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LETTERA AI VARI RESPONSABILI...

-Al Presidente Regione Lazio N. Zingaretti -Al Vicepresidente Regione Lazio M. Smeriglio -Al Presidente commissione politiche sociali e salute R. Lena-Al Dirigente Cabina di Regia A. D’amato -All’Assessore del lavoro L. Valente -e pc al Direttore Generale Azienda Policlinico Umberto I D. Alessio-Al Rettore Universita’ La Sapienza Roma L. Frati

Oggetto: servizio ristorazione azienda Policlinico Umberto I

Dal 10/1/2014 l’offerta del servizio ristorazione del Policlinico non sta rispondendo ai bisogni di cura e di alimentazione indispensabili per garantire i livelli minimi assistenziali.

Denunce di responsabili UOC, dei dirigenti delle professioni sanitarie, dei coordinatori dipartimentali e dei reparti, relazioni delle dietiste aziendali e principalmente lettere e lamentele di malati e parenti costretti a portarsi il cibo da casa perchè molte pietanze vengono definite immangiabili a livello di sapore, qualità, quantità e quindi buttate e molte diete arrivano incomplete, non etichettate e quindi con un possibile rischio per la salute (celiachia, disfagia, immunodepressi, ecc.).

Una consegna al letto dei malati improvvisata da un giorno all’altro, con cuochi, dispensieri, macellai, pulitori, che con estrema disponibilità si sono ritrovati a trasportare 2/3 carrelli a mano, a portare vassoi con diete e prescrizioni confuse, con orari di lavoro che non permettevano loro di eseguire correttamente tutti i compiti necessari (inizio distribuzione ore 12,30; una media di 60 vassoi da distribuire in più reparti e da ritirare; fine del turno ore 13,50 in un ospedale come il Policlinico che si estende in una vasta area e con presidi nei quartieri limitrofi!?!). Infatti per più di 10 anni la stessa ditta Innova si è occupata del solo trasporto dei carrelli ai reparti con 1700 ore a settimana, ha vinto questa gara al massimo ribasso per tutta la ristorazione per 1900 ore alle quali, grazie alla mobilitazione dei lavoratori, dalla regione sono state aggiunte altre 1000 ore per la consegna del vitto al letto dei malati. Ricordiamo che la ristorazione completa,antecedente all’appalto veniva svolta con circa 4000 ore settimanali e senza consegna e ritiro del vassoio al letto del malato !

In questa situazione disorganizzata e confusa la ditta continua a licenziare ed a chiedere la cassa integrazione per 40 lavoratori, ad utilizzare un sub appalto per le pulizie, a NON iniziare i lavori di ristrutturazione dei locali della CUCINA ALL’INTERNO DEL POLICLINICO, come previsto da capitolato sia per la ditta che per l’azienda. Ricordiamo che il caos dei primi giorni fu motivato dalla disattivazione delle cucine ed inizio lavori e ad oggi il Direttore Generale non chiarisce il ritardo di ben 45gg.,Cosa per noi fondamentale anche ai fini dell’accordo con la Regione sulla Cassa Integrazione in deroga.

Abbiamo richiesto per iscritto, come sindacato, alla nostra direzione generale di informare ufficialmente i parenti ed i malati in merito alle iniziative da intraprendere dopo tutte le ispezioni fatte nei reparti sulla qualità e soddisfazione del servizio ristorazione. Non per niente il reparto mercoledì inaugurato a Pediatria, con la presenza di molti di VOI e con tutti finanziamenti privati, prevede una cucina interna, visto che il cibo è uno degli strumenti di cura e di umanizzazione che deve essere garantito a tutti i ricoverati dal Sistema Sanitario Regionale e Nazionale.

COSA ALTRO DOBBIAMO FAR SOPPORTARE AI MALATI ED AI LAVORATORI PRIMA DI DEFINIRE UN FALLIMENTO TALE GESTIONE?

POSSIAMO ACCONTENTARCI DI IMPORRE PENALI CHE SI TRASFORMERANNO IN DISPUTE LEGALI SENZA AFFRONTARE E TANTO MENO RISOLVERE IL PROBLEMA E CONTINUANDO A SUBIRE UN SERVIZIO RISTORAZIONE CHE NON RISPONDE AI BISOGNI DI CURA?

POSSIAMO ACCONTENTARCI DI IMPORRE PENALI CHE SI TRASFORMERANNO IN DISPUTE LEGALI SENZA AFFRONTARE E TANTO MENO RISOLVERE IL PROBLEMA E CONTINUANDO A SUBIRE UN SERVIZIO RISTORAZIONE CHE NON RISPONDE AI BISOGNI DI CURA?

COSA VUOLE FARE LA NOSTRA REGIONE ED I NOSTRI RESPONSABILI AZIENDALI PER NON TENER NASCOSTO ALL’INTERNO DEL POLICLINICO QUESTO DISSERVIZIO CHE NON SOLO E’ UN DANNO ALL’OFFERTA SANITARIA ED AI FINANZIAMENTI PUBBLICI, MA PRINCIPALMENTE E’ UN’ULTERIORE INVOLUZIONE DEL DIRITTO ALLA CURA ED ALLA SALUTE.

NOI, con i lavoratori sanitari e della ristorazione, con i parenti ed i malati, anche se altri sindacati sono latitanti, ASPETTIAMO, CHE COME DA ACCORDO REGIONALE CON LA CABINA DI REGIA, VENGA CONVOCATO IL TAVOLO PERMANENTE PER CONTROLLARE QUANTO STA ACCADENDO AL POLICLINICO A LIVELLO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO (qualità del cibo ed organizzazione del lavoro) RIFIUTANDO COMPLICITA’, ATTESE, SILENZI, E CONTINUANDO LA NOSTRA MOBILITAZIONE PER IL DIRITTO ALLA CURA ED ALLA SANITA’ PUBBLICA CONTRO GLI ILLECITI GUADAGNI ED INTERESSI DEI PRIVATI.

14/2/2014

Cobas Sanità Università e Ricerca Policlinico

Info su: www.azimut-onlus.org

 

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