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IL PRECARIATO E LE ESTERNALIZZAZIONI

IL PRECARIATO E LE ESTERNALIZZAZIONI…

Che questi siano un grave problema nel mondo del lavoro, non è più un segreto per nessuno, viste le migliaia di giovani continuamente ricattati da contratti a tempo indeterminato, cocopro , soci di coperative, dipendenti di ditte, tutti super sfruttati e discriminati rispetto agli altri dipendenti pur svolgendo le stesse mansioni ed avendo gli stessi doveri.

In ambito sanitario la situazione diventa esplosiva se si considera la qualità del sevizio ed il bisogno di salvaguardare le diverse professionalità.

L’11 marzo, la lotta dei precari e del Cobas del Sant’ Andrea, ha strappato alla regione Lazio una grossa vittoria, un emendamento alla legge finanziaria regionale, che permette alle aziende sanitarie ed ai policlinici universitari il superamento delle situazioni di precariato, previa verifica antro 90 giorni dell’attuale situazione ormai insostenibile.

QUESTA VITTORIA DEVE TRASFORMARSI IN AZIONI CONCRETE E PER QUESTO, COME COBAS, CHIEDIAMO IMMEDIAMENTE ALLA DIREZIONE AZIENDALE.

  • di monitorare l’attuale situazione del Policlinico per tutte le figure mediche e non mediche, precarie ed esternalizzate.
  • -di sospendere qualsiasi nuova iniziativa di esternalizzazione, di rinnovare tutti i contratti a tempo indeterminato che stanno scadendo, di impedire che le ditte inseriscano od eliminino altri dipendenti, in attesa della verifica dell’attuale e delle conseguenti assunzioni, così da impedire comportamenti illeciti ed inserimenti clientelari in sostituzione di chi da anni sta lavorando all’interno dei nostri reparti e servizi.
  • di ritirare il bando per l’assunzione dei 50 infermieri (scadenza fra pochi giorni) poiché deve essere previsto un punteggio per chi è già in servizio , con qualsiasi tipo di contratto, all’interno del policlinico (cosa attuata, pochi giorni fa, nell’azienda Sant’Andrea).

IL SUPERAMENTO DEL PRECARIATO E DELLE ESTERNALIZZAZIONI, previsto nell’emendamento regionale, DEVE trasformarsi nell’ASSORBIMENTO di tutte queste figure indispensabili per il funzionamento e la qualità dell’assistenza, eliminando definitivamente questa vergognosa condizione di negazione dei diritti dei lavoratori e ponendo fine all’esercizio di un potere ricattatorio e clientelare che vede gli interessi di ditte, cooperative e raccomandati vari, prevaricare i bisogni assistenziali.

Non dobbiamo far passare altro tempo e deve essere immediata l’azione della direzione aziendale nell’impedire nuovi abusi e nell’eliminare i vecchi, senza discriminare nessuna qualifica e nessun individuo.

E’ ormai dimostrato, con i conti alla mano, quanto sia falsa e poco rispondente alla qualità la motivazione che la precarizzazione e le sternalizzazioni siano “un risparmio ed una convenienza” per le aziende e quanto tutte queste forme di atipicità nel mondo del lavoro siano indispensabili per il funzionamento dei reparti e dei servizi nel loro ricoprire oggettivi vuoti di organico e necessari ruoli assistenziali (altro che sostituzioni momentanee od urgenti, altro che progetti specifici e mirati!??).

OGGI LE CHIACCHERE ED I BUONI PROPOSITI STANNO A ZERO…

abbiamo uno strumento legale che l’amministrazione deve applicare e noi dobbiamo con la mobilitazione e un controllo mirato ottenere la definizione dei nostri diritti, senza accettare divisioni fra lavoratori, ulteriori ritardi, ed altri interessi clientelari e favoritismi.

Il COBAS si riunisce tutti i GIOVEDI’ dalle 14,30 all’auletta dei lavoratori (di fronte alla banca) per organizzare mobilitazione e lotte con tutti i lavoratori, siano essi a tempo determinato che indeterminato, che vogliono definitamene porre fine a questo illegale abuso del precariato e delle esternalizzazioni.

26 Marzo 2006 Cobas sanità università ricerca Policlinico

Info su: www.azimut-onlus.org

 

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