SANT'ANDREA: SI COMINCIA MALE,

SI FINIRA' PEGGIO?

 

Già qualche giorno fa avevamo avuto sentore che la situazione in merito alla mobilità per il Sant'Andrea stesse precipitando e che "la frenesia da trasferimento" avesse preso le solite losche e clientelari strade. Quelle strade che contraddistinguono da sempre tutti i movimenti di personale all'interno dell'azienda e dell'Università.

C'era stata una riunione la settimana scorsa tra sindacati universitari e rettore, come al solito fregandosene delle RSU, per organizzare i trasferimenti. La cosa era risultata troppo sporca persino alla Semplici (direttore amministrativo dell'Università), che aveva bloccato la delibera con i primi nomi. Ma l'imbarazzo dura come sempre molto poco ed a una settimana di distanza ecco che arriva un preciso decreto rettorale che seleziona circa trenta nomi di varie qualifiche che da lunedì 12 marzo presteranno il loro servizio al Sant'Andrea.

La scelta del rettore, da noi incontrato per il problema dei precari Venerdì 9, è stata motivata, a sua detta, dalle forti pressioni della Regione e dall'urgenza di aprire assolutamente i primi ambulatori. Il rettore stesso ha aggiunto che questi nominativi erano solo provvisori e subordinati ad una eventuale lista che tenesse conto dell'anzianità di servizio e di altri fattori.

Tutto questo è ovviamente ridicolo in quanto:

Per questi motivi era stato chiesto già un anno fa di fare chiarezza con la RSU e con tutti i lavoratori sulle modalità di trasferimento, onde evitare l'ulteriore impiccio all'interno del Policlinico.

Non ci stupiamo più di niente ed è probabile che se non si ferma questa corsa alla raccomandazione avremo sempre più frequenti emorragie di nostri colleghi che senza nessun criterio e garanzia verranno trasferiti.

Ribadiamo che questa ennesima schifezza si sta riproponendo con il consenso dei sindacati che probabilmente hanno intenzione di lottizzare prima di subito anche il Sant'Andrea. E' importante che tutti i lavoratori interessati si facciano promotori di una battaglia di eguaglianza, che conduca a dei trasferimenti giusti e rispettosi dei diritti salariali e giuridici già acquisiti. La ricerca di una svolta personale è ancora una volta una modo per fregare il nostro collega ed asservirsi ad una forma di ricatto contraria ad ogni dignità dei lavoratori.

Invitiamo tutti i lavoratori che vogliono trasferirsi al Sant'Andrea ad inviare provocatoriamente una domanda di trasferimento direttamente al rettore, allegando il proprio curriculum vitae e chiedendo di essere inseriti nella lista per i trasferimenti.

 

 

 

DULCIS IN FUNDO…

Non dimentichiamo la scorrettezza della RSU regionale che, orfana di papà Fatarella, ed emulando gli "amici" universitari, applica metodi scorretti e prevaricatori presentandosi alle riunioni con documenti già scritti da presentare alla Regione. Tali documenti non rispecchiano le proposte, le richieste di tutti i delegati. Infatti, nonostante la richiesta dei due rappresentanti COBAS, non è stato scritto nulla sul metodo illegale delle ultime delibere di Fatarella, firmate quando era ormai dimissionario, sul riconoscimento dei livelli (dal IX in giù) per più di 100 persone. Tutto ciò senza che, come già stabilito, fosse stato fatto un avviso pubblico che desse a tutti la possibilità di fare la domanda e senza che fosse nominata dall'azienda una commissione di verifica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Roma 12 marzo 2001 COBAS Policlinico - Università

www.cobas.it e-mail: policlinicodiroma@cobas.it