2001: ODISSEA NELLO SPAZIO

E' arrivato questo 2001, ma nel nostro "caro" Policlinico niente ci sembra cambiato. Questo spazio da sempre viene continuamente plasmato, e non certo per rispondere alle necessità sanitarie e scientifico-didattiche delle persone, ma con finalità che rispondono a singoli potentati o gruppi di potere economico-politici. L'ultima di queste modifiche éavvenuta pochi giorni prima delle festività, che come potete ben capire è un ottimo periodo per fare spostamenti vista la carenza cronica di personale e le eventuali ferie di cui usufruire. Stiamo parlando dello spostamento della Neurochirurgia e Neurotraumatologia al nuovo edificio situato tra il II° e III° Padiglione. Questo stabile, in costruzione da diversi anni, e quindi con tempo a sufficienza per una ponderata programmazione di apertura, viene invece aperto con una serie di forzature in maniera repentina in pochi giorni.

ll tutto con un gioco mistificatorio delle parti che fa apparire tutto ciò inevitabile e finalizzato al bene dei malati. Ricostruiamo un attimo la storia: verso metà novembre vengono chiusi due piani della vecchia Neurochirurgia, quando ancora vi erano lavori in corso nel nuovo stabile e mancavano i permessi di agibilità, bloccando così una parte degli interventi. Questo motivo, creato ad hoc, viene in un secondo tempo (e siamo verso i primi giorni di dicembre) utilizzato per motivare l'immediata apertura del nuovo reparto e di conseguenza le inevitabili disfunzioni ad essa connesse. Vogliamo ancora ricordare che circa un mese prima di tutto ciò avevamo fatto una richiesta ufficiale anche come RSU, di discutere con la Direzione Aziendale e Fatarella stesso ci aveva risposto che avremmo avuto sicuramente tempo e modo di farlo. Di conseguenza dobbiamo dedurre che o Fatarella non è in grado di controllare i professori del calibro di Cantore che fa accordi diretti con il Genio Civile, finanziatore dell'opera, o anche lui è complice di questo andazzo.

Detto ciò, vorremmo cercare di capire se almeno c'è volontà di risolvere i problemi contingenti che si sono creati e che sono:

1. Carenza di personale infermieristico, tecnico e ausiliario (tant'è vero che sono state fatte entrare anche qui le ditte di pulizia nei reparti, non rispettando gli accordi con le RSU)

2. L'apertura di una non meglio definita e non strutturata terapia intensiva con problemi anche qui di spazi fondamentali carenti e di personale, e che quindi se necessaria deve risultare ufficialmente e con tutti i supporti

3. lì servizio neuro-radiologico dovrà avere una soluzione tampone, finché non sarà terminato e corredato di apparecchiature e personale visto che si parla di almeno tre mesi di tempo necessario se tutto filerà liscio. Altrettanto vale per la TAC del III repartino, finora rispondente alle esigenze neuroradiologiche ordinarie e di emergenza interna di tutto il Policlinico e che ora, assumendo tutto il carico di lavoro della Neurochirurgia, Neurotramautologia e l'ulteriore Maxillo-facciale dovrà diradare di molto i tempi di esame di tutti i malati, prolungando così le degenze.

4. Non ultima, la situazione dei due reparti della II° cattedra di Neurochirurgia, rimasti aperti nel vecchio edificio esterno al Policlinico, dove i malati per essere operati dovranno fare avanti e indietro con l'ambulanza,. visto la chiusura della vecchia C.O ed anche qui con un sotto organico infermieristico e ausiliario.

L'odissea continua

Nell'incontro che ci sarà il 10/1/2001 tra Direzione e RSU deve per noi aprirsi una soluzione a tutto ciò.

Cobas Policlinico