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UNA SOPRAVVIVENZA IMPOSSIBILE…

Inutile dire “NOI L’AVEVAMO DETTO” da tempo, ma era scontato che i drastici tagli delle finanziarie, la perversa logica aziendalista, l’attuazione del federalismo in sanità ed i Piani di Rientro del deficit regionali…avrebbero piano piano corroso il DIRITTO ALLA SALUTE ed il SISTEMA SANITARIO PUBBLICO… maoggi siamo arrivati alla frutta!?!

I politicanti ed i sindacati si scandalizzano che nel Lazio la Polverini chiuderà 24 ospedali e, nella sua ristrutturazione sanitaria, “trasformerà” 2500 posti letto per acuti in “degenza infermieristica” promettendo ospedali di territorio..Mentre chiude indispensabili servizi territoriali ed applica ticket esorbitanti per interventi chirurgici ed altre prestazioni fino ad oggi gratuite…Mentre promette che nessun operatore sanitario verrà licenziato e blocca qualsiasi assunzione (perfino il 10% previsto per i turn over) imponendo e legalizzando insostenibili carichi di lavoro e condizioni salariali da fame… Mentre gli sprechi continuano indisturbati fra dirigenti e consulenti super pagati e capitolati per esternalizzare i servizi di assistenza diretta che costano di più delle assunzioni dirette!

Ma le bugie e le prese in giro si trasformano in attacchi diretti alla VITA, quando si devono sopportare le “liti” dentro le sale parto, che stanno portando tante morti e sofferenze fra le puerpere ed i neonati nelle aziende sanitarie di TUTTA Italia, insieme a tanti altri episodi di “mala sanità”. Queste sono le inevitabili conseguenze del pagamento per DRG (raggruppamenti omogenei di diagnosi), che nella specificità dei parti naturali e cesari, da sempre ha previsto un differente rimborso regionale (quasi 4 volte maggiore per i secondi) e successivamente, per limitare l’uso/abuso dei cesari, solo un tetto percentuale che sarebbe stato finanziato; dell’intramoenia, ovvero la libera professione dei medici anche dentro le strutture pubbliche, che non ha assolutamente ridotto le liste di attesa o garantito più libertà di scelta, ma ha permesso il prevalere di interessi privatistici, una disumana differenza fra chi può pagare e chi no ed un potenziamento del ricatto verso tutti i cittadini sempre più fragili , sottomessi ed indirizzati verso i potentati della medicina, ai speculatori ed alle multinazionali farmaceutiche (ultime notizie in regione Toscana)!

Tutti i bisogni degli utenti-clienti ridotti a percentuali e numeri da rimborsare in una logica di risparmio e di mercificazione della salute…tutti i servizi sanitari PUBBLICI inseriti in un metodo budgettario dove i costi, i rendimenti ed i…risultati(!?!) devono prevalere sul diritto di prevenzione, cura, riabilitazione senza mai intaccare le spese per le cricche di turno.

In questa nostra sanità disumana ed antitetica a qualsiasi diritto/bisogno di salute e di vita diventano pietosi e veramente vergognosi i tentativi dei nostri ministri…quando cercano di contrapporre a queste miserie i “buoni risultati” che ovviamente ci sono..ma come eccezioni e non come logica, finalità, scelte, programmazione ed organizzazione!Se un volere c’è in questo quadro, è quello di ingrassare la sanità privata pura e le assicurazioni.

Per noi del Policlinico a tutto questo si aggiunge anche il nostro essere “Azienda integrata ospedaliero-univeritaria” con il Protocollo d’Intesa firmato dall’Università e presentato alla Regione: la ricerca, la didattica e l’ assistenza dovranno convivere e sottomettersi a Fondazioni e Privati, nella perenne attesa di una Dotazione Organica ed un Piano Aziendale che dovrà risparmiare sulle risorse umane, per garantire dirigenze ed assegnare i posti letto ridotti a chi conta di più, in una divisione di potere che, per continuità storica, permetterà agli interessi baronali di prevalere sui bisogni degli utenti, degli studenti e degli operatori. Inoltre si gioca ancora a scaricare spese (vedi quelle sul personale ) tra Università e Azienda ognuno per far apparire meno buco di bilancio.

GRANDI PROSPETTIVE ED UN FUTURO PIENO DI LIBERTA’ E DIRITTI , negli ospedali, nei quartieri, nelle scuole, nelle fabbriche..dove i salari, per chi ancora li prende, hanno perso il 50% del potere di acquisto e dove salute, cultura, servizi, sicurezza, vivibilità, socialità…sono offerti quasi unicamente dai privati nella salvaguardia dei loro interessi e guadagni e con una logica sempre più perversa, discriminatoria ed intollerante.

 

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