Home ›› SANT'ANDREA ›› NOTIZIE ›› LE NOZZE CON I FICHI SECCHI

LE NOZZE CON I FICHI SECCHI

 

Il Sant'Andrea fiore all'occhiello della sanità laziale

 

Il Sant'Andrea con gli ambulatori aperti la Domenica

 

Il Sant'Andrea dentro lo splendido Parco di Veio, ma con i cantieri sempre in movimento e la continua crescita di prefabbricati

 

Il Sant'Andrea con i suoi oltre mille studenti senza spazi per studiare

 

Il Sant'Andrea sempre tirato a lucido e pronto al susseguirsi delle ricorrenze e delle inaugurazioni

 

 

…come una bella e giovane signora riesce a nascondere le mille difficoltà e carenze quotidiane.

 

Oggi è arrivato il momento in cui non si può più nascondere la polvere sotto il tappeto: questo ospedale, come la maggior parte di quelli di tutto il Lazio, è al collasso.

 

Carenze di organico, blocco dei concorsi e del turn over, precarietà, tagli ai fondi contrattuali e al salario accessorio: la gestione della Giunta Polverini è arrivata anche qui e ne pagano le conseguenze gli operatori e i cittadini.

 

 

 

LA CONTROINFORMAZIONE

 

 

Riportiamo i numeri con riferimento alla pianta organica approvata dalla regione Lazio con DGR 875 del 18/12/2006:

 

· 978 infermieri previsti in pianta organica, in organico sono invece 737 (con un concorso ancora aperto). MANCANO 241 INFERMIERI

 

· 95 tecnici di laboratorio previsti, in organico sono 63 (chiesta nel Settembre 2009 la deroga per un concorso che sanasse i tempi determinati, mai arrivata). MANCANO 32 TECNICI DI LABORATORIO

 

· 104 tecnici di radiologia previsti, in organico 42 (chiesta nel 2009 alla regione la deroga per un concorso a 15 posti attualmente ricoperti con personale interinale e gara al termine). MANCANO 62 TECNICI DI RADIOLOGIA

 

· 123 OSS previsti, in organico 23 MANCANO 100 OSS

 

· 133 OTA previsti, in organico 20 MANCANO 113 OTA

 

Da notare che la carenza di OTA e OSS si ripercuote sul carico di lavoro degli ausiliari che spesso devono coprire mansioni non proprie.

 

Questo per le figure più macroscopicamente sotto organico, ma tutta la pianta organica effettiva del Sant'Andrea se rapportata a quella ufficialmente approvata è in rosso. Come fermi al semaforo rosso del diktat regionale sono tutti i concorsi pubblici.

 

I DATI

 

 

Ma cosa producono nella quotidianità questi numeri?

 

Abbiamo preso a campione alcuni reparti e monitorato per un mese la reale copertura dei turni e le situazioni di “sott’organico”. Ecco cosa ne è venuto fuori.

 

1. Nel reparto di urologia-chirurgia 2 nel mese di Marzo solo 8 giorni hanno visto i turni degli infermieri coperti per intero, mentre ci sono stati 23 giorni con turni incompleti ed un monte ore mensile di straordinari di 238 ore.

 

2. Nel reparto di cardiochirurgia solo 4 giorni hanno avuto i turni degli infermieri coperti, mentre per 27 giorni sono risultati incompleti (di questi 11 sono stati ricoperti totalmente con gli straordinari, 10 parzialmente ricoperti, 7 sono rimasti scoperti delle unità mancanti). Sempre in cardiochirurgia sono rimasti incompleti per 14 giorni i turni degli ausiliari (dei quali solo 3 totalmente coperti con straordinari e 7 rimasti scoperti).

 

3. L'organico degli infermieri della chirurgia toracica è risultato incompleto per 13 giorni nel mese di marzo (turni ricoperti parzialmente con 96 ore di straordinario).

 

LE CONSEGUENZE

 

 

Cosa significano queste cifre?

 

Che l'organico del Sant'Andrea non è sufficiente a coprire le necessità assistenziali dei reparti, e d'altra parte mancano oltre 200 infermieri in pianta organica.

 

Che nessun tipo di sostituzione è in questa situazione possibile e gli infermieri vengono spesso "spostati" durante i turni con disagi evidenti sia per i lavoratori che per l'assistenza (come può lavorare un infermiere di ambulatorio catapultato in pronto soccorso?).

 

Che il ricorso al prolungamento dell'orario di lavoro non può più definirsi straordinario, ma programmato.

 

Che in una situazione del genere l'arrivo del periodo estivo e delle ferie porterà al collasso l'ospedale. Molti coordinatori hanno già iniziato a non autorizzare le ferie, che ricordiamo sono un diritto. In cardiochirurgia dove l'organico infermieristico è di 3 unità la mattina, 3 il pomeriggio, e 2 la notte (ridotto all'osso) nei mesi di giugno, luglio, agosto e metà settembre l'organico massimo sarà di 2 unità mentre per ben 51 turni ci sarà un solo infermiere!!!

 

Un discorso simile va fatto anche per gli ausiliari della camera operatoria, che hanno assunto dentro all'ospedale uno strano ruolo, quello di tappabuchi:

 

- Lavano i ferri al posto degli OTA e OSS che non ci sono

 

- Piantonano i malati psichiatrici

 

- Vengono spostati in vari reparti nel corso del turno

 

- Non vengono mai sostituiti neanche con gli straordinari

 

Con la nostra piccola indagine scopriamo che tra il 14 ed il 31marzo solo 13 turni (tra mattina, pomeriggio e notte) avevano l'organico completo, ben 41 turni sono risultati incompleti. 9 ausiliari sono stati spostati, nonostante il turno fosse già incompleto. Sono stati concessi complessivamente solo tre turni di straordinario.

 

Per concludere: gli ausiliari non si sostituiscono. Non esiste una squadretta di ausiliari a disposizione della Direzione Sanitaria per coprire le emergenze, e quando serve qualcosa, indipendentemente dal numero di ausiliari in servizio, si attinge dalla sala operatoria o dai reparti, con raddoppio dei carichi di lavoro (un ausiliario per più reparti) e ovviamente peggioramento della qualità del lavoro e della tempistica (pulire una sala operatoria da solo è diverso da pulirla in due!!) Insomma una situazione diffusa di continua emergenza!!!!

 

 

 

QUINDI

 

 

Questo è il Sant’Andrea dell’era Polverini, un continuo gioco delle tre carte per far quadrare un organico che semplicemente non è sufficiente e non è “compatibile” con i tagli al personale della Giunta regionale. Si potrebbe obiettare che questo è un problema di tutta la sanità laziale e qui non si sta peggio che in altri posti. Ma la politica del mal comune mezzo gaudio non ha mai pagato, specialmente quando sull’altro piatto della bilancia ci sono i diritti e la salute dei lavoratori. Il diritto alle ferie, alla malattia, ad un orario di lavoro certo, al rispetto delle mansioni.

 

Forse la Presidente Polverini pensa di poter fare negli ospedali quello che Marchionne ha fatto in Fiat, ma le ricordiamo che la salute è un’altra cosa: non serve aprire gli ambulatori la domenica se durante la settimana chi presta assistenza nei reparti è costretto a turni massacranti, al lavoro in sott’organico e a vedersi il salario bloccato per i prossimi tre anni. Il trucco non funziona e il fiore all’occhiello della sanità laziale sta già appassendo.

 

Se questo organico non è sufficiente per mandare avanti i 450 posti letto del Sant’Andrea le soluzioni sono solo due: o assumete o chiudete i posti letto.

 

 

 

CHIEDIAMO

 

 

 

· L’IMMEDIATO SBLOCCO DELLE GRADUATORIE DEI CONCORSI ANCORA APERTI E LA CHIAMATA FINO A COPERTURA DEI POSTI IN PIANTA ORGANICA.

 

· IMMEDIATA PUBBLICAZIONE DEI CONCORSI ANCORA SOSPESI RICHIESTI A FINE 2009 E SCOMPARSI NEL NULLA CON L’ARRIVO DELLA NUOVA GIUNTA.

Info su: www.azimut-onlus.org

 

Dai un contributo ai progetti internazionali dei Cobas

Associazione Azimut

Codice Fiscale 97342300585