L’agonizzante governo Berlusconi tenta di salvarsi accettando il diktat di Francia e Germania che vogliono far pagare la crisi ai popoli più deboli della UE, E .con la “letteraccia” portata servilmente a Bruxelles programma di ulteriore macelleria sociale.
Nessun provvedimento della lettera-vergogna deve passare. Nel documento del governo sono condensati tutti i sogni e i desideri di quel liberismo incontinente che ha provocato in Europa e nel mondo la crisi economica e finanziaria, quella occupazionale, ambientale ed energetica.
Nel sito di Contropiano, giornale della Rete dei Comunisti (questa formazione, che andrebbe definita Rete degli Stalinisti, costituisce da sempre il "braccio politico" della RdB, oggi costituente principale del sindacato USB), che nelle settimane scorse aveva continuamente diffuso resoconti delle riunioni nazionali per il 15 ottobre che accusavano i promotori del corteo a P.S.Giovanni di essere al servizio del centrosinistra per depotenziare la protesta, è comparso un ignobile scritto, una vera dichiarazione di guerra nei confronti di Piero Bernocchi, portavoce nazionale dei COBAS, di Luca Casarini (oltre che di Vendola) e di quelle che vengono definite le “loro rispettive formazioni politiche", e cioè, per quel che ci riguarda, i COBAS
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“gli esseri umani prima dei profitti, non siamo merce nelle mani di politici e banchieri,
chi pretende di governarci non ci rappresenta,
l’alternativa c’è ed è nelle nostre mani, democrazia reale ora!”
Riteniamo per la nostra Organizzazione Sindacale COBAS, paradossali e di contro tendenza le decisioni della dirigenza ASP, sulle cessioni ai privati dei locali dei P.O. Noto e Augusta, rispetto alla volontà espressa dei cittadini italiani, che all’ultimo referendum avevano dato un segnale inequivocabile contro le privatizzazioni dei beni comuni, la sanità pubblica non può essere merce di scambio come l’acqua .
I Cobas del San Filippo Neri hanno indetto un'assemblea di tutto il personale, che puntualmente non è stata autorizzata dall'amministrazione, in seguito al licenziamento di un'infermiera professionale regolarmente assunta nel Servizio Sanitario Nazionale.
Per l'acqua bene comune contro il nucleare
MANIFESTO - ai referendum si vota si.pdf 730,35 kB
respingiamola VOTANDO SI al referendum.
L'Italia non ha bisogno di nuove centrali elettriche perché ne ha tante (97.000 MW), da poter soddisfare quasi il doppio della domanda massima (56.000MW), senza contare che si stanno costruendo altri 6-8.000 MW di impianti eolici e fotovoltaici.
Inoltre negli ultimi due anni i consumi di elettricità sono calati a causa della crisi.
VOLANTINO - il nucleare è una truffa.pdf 521,44 kB
II 12 e 13 giugno si vota per i referendum "acqua e nucleare" VOTANDO SI, i cittadini potranno abrogare le leggi con cui il governo Berlusconi
ha privatizzato l'acqua (insieme al trasporto pubblico locale e allo smaltimento dei rifiuti urbani) e deciso il ritorno al nucleare
VOLANTINO - ai referendum vota si.pdf 365,29 kB
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