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Una denuncia alla direzione

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o Al direttore generale

o Ai direttori sanitari

o Al responsabile risorse umane

o Al direttore del D.S.N.P.E.E.

o Al primario della II divisione

Per il ruolo svolto come caposala F.F. nella seconda divisione del Dipartimento di scienze neurologiche e psichiatriche dell’età evolutiva e per la mia responsabilità professionale nei confronti dei ragazzi/e ricoverati nel nostro reparto con gravi patologie psichiatriche, devo far presente a tutti i responsabili sanitari ed amministrativi dell’azienda:

viste le gravi patologie dei ragazzi/e ricoverati ed il loro bisogno di rapporti individuali e mirati con gli operatori l’organico degli infermieri è, per disposizioni della direzione sanitaria e di dipartimento, dal lontano 1989 di tre infermieri per turno. Le brevi assenze non hanno intaccato gravemente l’obiettivo della qualità assistenziale offerta, riuscendo, per le lunghe assenze (dai tre ai dodici mesi), ad ottenere le sostituzioni con contratti a tempo determinato.

Da quando si è costituita la nuova azienda Policlinico (novembre ’99) la situazione è notevolmente peggiorata:

non ci sono state più assegnate le sostituzioni, come previste da contratto, per le lunghe assenze con rapporti di lavoro a tempo definito; sono stati assunti unicamente infermieri attraverso una cooperativa (gli agenti socio sanitari sono ormai una razza in estinzione) ed assegnati a reparti di "emergenza"; non sono stati sostituiti i precari che si sono licenziati né gli altri dipendenti in turn over, ed attualmente i carichi di lavoro sono diventati non solo insopportabili per i lavoratori ma addirittura pericolosi per i ricoverati.

Oltre ad aver sempre detto e dimostrato che i nostri ragazzi richiedono una particolare e specifica professionalità che si concretizza anche con la continuità delle figure di riferimento (i nostri ricoveri vanno da un minimo di 30 ad un massimo di 60 giorni per poi riproporsi a causa della totale mancanza di alternative territoriali che creano inevitabili ricadute nella precedente patologia);

noi dobbiamo essere capaci di offrire un lavoro di equipe non in contrapposizione a quello individuale per essere curativi, riabilitativi e creativi nella nostra funzione terapeutica, non potendoci permettere né di lavorare sott’organico né di avere personale senza una motivazione e una preparazione specifica.

Attualmente abbiamo:

*un’infermiera professionale in puerperio da due mesi sostituita da una precaria a T.D. che, vincitrice di un concorso, si è licenziata già da un mese e non è stata sostituita. L’infermiera in puerperio non rientrerà fino al compimento di un anno del bambino in reparto come prevedono le leggi a tutela della madre e del bambino per i reparti psichiatrici.

*un’infermiera professionale in malattia da due mesi, operata di cataratta, con tutti i diritti, sia per la sua età anagrafica che di servizio, ad essere esonerata dai turni e dai lavori gravosi, mai sostituita.

*un’infermiera professionale in malattia da dieci giorni che si è operata ad ortopedia per una grave frattura all’ulna che la rende poco idonea al lavoro a volte pericoloso del nostro reparto (da mesi aveva chiesto il trasferimento in clinica pediatrica) , non sostituita.

*un agente sociosanitario in malattia da tre mesi, operata alla colonna ed in attesa di esonero per causa di servizio che è turnante con gli infermieri dall’ 89, mai sostituita.

*un agente sociosanitario che ha richiesto il part time da più di un mese e che è turnante con

gli infermieri dal ’90, che vista l’aria non verrà sostituita.

Sono state già inviate alla direzione ed all’amministrazione richieste specifiche e cumulative di queste sostituzioni firmate dal primario della divisione.

Da quanto detto risulta chiaro che i turni infermieristici sono diventati di due unità e che, nonostante le quotidiane richieste di sostituzioni, la risposta dell’ufficio infermieristico è sempre ed unicamente negativa. Nella nostra divisione non esistono altri infermieri, anzi, il diurno per adolescenti e quello post ricovero (tot.7 +7 utenti vista l’apertura mattina pomeriggio) viene gestito, da un punto di vista infermieristico, dal personale del reparto.

Altri reparti e servizi del dipartimento sono sguarniti di infermieri e di A.S.S. come risulta chiaramente dalla fotografia dell’attuale organico inviata alla direzione sanitaria.

Immaginare le nostre difficoltà non richiede una grande abilità, rimanere però spettatori passivi dei rischi degli utenti e del burn out dei lavoratori, come responsabili dell’assistenza e della sua qualità all’interno del Policlinico, è estremamente sadico!

Io non riesco a rimanere in silenzio e come caposala F.F. del reparto II degenza del D.S.N.P.E.E. denuncio che, se non ci saranno le sostituzioni del personale assente con contratti a tempo indeterminato, l’assistenza offerta non risponderà ai livelli di sicurezza, di qualità e di igiene richiesti da legge nonostante gli sforzi e l’impegno dei lavoratori "superstiti".

25/3/00

Graziella Bastelli

Info su: www.azimut-onlus.org

 

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