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Corriere della sera del 19 febbrario 2006

Domenica, 19 febbraio, 2006

Policlinico: piano di rilancio da 800 milioni Aree verdi, un albergo e un centro commerciale con il concorso dei privati Due le fasi, presentate ieri da Marrazzo: il via ai cantieri nella primavera 2007. Dimezzati i primari Il Policlinico Umberto I cambia volto anche con il contributo dei privati: aree verdi, foresteria per i familiari dei malati, ampio parcheggio e centro commerciale. L' ambizioso progetto è stato presentato ieri in Regione dal presidente Piero Marrazzo, affiancato dal sindaco Walter Veltroni. Per finanziare il mega piano, che prevede una prima fase entro il 2010 e una seconda entro il 2015, servono circa 800 milioni di euro. Per ora ci sono certezze solo su 115 milioni stanziati e mai spesi negli anni scorsi. Ma Veltroni assicura: «I lavori si faranno, a tappe, ma si faranno. I progetti sul Policlinico sono come Atlantide: tutti sapevano dove era, ma nessuno riusciva ad arrivarci. Beh, ora ci siamo». Il cantiere dovrebbe aprire nella primavera del 2007 ma senza interrompere l' attività dell' ospedale. Il preside di Medicina Luigi Frati ha annunciato che i primariati diminuiranno da 320 a 164. A pagina 3 Di Frischia Di Frischia Francesco

Domenica, 19 febbraio, 2006 OSPEDALI

Policlinico: due palazzi per reparti e sale operatorie Marrazzo: tornerà il fiore all' occhiello del Lazio. Veltroni: importante come la linea C della metro LA SANITÀ CHE CAMBIA IL FUTURO DELL' UMBERTO I Il Policlinico Umberto I cambia volto anche con il contributo dei privati: aree verdi, un albergo per i familiari dei malati, un ampio parcheggio, una foresteria e un centro commerciale troveranno spazio tra i vecchi padiglioni umbertini. E nel cuore della cittadella della salute, composta da 46 edifici più altri 8 esterni, sorgeranno due palazzi di sei piani ciascuno con 350 posti letto, 24 nuove sale operatorie, i laboratori di analisi e i servizi di radiologia, oltre a 20 letti di terapia intensiva e 20 di sub intensiva. L' ambizioso progetto di riqualificazione di uno dei più vecchi ospedali italiani è stato presentato ieri in Regione dal presidente Piero Marrazzo, affiancato dal sindaco Walter Veltroni, dall' assessore alla Sanità Augusto Battaglia e dal rettore della Sapienza Renato Guarini. Per finanziare il mega piano, che prevede una prima fase entro il 2010 e una seconda entro il 2015, servono circa 800 milioni di euro, una follia se si considerano le casse pubbliche sempre in rosso. Al momento ne sono disponibili solo 115 rimasti nei cassetti del ministero della Salute dal 2001. Il resto arriverà da una costituenda joint venture tra il Policlinico, la Regione ed i privati, banche e costruttori, ed attraverso operazioni di leasing: l' ospedale cederà spazi sui quali i privati realizzeranno e gestiranno servizi commerciali e sanitari (come i laboratori di analisi). Ma per ora non ci sono certezze: il percorso è tutto da costruire. «Questo è uno dei passaggi fondamentali per la sanità non solo di Roma e del Lazio ma di molte regioni d' Italia - sostiene Marrazzo - perché è nevralgico adeguare questo ospedale alla medicina del terzo millennio. L' Umberto I diventerà uno dei fiori all' occhiello del nostro sistema sanitario e sarà dotato dei più moderni standard. La ristrutturazione è anche il modo per gestire meglio, con la masisma trasparenza, e ridurre il pesante deficit che abbiamo ereditato, deficit nel quale rientrano anche i debiti dell' Umberto I». Soddisfazione per l' iniziativa dal sindaco che ha paragonato l' opera alla linea «C» della metropolitana: «Roma aspetta da sempre che le strutture del Policlinico rinascano a nuova vita, perché la capacità professionale e l' attenzione ai malati rimane. Ora l' ospedale è in condizioni ambientali pessime, ma tra qualche anno sarà bellissimo. E verrà anche valorizzato il patrimonio archeologico e architettonico». Di fronte a quello che assomiglia a uno dei tanti libri dei sogni presentati sul policlinico negli ultimi sei anni, Veltroni taglia corto: «I progetti sul Policlinico sono come Atlantide: tutti sapevano dove era, ma nessuno riusciva ad arrivarci. Beh, ora questo progetto si farà, a tappe, ma si farà». Il cantiere dovrebbe aprire «nella primavera del 2007, ma l' ospedale - assicura Battaglia - continuerà a funzionare a pieno ritmo anche durante i lavori». Poi l' assessore annuncia i prossimi progetti di riqualificazione del San Camillo «e stiamo lavorando su molti altri ospedali come Ostia, quello del Golfo e il Policlinico dei Castelli perché è necessario offrire ai cittadini servizi efficienti e moderni». Tra gli interventi previsti da Ubaldo Montaguti, direttore generale del Policlinico, la sistemazione dei 2.700 metri di gallerie che passano sotto i padiglioni, generalmente usati per trasferire i malati, tra fili elettrici scoperti, tubi del gas e dell' acqua che sgocciolano, linee telefoniche e fibre ottiche penzolanti, muri scrostati e condizioni igieniche spesso ai limiti: «Tutti gli impianti idrici, elettrici e speciali saranno messi anorma», garantisce il manager. A chi gli ha fatto notare l' esiguità dei fondi a disposizione, Montaguti risponde: «Abbiamo 115 milioni stanziati dal ministero della Salute e il resto dei fondi arriveranno da una serie di modalità alternative che vedono la partecipazione attiva di aziende e gruppi privati che gestiranno anche la lavanderia, il catering e le cucine attraverso quello che si chiama locazione finanziaria, una specie di prestito». Si comincerà dall' abbattere il quarto, quinto e sesto padiglione per realizzare due palazzi: uno per i reparti con 350 letti e l' altro per le sale operatorie, i laboratori e le terapie intensive. «Spero di chiudere la gara in 12 mesi - prevede Montaguti - e fare aprire il cantiere entro la primavera del 2007. Lo scoglio più grosso da superare è la preparazione e l' aggiudicazione della gara d' appalto». Francesco Di Frischia Di Frischia Francesco

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