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COMUNICATO STAMPA DEL 24 ottobre 2007 Sui mali storici del Policlinico

COMUNICATO STAMPA COBAS SANITA’ UNIVERSITA’ RICERCA POLICLINICO.

Sui mali storici del Policlinico, ogni volta i giornalisti e qualche “denunciante” interessato, sembrano “scoprire l’acqua calda”! E le tante criticità che, periodicamente, rimbalzano sulla stampa tornano ad essere “normalità” dopo qualche giorno. Chiunque conosca il Policlinico, specialmente tutti i politici da sempre carenti a dare risposte serie e concrete, sa bene che i problemi vanno ricercati su questi due grandi filoni:

1) la commistione della gestione sanitaria, mai chiarita, fra l’Università e la Regione Lazio;

2) l’intreccio fra gli interessi pubblici e privati a tutto favore dei secondi, rispetto a tutti gli appalti, la maggior parte, senza capitolati regolari; alle consulenze super pagate; alla ricerca; alla didattica; alle cliniche e studi privati; alle imprese farmaceutiche, laboratoristiche ed informatiche; ai nepotismi, non esclusi quelli sindacali.

Il primo fa si che la facoltà di Medicina, la più grossa della Sapienza, nella figura del preside e rettore vicario, Luigi Frati, determina da sempre l’elezione del rettore e il suo agire; nomina di conseguenza il direttore generale dell’azienda Policlinico Umberto I° ed, ogni qual volta, se uno dei nominati, non risponde con continuità ed ubbidienza agli interessi baronali, viene rimosso e sostituito con uno “più compiacente”, specialmente se si sta arrivando finalmente alla presentazione della Pianta Organica e dell’Atto Aziendale che scopre molti altarini e non accontenta tutti i baronati; di fatto i bisogni e le esigenze assistenziali vengono “sorpassati” e totalmente ignorati .

Il secondo garantisce soldi, potere, clientelismo ed il controllo su qualsiasi tentativo di cambiamento attraverso una “pianificazione” mercificata che funziona da “collettore fognario” di tutti gli innumerevoli interessi privati.

Se in parlamento si facesse alzare la mano a tutti quelli che hanno incarichi universitari o che, in qualche modo, hanno rapporti con questo mondo, di cui la Sapienza ne è il concentrato per eccellenza….sarebbe la dimostrazione che QUESTA è l’unica e vera maggioranza di sempre.

Noi da sempre proponiamo che la nomina del direttore generale dell’azienda venga fatta, conseguentemente al suo ruolo assistenziale, dalla Regione e che il demanio affidi a tale ente la gestione degli edifici; che si abolisca la libera professione per tutti i dipendenti pubblici, soprattutto per chi ha cariche dirigenziali; che tutti gli appalti (beni e servizi) siano trasparenti, controllati e verificati, con capitolati rinnovati al loro scadere e sempre con la garanzia di continuità per i lavoratori; che si aboliscano le consulenze e si assumino tutti i precari e gli esternalizzati, sotto pagati, ricattati e fonte di lauti guadagni per i privati e di maggiore spesa per il servizio pubblico che sta garentendo sempre meno diritti alla salute.

Roma, 24/10/07

Info su: www.azimut-onlus.org

 

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