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QUESTO STA AVVENENDO NEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE CON IL PASSAGGIO DI APPALTO ALLA DITTA INNOVA:

COMUNICATO STAMPA DEL COBAS SANITÀ UNIVERSITÀ RICERCA

POLICLINICO UMBERTO I

grazie alle nostre mobilitazioni ed all’interessamento dei dirigenti del Policlinico e della regione, sono aumentate mille ore settimanali come garanzia del posto di lavoro; da giovedì 9/1 i lavoratori hanno firmato il nuovo contratto e dal giorno dopo c’è stato un repentino stravolgimento del lavoro (turni, mansioni, referenti, coordinatori) con l’arrivo del vitto refrigerato da Pomezia e la consegna al letto del malato. Da cuochi, pulitori, dispensieri, macellai TUTTI si sono resi disponibili a qualsiasi mansione ed hanno iniziato a trasportare a mano 3/4 carrelli, a distribuire i vassoi con le diete nei reparti al letto dei malati in una confusione inevitabile e prevedibile. Sia alla ditta Innova che alla direzione aziendale del Policlinico avevamo proposto un passaggio graduale con una chiusura articolata dei locali cucina, per abituare sia i lavoratori della ditta che quelli aziendali ad una diversa organizzazione nella preparazione/distribuzione del cibo e per informare e coinvolgere anche i degenti in questo cambiamento.

Nessuno però ha voluto darci retta e da venerdì 10 i lavoratori della ristorazione si sono trovati a fare da parafulmini alla giusta rabbia dei malati e dei loro parenti quando si sono presentati alle 15 a portare il pranzo ed alle 18 con la cena, quando hanno consegnato diete sbagliate o che non corrispondevano ai foglietti che venivano dati con i vassoi o alle richieste fatte dalle caposale dei vari reparti alle dietiste Innova. Alcuni genitori di Pediatria sabato 11 si sono presentati addirittura in cucina arrabbiatissimi come se fossero i lavoratori i colpevoli di tutto il caos del servizio ristorazione.

Alcuni ci hanno raccontato di essersi messi a piangere disperati per lo stress, una è pure svenuta, altri hanno incominciato a chiedere ai referenti della nuova ditta, difficilmente identificabili perché era tutto personale nuovo, di far loro capire cosa dovevano fare e come dovevano lavorare: sono stati articolati 5 diversi turni di lavoro e c’è chi monta alle 5,30, chi alle 7, chi alle 9,30, chi alle 14, chi alle 15; dalle 7,30 si inizia l’invaschettamento ma per completare i carrelli si arriva anche alle 12,30 e chi lo deve consegnare e ritirare in 3/4 reparti non riesce a farlo entro le 13,50, orario di fine del proprio turno. Visto che non sono stati autorizzati straordinari è stato detto ai lavoratori dai responsabili Innova di lasciare i carrelli davanti ai reparti perchè altri andranno a ritirali, ma poi i referenti del policlinico segnalano che i lavoratori che hanno trasportato i vitti abbandonano i carrelli incustoditi! Come rappresentanti sindacali abbiamo fatto dichiarazioni ai giornali ed interviste alla TV, non per parlare male della ditta Innova ma perché il servizio ristorazione è un importante strumento di cura e questi lavoratori da sempre, con i cuochi e le dietiste aziendali, ne sono stati professionalmente gli esecutori.

QUELLO CHE CI CHIEDIAMO E’ PERCHE’ DOPO SOLO 2 GIORNI FRA TENSIONI E DIFFICOLTA’ OGGETTIVE E DICHIARATE DA TUTTI, LA DITTA INNOVA HA DECISO DI FARE UN PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE A 3 LAVORATORI, E DOPO 2 SOSPENSIONI CAUTELATIVE, HA GIA’ EFFETTUATO DUE LICENZIAMENTI SCRIVENDO CHE “E’ VENUTO MENO IL RAPPORTO FIDUCIARIO”… MA CON ONESTA’ E CORRETTEZZA CHIEDIAMOCI COME POTEVA ESSERCI DOPO SOLI 2 GIORNI CAOTICI DI LAVORO??????? E DOPO LE LORO DICHIARAZIONE DI PERSONALE IN ESUBERO (PIU’ DI 30 LAVORATORI) CHE CON I CARICHI DI LAVORO AUMENTATI CON LA DISTRIBUZIONE DEI VITTI AI LETTI DEI MALATI DIFFICILMENTE POTEVANO PERMETTERSI..I LICENZIAMENTI “PER GIUSTA CAUSA” DIVENTANO LO STRUMENTO PER OTTENERE UGUALMENTE UNA RIDUZIONE DI PERSONALE ED AUMENTARE COSI’ I LORO PROFITTI?????

Noi chiediamo che rientri i licenziamenti ed il consiglio di disciplina, perché siamo solidali con QUESTI LAVORATORI e ci impegneremo per dimostrare che loro, come tutti gli altri operatori, non possono essere considerati la causa della non rispondenza di questo servizio ai bisogni dei degenti e dell’assistenza pubblica.

Chiediamo, infine, che ci sia un definitivo chiarimento con la cabina di regia sanità della Regione (come concordato il 6/12/2013 per un tavolo permanente) sulla complessità del servizio ristorazione e sulle garanzie di lavoro, visto che ancora i lavori di ristrutturazione NON sono iniziati dopo 20 giorni di nuova gestione ed abbiamo paura che, come è successo al San Camillo, la cucina del Policlinico non riapra più continuando a ricevere i vitti refrigerati dal centro di cottura Innova di Pomezia.

Inoltre evidenziamo tutte le lamentele e le denunce pervenute alla direzione sanitaria e generale del Policlinico da parte di utenti e lavoratori per la carente qualità del vitto (in questi 20 giorni di nuova gestione si è risolto in parte il rispetto dell’orario di consegna, ma la non rispondenza di alcune diete, il sapore, la consistenza, la temperatura e la quantità delle pietanze continuano a presentare notevoli problemi).

VENITE VOI STESSI A VERIFICARE, METTETEVI DALLA PARTE DEI MALATI… E VI RENDERETE CONTO CHE CHI LOTTA PER IL DIRITTO ALLA PREVENZIONE, CURA E RIABILITAZIONE NEI SERVIZI E STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE VIENE CRIMINALIZZATO MENTRE CHI PERMETTE SPRECHI E GARANTISCE LAUTI PROFITTI A PRIVATI SENZA SCRUPOLI DIVENTA IL GARANTE DEI BISOGNI DI SALUTE.

 

31/1/2014

Info su: www.azimut-onlus.org

 

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