LETTERA INVIATA SU "CAMBIO APPALTO PULIZIE POLICLINICO UMBERTO 1"
OGGETTO: CAMBIO APPALTO PULIZIE POLICLINICO UMBERTO 1
COME PIU' VOLTE RICHIESTO ed avendo inviate iscrizioni al nostro sindacato nella sede centrale (Venezia) e per la Coopservice anche a quella di Roma, VI SOLLECITIAMO UN INCONTRO NEL QUALE E' INDISPENSABILE LA PARTECIPAZIONE DEGLI ORGANI DIRETTIVI DELL'AZIENDA SANITARIA PER DISCUTERE IN MERITO ALL'ATTIVAZIONE DAL 1/7/2016 DEL NUOVO APPALTO DELLE PULIZIE IN OGGETTO.
Si deve evidenziare che l'offerta dell'appaltatore, a più di un mese e mezzo del suo inizio, NON sta tenendo conto delle specifiche esigenze igienico-sanitarie che una realtà specifica ed atipica come il Policlinico Umberto 1 richiede, creando disservizi e situazioni a rischio sicurezza per i degenti ricoverati e gli utenti dei servizi. Le condizioni igieniche sono alla base di un percorso di cura e non possono essere garantite se non si rendono pubblici i "percorsi" di ogni singolo operatore delle pulizie, dalle sanificazioni giornaliere, ai ripassi, agli sgrossi, e quindi comunicati PER ISCRITTO E CON TEMPESTIVITA' ANCHE RISPETTO AI CAMBIAMENTI ai coordinatori dei tanti DAI che, a livello locale, devono verificare quanto fatto, ancora da fare e la qualità del servizio.
SOLO ATTRAVERSO QUESTA TRASPARENTE E COSTANTE VERIFICA/CONTROLLO, che è anche conseguente al rispetto dei diritti dei dipendenti delle ditte appaltate (vedi applicazione contratto, definizione delle ore straordinarie da retribuire e delle ore aggiuntive da recuperare, turni nel rispetto della legge 161 in merito agli orari di lavoro, mezz'ora per attuare la vestizione/svestizione, formazione per chi lavora in camere operatorie e altre situazioni di emergenza, ecc.) il committente può definire l'efficacia del servizio offerto.
Da parte della COOPSERVICE e DIEMME quale informazione, corrispondente alla realtà verificata nei diversi reparti e servizi, è stata data ai referenti aziendali (RUP e DEK) ed a pioggia, da quest'ultimi, ai referenti DAI?
A TUTT'OGGI ci sono stati cambi di sedi lavorative e di orari fatti da referenti venuti da altre sedi che, in questi 50 giorni, sono cambiati in continuazione, richiedendo orari spezzati e "ripassi" come sanificazioni giornaliere, aumenti di carichi di lavoro e pagando il primo stipendio in ritardo e SENZA busta paga cartacea o online, che per la quasi totalità, è stato molto inferiore di quanto percepito fino ad oggi a parità d'orario. Perfino le ferie concordate che sarebbero state concesse in anticipo, da 7 giorni pagati sono diventati 5 SENZA che i lavoratori avessero niente di scritto e di definito da questa gestione in costante cambiamento.
A TUTT'OGGI non è stato dato nè ai soci nè ai dipendenti il regolamento interno delle cooperative disattendendo leggi (n.142/01, n. 30/03) e decreti legislativi (n. 276/03, n.251/04) e creando situazioni di confusione e l'impossibilità di un riscontro certo di quanto richiesto dal proprio datore di lavoro sulle esigente del committente.
I "percorsi" pur nella definizione dei "metri quadri", DEVONO tener conto se i lavoratori si ritrovano in un unica stanza/ufficio dopo l'orario di lavoro o sono impegnati in una corsia di pazienti piena di mobili e suppellettili; in una camera operatoria o in una rianimazione piena di materiale infetto e macchinari; in un reparto pediatrico dove i piccoli utenti richiedono particolari attenzioni e diversi tempi di esecuzione; in un servizio con dieci stanze casomai su due piani.
NON SI PUO' ACCETTARE, come già stiamo subendo per altri appalti, CHE CI SIA UN SERVIZIO SCADENTE E CHE I LAVORATORI VENGANO TRATTATI COME CARNE DA MACELLO con l'unica garanzia di guadagno per i vari appaltatori.
SI RICHIEDE CON URGENZA DI AFFRONTARE E RISOLVERE TUTTE LE PROBLEMATICHE DESCRITTE visto che a settembre la situazione diventerà ancora più difficile da affrontare con la riapertura di molti reparti (ordinari, diurni) ora ridotti o accorpati e la piena funzionalità di tutti i servizi.
In attesa immediato riscontro
Cobas Sanità Università Ricerca Policlinico
