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Il Messaggero

Rilancio per l’Umberto I: Cosi nuovo commissario

di MARCO GIOVANNELLI

Una cittadella della cultura, della scienza e della medicina legata dalla “passeggiata degli studenti”, una strada ricca di verde sul tracciato di viale delle Scienze e viale del Policlinico. Piazze, un orto botanico su via Cesare de Lollis e un nuovo ingresso dell’università La Sapienza. Con 450 milioni di euro il policlinico Umberto e l’università potrebbero essere cambiati. Per ora però ci sono finanziamenti certi per 103 milioni del ministero della Salute che permetterebbero una nuova “piastra” dell’emergenza e dei servizi. «Lo studio di fattibilità c’è ed è possibile realizzare la nuova struttura, bisogna verificare la volontà politica di impegnarsi su questo fronte», dice Tommaso Longhi, ieri presente alla presentazione del progetto elaborato dalla facoltà di ingegneria dell’università La Sapienza. E ieri la Regione ha ufficializzato la nomina di Dino Cosi a commissario straordinario dell’Umberto primo perché la giunta regionale ha accolto (così come prevede la prassi) la proposta del rettore Giuseppe D’Ascenzo. Il primo agosto quindi ci sarà il cambio con Longhi che diventerà direttore generale della Croce rossa e Cosi al policlinico.

Il dipartimento di architettura e ingegneria urbanistica, ha raccolto dai sul policlinico partendo dalla sua storia fino ad arrivare ad ipotizzare il cambiamento urbanistico del complesso. Alla fine dell’operazione ci sarebbero 45.500 metri cubi in meno ma 6.200 metri quadrati in più da utilizzare per l’assistenza sanitaria e la didattica, tanto verde ma 450-500 posti auto all’interno dell’attuale perimetro.

Sul nuovo “Dea” il progetto è più preciso. La struttura (un edificio su cinque piani di 32mila metri quadrati) verrebbe realizzata tra la quinta clinica medica e l’Istituto di malattie tropicali. Nella palazzina verrebbero ospitati un nuovo Dea, la rianimazione, il blocco operatorio, il centro trasfusionale, l’osservazione e la breve degenza. Ma anche il dipartimento di diagnostica per immagini, un polo endoscopico con 8 sale di cui 2 dedicate all’emergenza. L’intera operazione potrebbe essere realizzata in tre anni con un costo finanziato dal ministero della Salute nel settembre del 2001 per “interventi straordinari per la riqualificazione dell’assistenza sanitaria”.

Quella di ieri per il policlinico Umberto primo è stata anche una giornata di polemiche. Sulla nomina di Cosi, Ds e Margherita dalla Regione hanno bocciato l’operazione come un «balletto di poltrone» mentre Rifondazione comunista e i Cobas dell’Umberto primo hanno condannato «la caduta dell’assistenza sanitaria, del trattamento del personale costretto a tutti massacranti e delle difficoltà del Dea. Per Salvatore Bonadonna, capogruppo regionale del Prc, «ci sono tagli indiscriminati di posti letto e mancano infermieri». Longhi ha risposto che con la sua gestione è stata frenata la caduta di ricoveri e di prestazioni sanitarie invertendo la tendenza, che il deficit è stato in parte risanato. Sul personale è laconica Rossella Moscatelli, direttrice sanitaria del presidio ospedaliero: «Tra il 2001 e lo scorso anno sono stati assunti circa 120 infermieri, quest’anno hanno ottenuto tutti il trasferimento ad altre Asl».

Info su: www.azimut-onlus.org

 

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