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DALL’EMERGENZA AD UNA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DALL’EMERGENZA

AD UNA PROGRAMMAZIONE SANITARIA!!

Dai sotterranei, alla camera mortuaria, alle condotte dell’acqua…

ma si arriverà ai reparti, ai servizi ed alle “stanze di potere” ??????????

Tutte le energie ora sono puntate: sulla “I° picconata”.. partiranno i sotterranei da Pediatria al DEA e sulla “clorificazione continua” (varechina a più non posso nei cassoni) o sui “filtri totali” (speriamo che reggano i tubi per la pressione) per i reparti di emergenza…ma continua a mancare una PROGETTUALITA’ COMPLESSIVA , e non solo edilizia, CHE STABILISCA, e non con i tempi dei reportage giornalistici e conseguenti inchieste dei NAS e della procura, tutti gli strumenti e le azioni per raggiungere parametri professionali ed umani in una struttura sanitaria pubblica.

La Pianta Organica del Policlinico… rimane un miraggio e le cooperative e le esternalizzazioni continuano a proliferare con i loro ricatti e sub appalti, i sott’organici non garantiscono assistenza ed igiene e la mancanza di sostituzione obbligano straordinari (dopo l’articolo dell’Espresso pure ai caposervizi della direzione sanitaria e genericamente alle caposale!?)…ma il personale non diventa mai “un’emergenza” ed è “una coperta corta” da tirare da tutte le parti….e siamo ancora in attesa della delibera per l’avviso pubblico a Tempo Determinato per gli infermieri esternalizzati non rientrati nel concorso e per gli stranieri senza la cittadinanza e di concordare come verranno assunte tutte le altre figure fondamentali per l’assistenza già da anni in servizio nell’azienda. Intanto i sindacati confederali si rivendicano le conquiste strappate con le lotte dei lavoratori precari ed esternalizzati del Sant’Andrea, del Policlinico e degli altri ospedali e continuano gli inciuci con Battaglia, mantenendosi vaghi e generici nelle richieste che i lavoratori hanno fatto molto chiaramente per garantirsi il diritto ad un lavoro stabile e sicuro.

Come noi leggiamo attualmente la fase politica e sindacale.

Da una parte non si osa toccare il “feudalesimo universitario” e lo strapotere di Frati che, passando da alleanze di destra e di sinistra, si sono sempre garantiti l’utilizzo privatistico di tutte le strutture sanitarie del Policlinico e dei posti letto ordinari rifiutando liste pubbliche…servendosi di fondazioni (privatizzerebbero anche i rapporti di lavoro dei dipendenti pubblici), cliniche private e finanziamenti vari (banche, case farmaceutiche, ministero dei lavori pubblici) e dall’altra non simette in discussione la logica aziendalistica che ricerca il DRG più remunerativo e non il bisogno di salute, facendo lievitare la spesa sanitaria per poi ripianarla con l’imposizione di ticket su DEA, ricette e prestazioni varie, con la chiusura e riduzione di molti servizi indispensabili a livello territoriale, con l’annullamento di ogni principio di prevenzione.

Il piano di ristrutturazione edilizia di Montaguti e le multiformi ipotesi “FRATIANE” (camaleonte per eccellenza!) aprono le porte a grossi interessi privati (aree commerciali, parcheggi, operazioni di leasing) …questo crediamo che sia il vero motivo dell’insistente richiesta del passaggio delle strutture del Policlinico dal Demanio(che non è al di sopra di ogni sospetto) all’Azienda od all’Università!

Certo Montaguti e Frati non sono i soli a favorire il privato…nel loro piccolo anche il POLU, che dovrebbe gestire le attività culturali e ricreative dei dipendenti, con la gestione di noti sindacalisti si è dato molto da fare per offrire i propri locali ad attività private (finanziarie, tipografia, copisteria, ACI, bar, macchinette distributrici, e pubblicità varie)…il tutto per un bel torrone e panettone a Natale!?!

LA LOTTA E’ COMPLESSA E FATICOSA MA COME LAVORATORI DELLA SALUTE ABBIAMO L’OBBLIGO DI DENUNCIARE E COMBATTERE SIA LA MALASANITA’ SIA LE LOGICHE POLITICHE E PRIVATISTICHE CHE DI FATTO STANNO SMANTELLANDO IL POLICLINICO E TUTTO IL SISTEMA SANITARIO PUBBLICO .

19/1/07

Cobas sanità-Università e Ricerca Policlinico

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