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COMUNICATO DEL COBAS SANITA’-UNIVERSITA’ E RICERCA IN MERITO AL DISEGNO DI LEGGE DELLA RDB-CUB SANITA’ DI ROMA E LAZIO

COMUNICATO DEL COBAS SANITA’-UNIVERSITA’ E RICERCA IN MERITO AL DISEGNO DI LEGGE DELLA RDB-CUB SANITA’ DI ROMA E LAZIO

Apprendiamo con stupore in volantini distribuiti presso alcuni Ospedali Romani, del disegno di legge regionale che il Coord. RDB-CUB sanità Roma e Lazio presenterà nei prossimi giorni.

Il disegno di legge si riferisce alla “Cancellazione del precariato come forma di lavoro presso le Aziende e gli Enti del Servizio Sanitario Regionale, per la reinternalizzazione dei servizi, e dei relativi dipendenti, in appalto o in gestione esterna a privati, a qualsiasi titolo” .

Nel volantino di indizione della iniziativa del 13 Giugno al San Giovanni e del 16 Giugno (dove non sono invitati nè i Cobas, nè i Coordinamenti dei precari esistenti) si inneggia ad un grande movimento di lotta dei precari della sanità.

Come Cobas Sanità siamo stati a fianco dei precari del Sant’Andrea fin dal primo giorno e lo siamo stati sempre rispettando la loro autonomia e decidendo passo passo insieme a loro i vari passaggi da fare. Insieme siamo riusciti ad ottenere un emendamento regionale che seppur non perfetto è comunque unico in tutta Italia, insieme abbiamo conquistato il diritto dei Coordinamenti dei precari a partecipare alle trattative regionali (a proposito non vediamo traccia di questa partecipazione nel disegno di legge di RDB-CUB!!).

Ricordiamo alla RDB-CUB, qualora non se ne fosse ancora accorta, che da quasi un anno a seguito della lotta dei fantasmi dell’Ospedale Sant’Andrea, sono nati a Roma e nel Lazio altri coordinamenti dei lavoratori precari, atipici ed esternalizzati della Sanità che rivendicano la stabilizzazione di tutte le figure lavorative che a qualsiasi titolo lavorano nel settore sanitario.

Ricordiamo che a Marzo del 2006, dopo mesi di lunghe lotte e mobilitazioni, è stata già approvata una legge regionale, attualmente Art. 139 della Legge di Bilancio, che prevede il superamento di queste situazioni.

Ricordiamo che alcuni esponenti della RDB-CUB hanno anche partecipato, in realtà pochissime volte, alle iniziative, salvo poi evitare ogni tipo di confronto e di proposta comune.

Lo stato attuale della trattativa regionale, pur tra mille difficoltà create soprattutto dai sindacati Confederali, è quello di verifica dei dati dei monitoraggi pervenuti da parte dei coordinamenti dei precari, per poi passare alla convocazione dei singoli tavoli tecnici di ogni ospedale, a partire dal Sant’Andrea. Il tutto dovrebbe concludersi con una deliberazione regionale per il superamento delle situazioni di precariato, di lavoro atipico ed esternalizzato.

In poche parole, forse sarebbe stato più opportuno per la RDB-CUB avere prima un confronto con i Cobas e con i coordinamenti che già si stanno muovendo e collaborare insieme a loro per accelerare il processo della legge già approvata e non proporne un’altra che, dato i tempi legislativi, rischia di compromettere anche quella già esistente.

A volte il confronto, anche se può determinare qualche rinuncia sul piano della forzata visibilità, può dare un contributo maggiore al raggiungimento dell’obbiettivo. A volte bisogna avere l’onestà di riconoscere che una battaglia così generale, che parte già con tanti nemici, non può ricondursi a piccole bandierine da mettere ad ogni costo ignorando l’esistente e la forza di quanti, sfidando ritorsioni e licenziamenti, hanno finora rischiato in prima persona e non hanno nessun bisogno di un ombrello più o meno grande che li protegga e dica loro cosa è meglio fare.

Continueremo la nostra battaglia in Regione a fianco dei Coordinamenti dei precari della Sanità, speriamo che la RDB-CUB anche se non vuole, come appare palese al momento attuale, condividere questo percorso….almeno non lo ostacoli, provocando inutili divisioni che avrebbero il solo risultato di indebolire un movimento già attaccato da più parti.

Roma07/06/06

Cobas Sanità-Università e Ricerca

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