono all’osso le loro attività, i loro posti letto, i loro organici di infermieri ed ausiliari.

Un esempio per conferma di tutti gli altri: la politica Formigoni, presa da esempio nazionale per la sua capacità di “quadratura bilanci, in Lombardia ha scientemente diminuito il rapporto fra pubblico e privato da un 80-20% ad un 66-34% ed oggi, non a caso, si misura con scandali come quelli del Santa Rita (figuratevi che nel 2004 questa clinica era stata premiata dalla regione per il suo bilancio e la sua produttività che era aumentata dal 41,8 al 63,3% ...a discapito dei malati e dei bassi stipendi dei lavoratori!) e con una privatizzazione dilagante, dagli ospedali ai territori, per qualsiasi risposta alla domanda di salute.

Il piano industriale diBrunetta su tutta la pubblica amministrazione che non ha certo lo scopo di intaccare gli interessi clientelari o di eliminare le raccomandazioni per i “fannulloni”parenti ed amici di politici e sindacalisti; i contratti ed accordi per i lavoratori della sanità pubblica e privata che, con una meritocrazia clientelare, dividono, ricattano, controllano i lavoratori; l’utilizzo del salario accessorio come unico aumento economico; la riduzione del potere delle trattative decentrate e della mai concretizzata democrazia sindacale; il nuovo codice disciplinare, i controlli, la mobilità imposta per impedire denunce e mobilitazioni contro i continui episodi di malasanità, gli obbligati doppi turni di lavoro (altro che 11 di riposo fra un turno e l’altro di servizio...ormai si lavora a diretto contatto con i malati dalle 14 alle 17 ore consecutive!); le carenze croniche di organico assistenziale con il blocco delle assunzioni e l’utilizzo illimitato di svariate forme di precariato e delle esternalizzazioni (ditte e cooperative che illegalmente attuano intermediazione di mano d’opera); l’eliminazione del ministero della salute e gli ulteriori tagli in questa, come in tutte le finanziarie da 10 anni a questa parte ….sono gli strumenti che padroni, politici e sindacati di stato stanno potenziando e perfezionando per paralizzare ogni lotta ed opposizione degli operatori della salute garantendosi una involuzione indolore della sanità in ogni suo scopo e finalità.

Le privatizzazioni devono poter dilagare senza limiti ed opposizioni, devono trovare un terreno fertile perché intorno il servizio pubblico è diventato “terra bruciata”, perché “la libera scelta dei cittadini” diventa obbligata per “assenza di alternativa”, perché il profitto e la mercificazione sulla salute diventano cardini di una logica aziendalista che sostituisce i diritti dei cittadini ed i compiti del sistema sanitario pubblico.

COME COBAS SANITA’ UNIVERSITA’ E RICERCA CREDIAMO CHE NON TUTTI I GIOCHI SIANO FATTI E CHE CI SIANO IMMENSE CONTRADDIZIONI DA TRASFORMARE IN COSCIENZA E VOGLIA DI CAMBIAMENTO PER INTERROMPERE, CON LOTTE E MOBILITAZIONI, QUESTA PERVERSA INVOLUZIONE DEI NOSTRI DIRITTI COME CITTADINI E COME UTENTI.

Ma siamo convinti che oltre a concretizzare tante e piccole mobilitazioni nella sanità pubblica come in quella privata sia a livello contrattuale che sul diritto alla salute, dobbiamo lottare duramente contro la logica delle privatizzazioni e per questo chiediamo A TUTTI VOI di mobilitarci insieme negli ospedali, nei servizi territoriali e nei quartieri, per una sanità pubblica, gratuita, universale, professionalizzata ed umana, che concretizzi prevenzione, cura, riabilitazione.

Giugno 2008

Info su: www.azimut-onlus.org

 

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