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COMUNICATO STAMPA DEL COBAS SANITA' UNIVERSITA' E RICERCA SUL LICENZIAMENTO DI DUE LAVORATORI DELLA DITTA INNOVA AL POLICLINICO UMBERTO I

La Federazione Nazionale del COBAS Sanità Università e Ricerca, condanna il comportamento irresponsabile e provocatorio della ditta Innova, vincitrice dell'appalto regionale delle cucine, relativamente al lotto che riguarda il Policlinico Umberto I di Roma, che in data 31 gennaio 2014 ha licenziato due lavoratori delle cucine con la motivazione che "è venuto meno il rapporto fiduciario" ed un’altra lavoratrice ha ricevuto una contestazione disciplinare. Da mesi gli ex lavoratori della ditta Pultra, poi riassorbiti dall'Innova, hanno portato avanti una dura battaglia per il riconoscimento, in fase di passaggio di appalto, dei diritti acquisiti. Come oramai avviene in quasi tutte le gare di appalto, a fare le spese del ribasso delle offerte sono i salari ed i diritti dei lavoratori. L'Innova ha ottenuto l'appalto perchè ha aumentato i carichi di lavoro e ridotto le ore anche a scapito della qualità dell'offerta ai degenti.

 

Da sempre la Federazione COBAS Sanità porta avanti una dura battaglia affinché vengano reinternalizzati servizi essenziali come quello della ristorazione, che non possono essere lasciati in mano ai privati ed alle leggi di mercato. Abbiamo più volte dimostrato che questa reinternalizzazione produrrebbe un risparmio. Nel Lazio si continuano invece a fare mega-gare regionali, complesse e a volte incomprensibili, con tempi biblici , ricorsi infiniti ed al massimo ribasso a tutto danno delle garanzie sul lavoro e della qualità dei servizi.

I lavoratori licenziati dall'Innova sono due avanguardie della lotta che da mesi si svolge al Policlinico ed uno di loro è il coordinatore all’interno della società del Cobas Innova. Ed e' per questo che sono stati licenziati, affinché servano da esempio a chiunque osi alzare la testa contro lo strapotere di questi nuovi padroni della sanità pubblica.

Non permetteremo che Elisa e Danilo perdano il posto di lavoro, lotteremo fino al loro reintegro. Invitiamo tutti gli esternalizzati a rimanere al loro fianco, a non farsi intimidire.

La Regione Lazio ha la responsabilità di questa gara d'appalto al massacro. Ha quindi il dovere di imporre immediatamente all'Innova il reintegro di questi due lavoratori "colpevoli" di essersi ribellati, censurando un comportamento reazionario che come COBAS non siamo disposti a tollerare.

3 febbraio 2014

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Info su: www.azimut-onlus.org

 

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