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Ampliamento attivita extracliniche

Da alcuni anni nella II divisione del DSNPEE (Neuro Infantile) alla quale si rivolgono adolescenti affetti da gravi patologie psichiatriche, sia in regime di ricovero ordinario che di day hospital, si stanno sperimentando una serie di attività per la riabilitazione ed il reinserimento nella vita quotidiana di questi ragazzi.

- Al Direttore Generale

- Al Direttore Sanitario

dell’Azienda Policlinico Umberto I°.

- Al Direttore del Dipartimento

di Scienze Neurologiche e Psichiatriche dell’Età Evolutiva.

PROGETTO AMPLIAMENTO ATTIVITA’ EXTRACLINICHE.

Da alcuni anni nella II divisione del DSNPEE (Neuro Infantile) alla quale si rivolgono adolescenti affetti da gravi patologie psichiatriche, sia in regime di ricovero ordinario che di day hospital, si stanno sperimentando una serie di attività per la riabilitazione ed il reinserimento nella vita quotidiana di questi ragazzi.

Si è partito con le uscite mattutine, dove il progetto terapeutico lo permetteva, per i negozi, il mercato e le botteghe artigiane del quartiere, per arrivare ad organizzare una serie di laboratori per le attività extracliniche sia dentro che al di fuori delle strutture sanitarie.

Corso cucina, cineforum, laboratori di carta pesta, colore e movimento (anche grazie all’utilizzo dei locali di un’associazione di volontariato del quartiere “Il Grande Cocomero) per articolare in modo armonico, e mai riempitivo, le bue giornate di ricovero e l’allontanamento forzato dai propri affetti ed abitudini, riuscendo con la fantasia e la creatività a rielaborare, operatori e ragazzi, il vissuto di sofferenza, angoscia, paura e solitudine, che caratterizza un break down psicotico.

L’aggancio terapeutico ne ha avuto giovamento e le osservazione di noi operatori in queste attività hanno determinato un arricchimento nella conoscenza ed approfondimento dei singoli ragazzi che si sono sentiti contenuti ed accolti nei loro bisogni espressivi e creativi, ed hanno sperimentato la possibilità di sublimare, attraverso la fantasia, la loro rabbia e la loro aggressività verso il mondo e verso e stessi.

Inoltre noi operatori ci siamo sentiti parte attiva del processo di cura ed abbiamo potuto contribuire attivamente, superando nelle scoperte quotidiane le contraddizioni ed i limiti di un lavoro infermieristico all’interno di un reparto psichiatrico per adolescenti che, di fatto, mette totalmente in discussione le nostre conoscenze e la nostra preparazione professionale, e siamo riusciti ad elaborare un progetto specifico su questa nuova esperienza (vedi le “Linee guida delle attività extracliniche” presentate nel 1999 alla direzione generale dell’Azienda Policlinico ed alla Regione Lazio).

Adesso che il periodo di sperimentazione è terminato ed abbiamo potuto verificare sia i risultati e le positività che i limiti, crediamo di poter fare nuove proposte sia al Dipartimento che all’Azienda per amplificare la nostra esperienza e confrontarci con altre strutture sanitarie sia pediatriche che psichiatriche a livello cittadino, regionale e nazionale (vedi la richiesta del Bambin Gesù che per aprire 4 posti letto ordinari di psichiatria per adolescenti si è rivolto a noi per la formazione del personale non medico).

Inoltre dobbiamo sottolineare la sensibilità dell’Azienda, dell’Università e della Divisione che, nel finanziare i progetti formativi di noi operatori (dai corsi di Comico Terapia, a quelli di danza movimento terapia, agli incontri dibattito su importanti temi psichiatrici, ai laboratori ed atelier creativi), hanno creduto alla nostra proposta per la realizzazione di un’assistenza di qualità e di ascolto su tutti i bisogni di cura e di “rivitalizzazione” dei nostri giovani pazienti.

QUESTI SONO STATI I NOSTRI OBIETTIVI PORTANTI:

- rimettere in vita quello che loro avevano già sperimentato prima di questa dolorosa esperienza;

- poter dar loro una serie di nuovi stimoli con i quali non si erano mai potuti confrontare a causa dell’oggettiva “povertà” ambientale e delle patologie familiari che subiscono.

QUESTE SONO LE NOSTRE NUOVE PROPOSTE:

  • Estensione a tutti pazienti del Dipartimento dell’assicurazione, che ora è rivolta ai soli degenti del II reparto degenza, per le uscite nel quartiere.
  • Reperimento di spazi all’interno del dipartimento, con assegnazione da parte dell’Azienda di nuovi operatori, per la creazione di laboratori creativi e di gioco per tutti i bambini/adolescenti che si rivolgono alle nostra strutture (compresi chi vi si rivolge per le visite ambulatoriali).
  • Momenti di confronto/scambio/elaborazione /estensione delle nostre esperienze nei progetti formativi Aziendali e nei vari programmi di studio universitari (lauree brevi) per arricchire la formazione di tutti gli operatori sanitari nell’ascolto dei bisogni fisici e mentali per una visione complessiva dell’individuo bambino od adulto che sia.
  • Definizione di una convenzione per le pulizie del dipartimento con una cooperativa integrata da istituire, che comprenda gli attuali lavoratori della ditta di pulizie che già vi operano, ed i nostri ex assistiti ora maggiorenni che, con enorme difficoltà, si stanno rivolgendo al mondo del lavoro.
  • Mantenimento ed ampliamento dei finanziamenti aziendali per il materiale dei laboratori e corsi già organizzati e per quelli che si organizzeranno (attualmente ci vengono garantite

400.000 semestrali per il corso cucina che teniamo settimanalmente ed abbiamo una

cineteca grazie al finanziamento di 200.000, dateci 3 anni fa dall’allora manager, che va

arricchita di nuove cassette).

Tutto ciò che è stato scritto ed elaborato da noi operatori sulle attività extracliniche , sia a livello di gruppo che con progetti individualizzati, e sui nostri progetti formativi da voi già finanziati, è a vostra disposizione per una verifica del valore assistenziale e qualitativo che rappresentano e per iniziare seriamente un processo di miglioramento dell’immagine dell’assistenza pubblica che deve rivalutarsi e riqualificarsi, riuscendo anche ad utilizzare tutto quello che si sta già facendo ma che, troppo spesso, resta chiuso fra quattro mura.

Per gli operatori della II divisione del D.S.N.P.E.E.

Neuropsichiatria Infantile

Info su: www.azimut-onlus.org

 

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