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COMMISTIONE UNIVERSITA’- REGIONE DELLA GESTIONE SANITARIA, INTRECCIO FRA INTERESSI PRIVATI E PUBBLICi e QUALE DIRITTO ALLA SALUTE

COMMISTIONE UNIVERSITA’- REGIONE DELLA GESTIONE SANITARIA, INTRECCIO FRA INTERESSI PRIVATI E PUBBLICI…

QUALE DIRITTO ALLA SALUTE?!?

Per noi lavoratori che quotidianamente, e non solo quando se ne ricordano i giornali, viviamo l’imperturbabile degenerazione del Policlinico Umberto I°, questa domanda è di facile risposta!

Viviamo sulla nostra pelle e su quella degli utenti che chiedono assistenza e cure il potere decisionale indiscusso dell’Università La Sapienza e della facoltà di Medicina (leggi Luigi Frati preside e rettore vicario) che decide sulla nomina del direttore generale dell’Azienda e ne determina azioni e decisioni, sottomettendo di fatto, agli interessi baronali, atti aziendali dovuti e necessari.

La pianta organica e l’atto aziendale, presentati da 8 anni da altri direttori e da 2 da Montaguti , non vengono approvati, connivente la Regione, per non scoprire gli altarini dei tanti primariati, senza letti e senza personale, che vengono mantenuti per garantire cariche, potere e prestigio, mentre gli organici del personale a diretto contatto con i malati si assottigliano sempre più, a causa del perenne blocco delle assunzioni , ed i padroni di ditte e cooperative si ingrassano con lauti guadagni attraverso capitolati truccati e truffaldini dentro i quali “mangiano” in molti, sottopagando i loro “soci” lavoratori, indispensabili all’Azienda ma costantemente a rischio di licenziamento.

Come COBAS da tanto abbiamo denunciato questa situazione: abbiamo scritto e parlato con giornalisti, politici ed amministratori. Abbiamo chiesto aiuto, denunciando lo schifo che dilagava dentro i reparti e servizi, a tutti coloro che volevano garantire una sanità pubblica gratuita, universale, professionalizzata ed umanizzata,MA NON SIAMO PIU’ DISPOSTI A SOPPORTARE CHE IPOCRISIE, BUGIE E CONNIVENZE VENGANO FATTE PASSARE PER “VERITA’!

Come può la Regione “cadere dalle nuvole” quando lei stessa NON ha usato il suo potere di controllo e verifica sull’assistenza e la gestione dell’azienda e, nonostante ben due leggi regionali per le assunzioni dei precari ed esternalizzati in sanità, NON ha autorizzato, ad aziende come il Sant’Andrea ed il Policlinico che avevano documentato il risparmio che si sarebbe ottenuto attraverso le assunzioni dirette, di attuare le modalità concordate con gli stessi suoi assessori?

Come può il Ministro Turco chiedere, solo ORA, “inchieste e trasparenza sul Policlinico” se in una Lettera aperta nel lontano Agosto 2006 le chiedevamo NOI di intervenire, riportando fatti e dati, sull’intreccio eclatante fra interessi pubblici e privati a tutto favore dei secondi, rispetto agli appalti, subappalti, consulenze super pagate, ricerca, didattica, studi e cliniche private, imprese farmaceutiche, laboratoristiche ed informatiche, nepotismi e clientelismi baronali e sindacali?

Come può l’Università e la facoltà di Medicina “uscire sempre pulita” da qualsiasi scandalo e denuncia continuando di fatto una gestione privatistica del Policlinico a livello di assistenza, ricerca e didattica, prendendo in giro gli operatori e gli utenti attraverso liste d’attesa “fantasme”, visto l’utilizzo dei posti letto e servizi pubblici prima o dopo il passaggio in studi e cliniche private; utilizzando l’azienda per finanziamenti “poco chiari” sulla ricerca e strumentalizzando la didattica per garantirsi un numero di posti letto proporzionale alle immatricolazioni ma non coerente e confrontato con i bisogni e piani assistenziali regionali?

E tutti quanti, insieme ai vari dirigenti aziendali che si sono succeduti al Policlinico, ai giornalisti che hanno ricevuto comunicati stampa, interviste e denunce, ai governi, da destra a sinistra, che hanno tagliato i finanziamenti e le spese sanitarie trasformando gli ospedali in supermarket ed i servizi territoriali in lande deserte, come possono rivendicarsi di “lavorare” per il diritto alla salute se non hanno il coraggio di attaccare e trasformare le cause reali dei nostri mali?

Come COBAS e come lavoratori direttamente coinvolti CHIEDIAMO di essere convocati ed ascoltati da Serra, alto commissario per la corruzione, dal Ministro della salute, in tutte le commissioni regionali, e da quei giornalisti che non vogliono fare scandalismo od affossare le denunce…perché abbiamo la nostra diretta esperienza e tanta voglia di estirpare, dalle radici, il “cancro Policlinico” per rivendicare salute, prevenzione, cura ed assistenza.

Cobas Sanità Università e Ricerca Policlinico Umberto I°30/10/07

Info su: www.azimut-onlus.org

 

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