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"FACCIAMO FUNZIONARE LA ZUCCA"…..

Il grande cocomero...

Le uscite dal reparto per andare al GRANDE COCOMERO, associazione fra psichiatria e cinema che ha la sua sede in via dei Sabelli 88, rappresentano ormai una attività codificata e specifica per i ragazzi ricoverati. Una volta a settimana di pomeriggio insieme agli infermieri ed ad un medico specializzando ci si prepara per andare a vivere quello spazio e i vari laboratori creativi, musicali e di gioco che si offrono disponibili ad accettare l’uso terapeutico più articolato e cangiante.

Ogni ragazzo può scegliere cosa fare, fra le varie attività, sempre con la presenza non invasiva degli operatori e dei volontari preparati a contenere richieste e bisogni nella scoperta della fantasia, dei colori, dell’immaginazione. Molti sono i materiali offerti ma più che altro è lo spazio contenente, ma non più ospedale, ad affascinare: ci si può perdere fra polveri e colori, si possono assordare gli altri con la batteria e le chitarre elettriche, ci si può mettere a giocare a ping pong oppure a chiacchierare, si possono utilizzare i computer, ci si può annoiare chiedendo di ritornare al reparto, ci si può dedicare al giardinaggio od ai gattini che popolano il giardino, si può pulire o dipingere vetrate e mobili..ogni millimetro sembra fatto per essere condiviso e riempito con quello che ognuno di noi vuole comunicare di sé.

Naturalmente gli operatori ed i volontari, preparati a misurarsi con i nostri ragazzi e le loro patologie attraverso seminari e super visioni, discutono progetti mensili che vengono potenziati insieme alla libertà di scegliere e …. come con gli oggetti transizionali lasciati li per caso ma offerti per aiutare a crescere ed a sperimentare autostima…ogni proposta è "spontaneamente ponderata", sensibile al gruppo, ai suoi bisogni emergenti ed ai sottogruppi necessari in molte situazioni.

Le ore passano veloci e quando dobbiamo ritornare al reparto ognuno lascia i lavori da finire e le scoperte fatte con la curiosità di continuare a fare in una cornice di normalità più vicina alla vita di prima che al ricovero di adesso. Un passaggio intermedio fra l’annullamento del loro stare male e la ripresa dei rapporti con la realtà, un palcoscenico dove non si deve recitare ma che si può utilizzare per misurarsi con i bisogni ri/scoperti.

Il grande cocomero oltre ad essere usato dai nostri ricoverati spesso viene frequentato durante il diurno post ricovero, naturalmente in questi casi i progetti terapeutici sono individualizzati e mirati e comprendono uscite e laboratori anche in altri giorni della settimana .

Quando siamo riusciti a "far funzionare tutti insieme la zucca" alcuni ragazzi si sono trasformati in soci ed in volontari del Cocomero, svolgendo un fondamentale compito per tutti quelli venuti dopo e per una verifica, non richiedente, con la loro autostima ri/scoperta.

COSA SI OSSERVA

*Tutto quello che succede e come si articola.

*Come viene usato l’ambiente e gli strumenti offerti.

*I rapporti che si creano con i volontari.

*Gli atteggiamenti caricaturali e la voglia di non sentirsi "ricoverati".

*Gli interessi e come vengono proposti agli altri.

*I leader ed i nascosti.

*L’utilizzo dello spazio fisico e mentale.

*La capacità di scegliere.

COSA SI STIMOLA

*L’espressione più genuina dei bisogni dei ragazzi, le loro voglie, i loro ricordi.

*Il misurarsi con le capacità ri/trovate senza ansie e paure.

*Fantasia, creatività, gioco .

*Rumori, silenzi, ascolto.

*Il rapporto con un’emotività che viene filtrata dalla presenza con adulti "non curanti".

*La possibilità di lasciarsi andare in un percorso di scoperta da costruire insieme.

*La voglia e/o la capacità di decidere.

*Il rafforzamento dell’autostima e l’accettazione di sé.

*La ricerca di una diversa rappresentazione del proprio malessere vissuto come ricchezza ed esperienza, non da demonizzare o rimuovere perché ricordo della malattia.

Info su: www.azimut-onlus.org

 

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