8 MARZO … MA CHE CAVOLO DI FESTA !?!

Ci risiamo, con questo 8 Marzo super sgualcito e riciclato...con questa logora proposta per far festeggiare noi donne un giorno su 365 quando ci si richiede ogni giorno di sopperire ai risparmi di stato, funzionando da schiave, da sante, da infermiere, da maestre, da disoccupate, da sottopagate, da donne in carriera, brutte copie di uomini senza ormai più interessi e ruoli.

Regine, senza scettro, della casa .. mentre fra le mura domestiche si consumano le più disumane tragedie, con figli soli, incazzati, computerizzati, annientati da questa società sempre più isolata ed individualista, che ha abolito la solidarietà, la condivisione, la partecipazione attiva e produce solo brutture: violenze, assassinii, mucche pazze, onde radioattive, buchi neri, malattie incurabili, immondizia , rifiuti e tanti politicanti.

Non c'è niente da festeggiare...perché bisogna, al più presto e con tutta la nostra voglia di trasformazione, rimboccarsi le maniche per riprenderci la vita, la voglia di giocare, di ridere, di condividere, di partecipare, di utilizzare tutta l'intelligenza e la sensibilità che solo noi donne riusciamo a mettere in campo, per ricordare e ricordarci di esserci, di esistere, di non esserci fatte annientare.

Non c'è niente da festeggiare... perché prima dobbiamo cancellare i berlusconi, i fini ed i rutelli che imperversano, le margherite e gli alberelli sfigurati, i mostri che invadono i nostri sogni ed oscurano il sole, i fantasmi con le teste rasate ed il braccio teso, tutte le dipendenze che ci uccidono, la prepotenza della chiesa , le certezze senza dubbi, la paura di discutere e rincominciare, il rifiuto del confronto, l'obbligo di subire, il menefreghismo di chi ci calpesta.

E dopo si che c'è da festeggiare in un mondo colorato, dove non ci sono limiti e frontiere, dove il pensiero vola libero con i sogni, dove l'individualità fa parte di un collettivo immenso e condiviso, dove c'è confronto e voglia di creare, dove la fantasia non fa paura ed il mondo bambino è uno spazio rispettato, dove si può giocare senza imbrogliare, dove non ci si deve nascondere per essere se stessi, dove ogni strumento non è un fine, dove le differenze diventano ricchezze…

DOVE… NON CI SI PRENDE E NON SI E' PRESI IN GIRO ASPETTANDO PIANETI INESISTENTI, PERCHE' E' LA REALTA' CHE CI STIMOLA CURIOSITA' FACENDOCI VENIRE VOGLIA DI VIVERLA!

Tante stelle che trasformano in luce propria i raggi del sole...e nella riscoperta di un femminile che è opposti, sensazioni, incoerenze, silenzi, follia, mediazioni, scoperte, battaglie, immagini, musiche, contatti, dolcezze, urla, sorrisi, brontolii, impertinenza, calore, ascolto, emozioni… possiamo trovare, come donne, la capacità di essere donne come noi vogliamo essere senza vergogne né condizionamenti, senza aspettative né imposizioni.

QUESTO E' CIO' CHE VOGLIAMO FESTEGGIARE...

QUESTO E' CIO' CHE CI VOGLIANO AUGURARE...

Le compagne del COBAS policlinico

8 marzo 2001