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VERTENZA CONDIZIONI DI LAVORO E GARANZIE PER LE RISPOSTE ASSISTENZIALI SANITARIE

Da molti anni il Cobas Sanità Università Ricerca denuncia le condizioni disumane e pericolose in merito agli argomenti in oggetto e propone una serie di cambiamenti per dare dignità ed efficacia ad una struttura sanitaria pubblica e plurispecialistica come il Policlinico. Le attuali condizioni che denotano un aggravarsi dei problemi ed una impossibilità di rimandare la risoluzione di alcune ormai insostenibili ed ingestibili situazioni dentro i reparti e servizi, ci vede oggi impegnati ad iniziare una campagna di presa di coscienza di tutti gli operatori sanitari per l’articolazione di una VERTENZA con le direzioni della nostra azienda e con la Regione Lazio per riprendere un’offerta reale e concreta di salute contro ogni involuzione di tale indispensabile diritto.

 

Le risposte ed i riscontri di un questionario sulle condizioni di lavoro, di professionalità, di efficacia, che il nostro sindacato sta proponendo nei reparti e servizi, renderanno più corrispondenti ai bisogni ed esperienze degli operatori le denunce e le proposte che articoleranno la VERTENZA ed imporranno ai nostri referenti una immediata definizione dei cambiamenti necessari.

Come primo ed immediato obiettivo si richiede alla direzione sanitaria di attivare:

*riunioni di dipartimento aperte a TUTTI gli operatori per la definizione e verifica dei carichi di lavoro conseguenziali ad una pianta organica mai definita e resa pubblica. Questo primo strumento di coinvolgimento e di ascolto delle reali condizioni di lavoro daranno senso all’articolazione delle proposte partendo dai bisogni degli utenti e degli operatori e non dalla necessità di nuove o vecchie nomine di dirigenti legate al potere baronale contro ogni logica di assistenza e salute. In queste riunioni dovranno essere rese note tutte le decisioni prese sui cambiamenti edilizi e strutturali, che da anni vengono decisi ed attuati, ma che sono stati e saranno imposti e subiti, non recando alcun beneficio ad un effettivo miglioramento ed utilizzo degli spazi a fini assistenziali.

*Successivamente le direzioni della nostra azienda dovrebbero organizzare un’assemblea pubblica per definire come e quando risolvere le richieste più urgenti evidenziate dai lavoratori sulle condizioni di lavoro, sull’offerta assistenziale-sanitaria, sui cambiamenti edilizi, con l’articolazione di precise richieste a livello regionale.

La direzione sanitaria, conseguentemente a quanto richiesto dalle precedenti direzioni aziendali e per garantirsi risparmio, gestione diretta e miglioramento dell’offerta, deve ottenere dalla Regione lo sblocco delle assunzioni per avviare immediatamente l’INTERNALIZZAZIONE degli operatori della cooperativa OSA ,dal 2001 in servizio nei reparti di emergenza e di cura della nostra azienda e dal 2005, in lotta con il nostro sindacato, per concludere, come è successo nel 2009 al Sant’Andrea questa illegale situazione di intermediazione di mano d’opera, di sfruttamento e di spreco di denaro pubblico (18 milioni di euro l’anno per il capitolato con questa cooperativa), per favorire i privati rispetto ai doveri delle risposte di una sanità pubblica.

16.09.2011 Cobas Sanità Università e Ricerca Policlinico Umberto I

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