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Appello ai lavoratori

CONFEDERAZIONE DEI COMITATI DI BASE

COBAS Sanità S. Orsola Malpighi

Via S. Carlo, 42 – 40121 BOLOGNA tel. / fax 051.241336 per contatti 3396067642

APPELLO A TUTTI I LAVORATORI E AGLI UTENTI

Vogliamo ricordare a tutti che il Sistema Sanitario Nazionale non ce l’ha regalato nessuno ma è stato il frutto di imponenti lotte praticate da migliaia di lavoratori e lavoratrici alcuni dei quali hanno PERSO LA VITA nell’intento, in parte raggiunto, di costringere i PADRONI a rispettare alcuni diritti fondamentali come, in questo caso, il diritto alla salute.

Ebbene, i provvedimenti del governo Berlusconi, in perfetta sintonia con quelli attuati dai precedenti governi di Centro-Sinistra, stanno distruggendo sempre più velocemente tutti i diritti che avevamo acquisito. Anche noi, lavoratori del SSN, mentre una volta eravamo considerati dagli altri “dei privilegiati, con il posto di lavoro sicuro, un buon stipendio, etc.” adesso iniziamo a dubitare di possedere tanti privilegi, trovandoci, infatti, con…

…LA VIOLAZIONE DELLE NORME CONTRATTUALI

E IL DISLIVELLO TRA PIANTE ORGANICHE E CARICHI DI LAVORO

Quanti di noi hanno subito il vile ricatto delle ferie richiamabili? Per non parlare dei salti di riposo, degli straordinari programmati (e quindi illegittimi), dei carichi di lavoro sempre più elevati. Tutte condizioni che, aumentando lo stress psico-fisico, mettono a rischio non solo la nostra incolumità, ma anche quella dei pazienti! Dinanzi a questo, si prospetta addirittura un netto peggioramento, con un ulteriore riduzione delle piante organiche dinanzi ad un incremento dei carichi di lavoro che, se dovessero risultare eccessivi (ma come, non lo sono già?) sfocerebbero in una riduzione dei posti letto (ma come, non sono già pochi?) con conseguente aumento delle già lunghissime liste d’attesa.

…LE ESTERNALIZZAZIONI

La privatizzazione dei servizi, se una volta poteva lasciare qualcuno indifferente (!), oggi non è più possibile. Infatti, nel S. Orsola, le esternalizzazioni hanno subito un incremento ingiustificato e preoccupante.

Ciò vuol dire permettere l’ingresso nell’ospedale di ditte appaltatrici che, sull’erogazione di un servizio CI DEVONO GUADAGNARE…come? Riducendo drasticamente la qualità del servizio erogato e pagando di meno i lavoratori! Da anni, ormai, siamo abituati a lavorare al fianco di lavoratori di serie B, il cui lavoro viene regolato da contratti peggiori del nostro (ma come, ce ne sono di peggiori?), senza formazione, con orari di lavoro nettamente superiori a quelli previsti contrattualmente e “spezzettati” nell’arco della giornata, con una manciata di diritti…quotidianamente calpestati (i lavoratori dell’azienda che ha in appalto al S. Orsola il servizio di pulizie non hanno neanche il rappresentante della sicurezza dei lavoratori!). La diminuzione della qualità del servizio è a scapito di TUTTI NOI, costretti a lavorare in ambienti dove l’igiene diventa un miraggio e dove la qualità, certificata in pompa magna su dei pezzi di carta, nella realtà, lascia tutti noi insoddisfatti ed estremamente preoccupati.

Dipendenti dell’ospedale, altamente qualificati, vengono dirottati in altre Unità Operative dell’azienda ed il servizio che garantivano con serietà ed efficienza viene appaltato alle ditte esterne. Chi garantirà il rispetto, la formazione, la sicurezza di chi lavora in queste ditte appaltatrici? Abbiamo visto attraverso l’azienda che da anni gestisce l’appalto del servizio di pulizie al S. Orsola, come tutto quello che sulla carta viene definito “di alta qualità” nella realtà si traduca in una lunga serie di “non conformità”, una forte preoccupazione espressa dall’utenza, provvedimenti disciplinari a carico dei lavoratori sindacalizzati (COBAS), perdita da parte dei lavoratori del diritto alla mensa, etc.

Ma non è tutto. Chi si credeva in qualche modo “protetto” adesso deve ricredersi: arriva la Legge 30/2003…

LEGGE 30/2003

Il 6 giugno il governo ha varato il decreto attuativo della Legge 30/2003 che introduce novità devastanti sulla regolamentazione del mercato del lavoro. Lavoro a chiamata, a coppia, a progetto, l’eliminazione dei vincoli del ricorso allo straordinario nel part time, il collocamento privato e la cessione del ramo d’azienda in cui basterà costituire un’organizzazione aziendale con autonomia funzionale ed il padrone può sganciare dall’azienda madre un pacchetto, anche di pochi lavoratori (magari 15, così perdono anche la tutela dell’articolo 18!) che costituiranno un’altra azienda nella quale contratto, diritti e certezze sfumeranno in un attimo.

Questa Legge mette le poche garanzie e i pochi diritti di tutti noi IN SERIO PERICOLO!

SERVIZI EROGATI ALL’UTENZA

Il diritto alla salute, conseguentemente al grave attacco rivolto alla sanità pubblica, non rimane illeso. Quotidianamente, gli utenti, sono costretti a subire lunghissime file d’attesa, ricevendo le cure assistenziali da personale stanco e demotivato. Unica alternativa, per i pochi che possono permetterselo, è il ricorso alla libera professione, al privato, sborsando cifre consistenti pur di avere un servizio di qualità che andrebbe invece garantito a tutti.

Ebbene, dinanzi a questo imbarbarimento del mondo del lavoro, non vogliamo e non possiamo restare a guardare.

E’ necessario intraprendere un percorso di lotta sia a livello nazionale sia locale. Ma per ottenere dei risultati concreti, non sono più sufficienti le poche avanguardie che abbiamo nei luoghi di lavoro, è necessario che TUTTI i lavoratori siano compatti e determinati, rispondendo in massa agli appelli che d’ora in poi saranno loro rivolti.

Vi esortiamo quindi a guardarvi intorno e a scegliere definitivamente da che parte stare: con chi tra mille chiacchiere e pochi fatti ha permesso finora lo scempio che denunciamo o con chi ha deciso di lottare contro lo sfruttamento impostoci dai padroni.

COSA VOGLIAMO

Via TUTTI gli appalti dal S. Orsola Malpighi e assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori che vi sono impiegati.

Rispetto per la dignità dei lavoratori: piante organiche adeguate e stop a tutte le forme di sfruttamento (straordinari, salti di riposo, ferie richiamabili).

Aumento degli incentivi economici (al comparto e NON alla dirigenza aziendale!) per contrastare la continua emorragia di operatori che scappano dal S. Orsola in cerca di luoghi di lavoro migliori.

Parcheggi e asili nido gratuiti per i dipendenti. Formazione continua e qualificata per tutti gli operatori.

Dinanzi ad un progetto di americanizzazione del sistema sociale italiano vogliamo opporre i principi solidaristici garantiti dalla nostra Costituzione che sosterremo con tutte le iniziative di lotta necessarie e possibili, fino alla costruzione di uno SCIOPERO con MANIFESTAZIONE a settembre.

I lavoratori del COBAS S. Orsola Malpighi

Fip. 09.07.03 Via S. Carlo, 42 Bologna

Info su: www.azimut-onlus.org

 

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