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PER CHI DECIDE…

PER CHI DECIDE…

E

…PER CHI NON VUOLE SUBIRE

ANNIENTANTI DECISIONI !!

Nonostante l’enorme domanda che sia a livello ASSISTENZIALE che FORMATIVO viene rivolto alla Neuro Psichiatria Infantile, negli anni, dal “dopo Bollea”, abbiamo assistito ad un lento e corrosivo impoverimento delle nostre attività: organici medici ridotti all’osso (per pensionamenti e mobilità Sant’Andrea/Polo Pontino, dal 2006, da 20 medici turnisti siamo arrivati a 10 compreso un cococo); riduzione di servizi, tagli di finanziamenti, una forzata appartenenza al DEA di Pediatria completamente distante dalla nostra specializzata offerta e sordo ai nostri bisogni (circa 50 fra precari e cococo pediatri a confronto con i nostri due neuro psichiatri). Tutto questo ha comportato inevitabile aumento delle liste di attesa; risposte tardive alle necessità di prevenzione e cura dei nostri giovani pazienti e dei loro genitori; non accoglienza dei bisogni didattici e della dovuta attenzione alla formazione di nuovi neuropsichiatri, psicoterapeuti, psicologi, terapisti, infermieri, ecc. per l’età evolutiva.

MA VI STATE RENDENDO CONTO DI COSA STATE DISTRUGGENDO NON DANDOCI GLI STRUMENTI NECESSARI PER CONTINUARE IL NOSTRO SERVIZIO PUBBLICO, UNICO IN MOLTE SPECIFICHE RISPOSTE??

Nel Lazio c’è solo il nostro reparto per Adolescenti con esordi psicotici.

Non potete far finta di non sapere che gli altri 6 posti letto al Bambin Gesù, pagati dalla regione con un finanziamento superiore al nostro,vengono gestiti con “libero arbitrio” per arginare gli adolescenti violenti e gli altri 6, la cui apertura, pubblicizzata anche sulla stampa come “grande novità”, che doveva avvenire già da molti mesi è rimasta solo sulla carta!?!

Questa ridotta risposta che rischia ulteriormente di ridursi ha costretto e costringe i nostri giovani e gravi pazienti a stazionare negli SPDC con adulti spesso cronici e senza progetti terapeutici individualizzati, aumentando il rischio di ricadute o diventando dei numeri nei tragici aumenti statistici di suicidi/omicidi in età evolutiva! Per la prima volta dal lontano 1980, anno in cui il nostro reparto ha iniziato ad occuparsi di adolescenti affetti da psicosi, disturbi di comportamento, gravi fobie sociali, ecc. ad Agosto 2009 abbiamo dovuto chiudere il reparto, non perché come infermieri ed ausiliari non riuscivamo a coprire i turni ed a garantirci le ferie, ma perché non c’erano i medici! Alcuni dei nostri ricoverati, dimessi “forzatamente”, sono ritornati, appena abbiamo riaperto, con l’inevitabile acuirsi delle loro patologie, visto anche la complessità delle problematiche familiari che accompagnano, quando non determinano, tali situazioni.

Sempre più bambini, vittime di questa disumana e disattenta società, presentano disturbi di apprendimento, di comportamento, di abbandono scolastico, di isolamento sociale; la dipendenza dalle droghe e le violenze di gruppo si presentano ormai a 10/11 anni, tutti lo studiano, ne parlano, ci scrivono trattati ed articoli, e LORO E VOI PERMETTETE CHE LA NEURO PSICHIATRIA INFANTILE CON TUTTA LA SUA ESPERIENZA E PROFESSIONALITA’ NON POSSA PIU’ DARE LE DOVUTE RISPOSTE A QUESTI GRAVI PROBLEMI PERCHE’ NON HA UN ORGANICO ADEGUATO!?!

Evidentemente quando una logica di potere universitario e quella di mercificazione aziendalistica si coniugano in un perverso “abbraccio” come al Policlinico Umberto I…non interessa più a nessuno delle nostre finalità di assistenza, di ricerca e di didattica e se le nostra risposta di alta specialità si interrompe drasticamente.

NOI COME OPERATORI DELLA SALUTE, SAPPIAMO CON CHIAREZZA CHE NON VOGLIAMO SOTTOMETTERCI A NESSUNO DI QUESTE DUE LOGICHE E TANTO MENO VOGLIAMO RIDURRE IL NOSTRO INTERESSE ALLA SOLA DIFESA “DEGLI SPAZI”: la Provincia rivuole i suoi edifici e Puericultura, anche lei sfrattata, ha bisogno di locali…MA CI RENDIAMO CONTO CHE LA POSTA IN GIOCO PER LA NEURO PSICHIATRIA INFANTILE E’ MOLTO PIU’ ALTA: dobbiamo discutere e risolvere il nostro agire collettivo dove energie umane, spazi, finalità terapeutiche e didattiche devono trovare una giusta e concreta sinergia per permetterci di essere un servizio pubblico rispondente ai bisogni collettivi.

IMMEDIATAMENTE E PER NON ESSERE OBBLIGATI DA VOI DI NUOVO A CHIUDERE REPARTI E SERVIZI, DATECI AL MENO DUE NUOVE UNITA’ MEDICHE PER LE GUARDIE ED APRIAMO UN TAVOLO DI PROGRAMMAZIONE CON REGIONE, UNIVERSITA’ ED AZIENDA SUL FUTURO DELLA NEURO PSICHIATRIA INFANTILE.

NOI NON ACCETTEREMO PASSIVAMENTE QUESTA LENTA MA INESORABILE AGONIA, ORA CHIEDIAMO A VOI IL “MINIMO INDISPENSABILE” PER POTER FUNZIONARE, MA SE CI IGNORERETE, CI RIVOLGEREMO ALL’OPINIONE PUBBLICA, AGLI EX ED ATTUALI UTENTI, AI LORO GENITORI, PER DIFENDERE I NOSTRI FINI/SCOPI E LA NOSTRA DIGNITA’ LAVORATIVA.

Ottobre 2009

Alcuni lavoratori della Neuro psichiatria Infantile

Info su: www.azimut-onlus.org

 

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