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UN GIOCO DI MEMORIA

UN GIOCO DI…MEMORIA!

Non tutti sappiamo che in ogni individuo ci sono quattro sistemi di MEMORIA che, da quando nasciamo, mettiamo in essere nei confronti delle nostre esperienze e vissuti. Visto che oggi partiamo proprio dal racconto di qualcosa che “E’ STATO” proviamo a rivisitarli insieme:

-Memoria di lavoro, ovvero l’immagazzinamento di conoscenze ed acquisizioni da riutilizzare, come il seguire una spiegazione;

-Memoria procedurale, ovvero il bagaglio di acquisizioni che diventano acquisite, come l’andare in bicicletta;

-Memoria semantica, ovvero l’immagazzinamento di parole e concetti dai più semplici ai più complessi, come il sapere i mesi dell’anno;

ed infine la MEMORIA EPISODICA che è un’acquisizione di informazioni specifiche ed interessi personalI che si struttura dall’adolescenza in poi e ci permette di fare un “viaggio nel tempo” coniugando il passato, con il presente e con il futuro e costituisce il nostro SE’ AUTOBIOGRAFICO e la nostra capacità di ricordare in una logica consequenziale.

Il raccontarsi per raccontare: per utilizzare il nostro sé autobiografico come condivisione di vissuti in un confronto intergenerazionale; per rendere i ricordi ricchezze esperienziali collettive e trasformarli in energie propositive e concrete; per mettere in contatto passato/presente/ futuro in intrecci colorati e multifocali senza limiti di tempo e spazio fra ricordi, azioni e sogni; per essere individuo e collettività, io e noi, soggettività ed oggettività senza paure e contraddizioni.

Il mondo di oggi così sterile ed impersonale, così immobile nell’individualismo, così antitetico al confronto ed alla condivisione, così proiettato sul profitto capitalista e sullo sfruttamento del più debole e del diverso, si serve dei nostri ricordi, trasformando i vissuti individuali e collettivi per i propri scopi di annientamento delle ricchezze trasformative insite in ogni essere umano.

AUTOGESTIAMO la nostra memoria… RIAPPROPIAMOCI dei nostri ricordi

per farne dei trampolini di lancio, delle fiamme di tante micce, dei punti di linee infinite che, oltre a rendere vivo chi li sa attraversare, siano un moto perenne nel costante bisogno di trasformazione e cambiamento.

Se non avessero attaccato, attraverso la rimessa in discussione della legge 194,un diritto conquistato dalle donne, credete che non ci sarebbe bisogno di ricordare quel vissuto per rivisitare INSIEME tutto ciò che ancora deve essere fatto CON LE DONNE E PER LE DONNE !?!?

Dai territorisempre meno rispondenti alla loro funzione di ascolto e di prevenzione;

alle mura di casa ancora troppo impegnate di violenza, abusi, solitudini, paure, fatiche;

ai posti di lavoro sempre più precari, pieni di ricatti e disuguaglianze;

ai servizi sociali e sanitari ormai annientati e privatizzati nel dominare del profitto e della mercificazione sui diritti;

alla morale ed alla regione che, ipocritamente stabiliscono ed impongono

il vero, il buono ed il giusto, sulla libertà di scegliere e di essere…

TUTTO E’ LONTANO 100 E 100 MILA ANNI LUCE DA CIO’ CHE AVEVAMO SOGNATO E DA CIO’ CHE SOGNIAMO E SOGNATE VOI NUOVE GENERAZIONI.

COSTRUIAMO INSIEME I NOSTRI SOGNI E CONCRETIZZIAMO INSIEME I NOSTRI BI-SOGNI!!!

GRAZIELLA Marzo 2006

Info su: www.azimut-onlus.org

 

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