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Precari policlinico

LA NOSTRA ULTIMA LOTTA

Sono atto anni che "conviviamo" con i precari (114 medici, 463infermieri, 47 ausiliari) piu' di 600 lavoratori su 7500 tra universitari ed ospedalieri. Ogni volta che si avvicinavano i licenziamenti annuali, nonostante i continui ricatti, venivano rinnovati per un altro anno senza mai trovare le coordinate per una pianta organica e per le assunzioni a tempo indeterminato.

Finita la paura del licenziamento immediato il sindacato giocava in casa con promesse per anni MAI mantenute e tutte le mobilitazioni, i coordinamenti, la nostra concreta solidarietà, si "frantumavano" nell'aria!

Ad aprile di quest'anno un gruppo di precari più deciso, piu' battagliero, piu' stufo di chiacchiere e vicinissimo al licenziamento (21 maggio), ha iniziato a mobilitarsi coinvolgendo il Cobas e tutti i vecchi precari.

Sono iniziate le assemblee, gli incontri con il Direttore Sanitario, il Rettore, l'occupazione davanti all'androne con due tende, gli appuntamenti con Cosentino alla Regione, e l'attesa di Fatarella nuovo manager dell'azienda, che ha accettato la riassunzione per altri 8 mesi di tutti i 35 precari licenziati per risolvere entro dicembre '98 la pianta organica e la loro definitiva assunzione (o iscrizione diretta nella pianta organica visti vuoti assistenziali, o un concorso pubblico per 400 posti con punteggio privilegiato per chi ha già lavorato nella struttura).

Pretendere la riassunzione dei precari, NON è stato riproporrere in una situazione di intrallazzi come il Policlinico, un altro elemento di privilegio, ma abbiamo puntato ad un diverso modo di dare assistenza, inventandosi salute

Non si poteva, nello scandalo scoppiato sul Policlinico, ignorare il bisogno di qualità e potenziare gli interessi degli utenti rispetto ai giochi sindacali, alle burocrazie amministrative, ai profitti manageriali. Per noi "diritto alla salute" e "qualità assistenziale" vanno di pari passo e non si può negare la professionalità acquisita di chi per un anno é stato "buttato" nei reparti di emergenza (reparti chirurgici, pronto soccorso, camere operatorie, rianimazione etc...) e dopo aver superato le oggettive difficoltà era diventato parte basilare di un assistenza particolare e difficile.

Non potevamo permette che lo "scandalo Policlinico" rimanesse sulle pagine di tutti i giornali e rendesse altri miliardi a baroni ed amministrazione senza imporre un barlume "di cambiamento, senza gettare almeno alcuni parametri per tentare una trasformazione della realtà attraverso una crescita della mentalità di chi lavora per fare salute.

Ed abbiamo vinto….mobilitazioni con i disoccupati, (le tute bianche), occupazioni, una giornata di sciopero (24 ore) ben riuscita, e tanti momenti passati insieme a nuove teste, con diverse esperienze, con salti generazionali consistenti tutti convinti che si può lottare se si ha la chiarezza dei propri obiettivi che , pur partendo dal personale, si confrontano con gli interessi collettivi.

Vi raccontiamo questa lotta con alcuni dei volantini che l'hanno costruita e conquistata, impegnandoci a mobilitarci questa volta fino alla definitiva soluzione della pianta organica, dei carichi dei lavoro, delle assunzioni dei precari attuali e di tutte quelle figure necessarie per offrire assistenza. Dobbiamo annullare il ricatto degli straordinari per riconquistare dignità contro l'uso meritocratico del salario accessorio, contro ogni ricatto/divisione tra lavoratori, ma principalmente contro il malato/utente considerato cliente. Questa è una lotta grossa perché oltre alla realtà si rivolge alla riconquista di una mentalità di diritti e non di difese

E' un impegno di tutti coloro che vogliono vivere e non si accontentano più di sopravvivere.

Info su: www.azimut-onlus.org

 

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