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ANCORA TAGLI SU UNA SANITA' ORMAI MORIBONDA...

2 MILIARDI E 350 MILIONI DI EURO: 1 miliardo e 33 milioni sull'acquisto di beni e servizi e dispositivi medici (ovvero visto che tutto è esternalizzato da pulizie, alla ristorazione, ai lavori di manutenzione...peggioreranno i servizi, i macchinari saranno vecchi e senza manutenzione e si ridurranno farmaci, materiale sanitario e igienico/sanitario ); il restante miliardo dovrebbe essere recuperato eliminando altre 180 prestazioni delle 1700 di specialistica ambulatoriale (ovvero tac, risonanze magnetiche agli arti e colonna, analisi per il colesterolo e trigliceridi, medicina nucleare, dialisi, test di genetica ed allergologici, odontoiatria..non devono più essere garantiti dal sistema sanitario pubblico).

Ma questi "ritocchi" non sono una novità nelle politiche sanitarie: già da anni nei LEA (livelli essenziali di assistenza) interventi garantiti dal Servizio sanitario, come il tunnel carpale, la cataratta, esami tiroidei, ecc. che dovrebbero rispondere alla domanda di una popolazione sempre più anziana, sono stati eliminati.

Ddl sulla responsabilita' professionale nel quale si richiede al cittadino l'onere della prova obbligando lui, la vittima, a dimostrare la dinamica dei fatti (ovvero sarà sempre più difficile e complicato ottenere il risarcimento per i danni subiti in sanità).

I tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali sono aumentati del 58,4% (ovvero per una visita neuropsichiatrica infantile 8 mesi di attesa, per una ecografia 9 mesi, risonanze e TAC un anno) anche se furbescamente in molte aziende e servizi territoriali per nascondere i lunghi tempi d'attesa si bloccano le liste e, per mesi. il cittadino può ricorrere unicamente all'intramoenia (il privato dentro le strutture pubbliche) pagando un ticket maggiore o rivolgendosi completamente al privato.

I ticket sono aumentati del 31,4% per risanare i deficit delle regioni.

Ma quando non basta questo pesante contributo dei cittadini alla spesa sanitaria , come sta succedendo nella Regione Lazio, senza alcun filtro, controllo e verifica, sono stati inviati AVVISI BONARI retroattivi del 2009 per prestazioni sanitarie a centinaia di migliaia di utenti che, per non vedersi arrivare a casa la cartella di Equitalia, devono ESSERE LORO a dimostrare di aver pagato o di essere fra chi era esonerato al pagamento.

I medici di base si rifiutano in numero sempre crescente (il 28,3%) di fare le visite a domicilio. Vengono negati i ricoveri con invio sui servizi territoriali ormai quasi inesistenti a causa di riduzioni e chiusure. Spesso recuperare le proprie cartelle e referti diventa una impresa impossibile. Gli organici degli operatori sanitari sono pericolosamente carenti ed il blocco decennale delle assunzioni ha creato migliaia di precari e di esternalizzati (dipendenti di ditte e cooperative) che devono garantire assistenza diretta senza alcuna garanzia professionale e continuità lavorativa. Inoltre l'età media di chi lavora nei servizi di prevenzione, cura, riabilitazione, spesso turnante sulle 24 ore, è di 55 anni!

Aumentano i cittadini che si rivolgono alle assicurazioni private che fanno sconti e campagne pubblicitarie e ai laboratori privati, che diventano competitivi per le offerte "fai 2 analisi/prestazioni ne paghi 1"! Ma aumentano ancora di più i cittadini (più di 4 milioni) che NON si possono più curare e devono rinunciare a cure psichiatriche, odontoiatriche, ginecologiche, ecc.

SICUREZZA...QUALITA'...OFFERTA...NULLA O IN COSTANTE DIMINUZIONE...

POSTI LETTO E SERVIZI TERRITORIALI CHIUSI..IN ATTESA DI RICONVERSIONI MAI AVVENUTE..E CON RISTRUTTURAZIONI DI MIGLIONI DI EURO PER REPARTI E STRUTTURE MAI APERTE PER MANCANZA DI PERSONALE...

PREVENZIONE INESISTENTE SOSTITUITA CON PROGETTI DI BREVE DURATA A MACCHIA DI LEOPARDO PER PRENDERE IN GIRO CHI NON DOVREBBE AMMALLARSI VISTO CHE NON SI GARANTISCE PIU' NE CURA NE RIABILITAZIONE...

RESIDENZE PER ANZIANI, SERVIZI DI SALUTE MENTALE E DI MATERNO INFANTILE, SERT, CONSULTORI...UN VUOTO ASSOLUTO CON LA SOLA PROSPETTIVA DI SOLUZIONI INDIVIDUALI IN TOTALE SOLITUDINE E DISPERAZIONE...

NON C'E' PIU' NIENTE DA DIFENDERE, POSSIAMO SOLO IMPORRE LA TOTALE REVISIONE DELLE ATTUALI LEGGI SANITARIE NAZIONALI E REGIONALI, IN PRIMO LUOGO QUELLA DEL '90 SULL'AZIENDALIZZAZIONE , SE CONCRETAMENTE VOGLIAMO BLOCCARE SPRECHI E MAFIA/SANITA’, RIATTIVANDO IL DIRITTO ALLA SALUTE COME BENE COMUNE NELLE STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE.

 

novembre 2015

 

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