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MA … QUALE “QUESTIONE MORALE”!?!

 

Al Policlinico la confusione regna sovrana … e se da una parte alcuni sindacalisti giocano ruoli misti e contraddittori come dirigenti aziendali e come rappresentanti dei lavoratorialtri , attraverso il POLU ed il sito aziendale, sponsorizzano assicurazioni, prestiti, viaggi, articoli sportivi, servizi ACI, lavori di tipografia …UN VERO CENTRO COMMERCIALE... e le corsie come i viali del Policlinico sono più pieni di pubblicità che di indicazioni per i servizi sanitari e per l’ubicazione dei dipartimenti!

Il famoso BAR con sospetto tetto d’amianto ed un unico ingresso-uscita discutibile ha riaperto ed ora ne funzionano 2 (o miracolo!), ma ancora sull’affitto rimangono “zone oscure”: chi paga chi ?!?

 

TUTTO E’ LECITO E TUTTO E’ POSSIBILE… e nell’evidente conflitto d’interessi fra azienda e sindacati si accetta che Ivano Simeoni, sindacalista UIL università e dirigente del servizio Prevenzione e Sicurezza, per difendersi la sua nomina, si schiera contro le richieste di trasparenza ed informazione di alcuni rappresentanti della sicurezza dei lavoratori (RLS) e preferisce le nomine di altri amici fra i “firmatari di contratto” invece delle dovute elezioni pubbliche per gli RLS, mai fatte all’università!

 

Lui come altri confondono il ruolo istituzionale con i diritti dei lavoratori che loro si sono deputati a difendere e rappresentare!!!

 

UN VERO PARADOSSO… DOVE I GARANTI DIVENTANO ANCHE LE CONTROPARTI CHE SI DIFENDONO INTERESSI PERSONALI E POTERE CONTRO I BISOGNI DELLA MAGGIORANZA DEI LAVORATORI (sono esclusi solo gli amici ed i parenti!).

 

 

 

Infatti, mentre si potenziano tutte le energie sul proliferare di intrallazzi, le condizioni di assistenza e di lavoro sono tragiche: la piazzetta del DEA resta un girone infernale e per un paziente essere trasferito nei corridoi dei reparti in soprannumero e su una barella diventa “una fortuna”! Le liste di attesa per la quasi totalità di visite si allungano a dismisura mentre aumenta l’intramoenia con ticket sopra i 200 euro e le offerte dei privati! Gli organici sono sempre più carenti e gli esternalizzati (tutte figure indispensabili per l’assistenza) non sono stati ancora assunti dall’azienda, perché la regione preferisce favorire cooperative come l’OSA ed altre ditte invece di autorizzare assunzioni dirette e risparmi reali per le aziende sanitarie sempre con i bilanci in rosso! Gli utenti subiscono inevitabili rischi sanitari ed infezioni crociate per la carenza di materiali infermieri e ausiliari ormai solo esternalizzati, spesso non sostituiti, quasi sempre che garantiscono più servizi con orari spezzati e con straordinari. Sul regolamento delle Posizioni Organizzative, FIRMATO DA TUTTI e mai applicato, gira voce che c’è chi lo vuole rimettere in discussione per prolungare e mantenere le ingiustizie che i precedenti dirigenti aziendali, avvallando le richieste sindacali, hanno coperto per decenni (ed i “nuovi” che faranno?), mentre si allungano a dismisura i tempi per dare 1 fascia stipendiale (30 euro contro i 500 mensili delle P.O.!) a tutti quei lavoratori che dal 2006 non hanno percepito niente!

 

 

PER NOI L’UNICA “QUESTIONE MORALE”

 

E’ FARE PULIZIA DEI TANTI OPPORTUNISTI E DELLE TROPPE CONTRADDIZIONI E PARADOSSI…

 

per poter essere professionalmente ed umanamente rispondenti, come operatori della salute, ai bisogni degli utenti nel rispetto della dignità dei lavoratori!

 

 

Cobas sanità università e ricerca

 

 

6/4/2011

Info su: www.azimut-onlus.org

 

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