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ALLA DIRETTRICE GENERALE IRCCS LAZZARO SPALLANZANI

Alla direttrice generale IRCCS Lazzaro Spallanzani - Marta Branca

E p.c. Al Presidente Regione Lazio - Nicola Zingaretti

Oggetto: richiesta sindacato COBAS sanità università ricerca per incontro urgente

Come da vostre lettere del 3/6/2017 nelle quali si contesta a due nostri rappresentanti sindacali (Alessia Arcangeli eletta Cobas RSU e Lorenzo Fanelli eletto nell’esecutivo nazionale federazione Cobas) di aver, con le loro dichiarazione da una radio romana, “nuociuto gravemente all’immagine dello Spallanzani” nel loro denunciare le condizioni attuali di lavoro e le carenze assistenziali e di organico, comuni a tutte le realtà sanitarie del Lazio e a livello nazionale. Oltre a contestare NOI tali provvedimenti RIBADIAMO il nostro dovere, sia come operatori della salute che come rappresentanti sindacali, di rendere noto quanto avviene quotidianamente nei nostri posti di lavoro: ore di straordinario che, da mesi, sono ore ordinarie di lavoro; nessun rispetto delle leggi e contratti a salvaguardia della salute e della professionalità degli operatori e un inevitabile aumento del rischio nell’offerta sanitaria per tutti gli utenti ai quali dovremmo garantire cura con tutta la stanchezza accumulata da troppe ore di lavoro e in costante sottorganico.

CHIEDIAMO, PRIMA DELLA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI DISCIPLINA DEL 18/7 DEI NOSTRI DUE RAPPRESENTANTI, UN INCONTRO URGENTE CON LA DIRETTRICE GENERALE RICORDANDO A LEI E AL SUO STUOLO DI AVVOCATI, IL RISPETTO DELL’ARTICOLO 28 PER ATTIVITA’ ANTISINDACALE E IL SOTTORGANICO DICHIARATO DALLA STESSA DIRIGENZA,

INVITIAMO LA REGIONE (ricordando al presidente regione Lazio l’incontro avuto con i due nostri rappresentanti ed altri lavoratori il 30/6 dopo la celebrazione dei 80 anni dello Spallanzani in merito alle carenze di organico e alle disumane condizioni di lavoro) A PRENDERE POSIZIONE CONTRO QUESTI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI CHE LEDONO LA NOSTRA DIGNITA’ E IL NOSTRO DIRITTO/DOVERE DI DENUNCIARE, PER TRASFORMARE CONCRETAMENTE, QUESTA INSOSTENIBILE SITUAZIONE DI LAVORO E DI OFFERTA ASSISTENZIALE.

IN ATTESA CHE LE VOSTRE DICHIARAZIONI E PROMESSE PER NUOVE ASSUNZIONI E STABILIZZAZIONI DIVENTINO CONCRETEZZA, ALMENO NON PERMETTETE E NON ATTIVATE AGITI REPRESSIVI CON CONSIGLI DI DISCIPLINA E MINACCE DI LICENZIAMENTO, CONTRO CHI VI STA GARANTENDO, IN CONDIZIONI ILLEGALI DI LAVORO, LA DIFESA DI QUEL POCO DI SANITA’ PUBBLICA RIMASTA.

Cobas sanità università e ricerca

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