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LA CRISI NON È SALUTARE

Come funziona il sistema sanitario nazionale, e verso dove stiamo andando? Quali gli effetti di questa crisi sulla sanità, sul presidio a vocazione universale di tutela per la nostra salute?Riduzione di 72000 posti letto avvenuta negli ultimi tre anni, un rapporto popolazione-posto letto scesa da 5.1 a 3.82 ogni mille abitanti. Un taglio previsto di 26 miliardi a fronte di una spesa sanitaria annua di 112. Solo 8 regioni sono in grado di soddisfare i Livelli Essenziali di Assistenza, con 9 milioni di italiani estromessi dalle cure.

Questi gli effetti di una crisi che acuisce un quadro clinico di un sistema pubblico già da anni in fase terminale. Tanto più se pensiamo alla gestione della sanità della nostra regione Lazio. Una gestione a tutela della corruzione e dei clientelismi in perfetto stile “all’italiana”, con un sistema che troppo spesso ha concesso al privato e al profitto. Chi ci rimette in questo sistema siamo noi, perdendo il nostro diritto alla salute e all’accesso alle cure.

La tendenza, sembra evidente almeno in alcune regioni, è una sistematica distruzione del Servizio Sanitario Nazionale, con una drastica diminuzione dell’accessibilità e un peggioramento della qualità con interventi regionali lenti ed inefficaci volti spesso a preservare i soliti interessi senza nessuna rottura con il passato. Quale pensiamo possa essere il possibile futuro del nostro sistema sanitario? O meglio come iniziare a mettere in campo delle pratiche che invertano drasticamente questa tendenza? Non è una domanda da circolo di studiosi di sanità pubblica, ma ciò che farà la differenza tra la vita e la morte di molte persone.

Abbiamo bisogno di nuove prospettive, di vie d'uscita. In questo ci vengono in aiuto molte esperienze.: Ambulatori autogestiti, un potenziamento dell'assistenza sanitaria territoriale come le Case della Salute dell'Emilia Romagna, reti di farmacie sociali diffuse sul territorio come accade nelle città greche. Sperimentazioni di resistenza e di nuovi modelli di tutela e promozione della salute che, dove nascono, funzionano e proliferano, come degli anticorpi e sostegno contro la crisi. Perché un sistema sanitario che funziona basandosi sulla partecipazione di tutti è un sostegno insostituibile in periodi di crisi. Non è impossibile, bisogna solo costruirlo!!!

Martedi 9 aprile 2013 ore 17

DIPARTIMENTO DI IGIENE AULA s1 Università La Sapienza, piazzale Aldo Moro

Ne parliamo con :

Alessandro Macina-giornalista di presa diretta-, i lavoratori del CTO occupato, del Policlinico Umberto I, dell’ospedale S. Andrea, le realtà del coordinamento per la salute

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