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L’ALBA DI UN NUOVO GIORNO

Era oramai l’alba, le 4,30 del mattino, quando al Consiglio Regionale del Lazio è stato approvato l’emendamento che riguarda il superamento delle “situazioni di lavoro precario, atipico e derivante da processi di esternalizzazioni”. Il famoso emendamento che nel suo COMMA 3 contiene la famosa frase “a partire dall’azienda universitaria Sant’Andrea”.

Alle 4,30 del mattino siamo arrivati in non più di 20 persone e ci dispiace per chi non c’era, perché una piccola vittoria come questa, frutto di una lotta a volte allegra, a volte triste, ma sempre determinata, è un’esperienza da portare nel cuore e nella mente e vale molto più di una serata in pizzeria o davanti al televisore.

Eravamo tutti troppo stanchi, dopo tre giorni di presidi urla e canti, per piangere anche solo di felicità….ma sfidiamo chiunque dei presenti ad aver chiuso occhio una volta tornati a casa!!!

E’ stata la notte dei mille emendamenti diversi, delle parole da cambiare e contrattare per riuscire a spuntare più sicurezze possibili sul fatto che una lotta partita sei mesi fa come “pura follia” potesse fare un passo così importante.

E adesso prendiamoci anche i meriti di questo percorso.

Adesso che nessuno può più dire che il Cobas ha illuso i lavoratori promettendo fumo in cambio di consenso o altro! Adesso che non ci possono più essere ricatti dentro stanze chiuse dove si fa pressione sui fantasmi per buttare a mare i propri compagni di lotta e salvare i soliti privilegiati. Adesso che veramente tutti (la legge taglia la testa al toro anche a tutte le disquisizioni sui lavoratori a tempo determinato) hanno la stessa dignità e lo stesso diritto ad un futuro certo.

Adesso che sono finite le corse per raccogliere firme all’ultimo secondo di sindacati che per non regalare la vittoria al Cobas (ma chi la vuole???) hanno temporeggiato più del dovuto nell’appoggiare i lavoratori!!

Adesso fateci ringraziare i FANTASMI che ci hanno permesso di portare avanti questa battaglia di civiltà che oramai coinvolgerà anche gli altri ospedali, ma che siamo sicuri è partita solo grazie alla lotta del Sant’Andrea. Una piccola variante impazzita dentro al sistema dominante di privatizzazioni e clientelismo, una piccola variante impazzita che ha detto basta rivendicando un diritto elementare: quello al lavoro e alla vita. Forse la maggior parte di voi fantasmi non si rende neanche conto che è la prima volta che un atto legislativo riconosce la necessità di porre fine al sistema delle esternalizzazioni e delle cooperative, è la prima volta che si parla di questo esercito di schiavi che manda avanti gli ospedali per meno di 800 euro al mese.

Abbiamo avuto pochi compagni di viaggio in questa battaglia: la CGIL Università è salita su questo treno insieme al Cobas fin dall’inizio, come pure il Direttore Generale e l’assessorato al lavoro…poi nelle fermate successive il treno si è man mano riempito….ma c’è anche chi lo ha definitivamente perso!

Sul retro del volantino trovate il testo dell’emendamento, aggiungiamo, per chi non era presente all’alba di Sabato, che in aula la discussione è durata circa 4 ore e tutti, assessori compresi, si sono espressi sulla particolarità del Sant’Andrea, sulla necessità di partire dal nostro ospedale ed hanno accettato i percorsi fin qui fatti dal tavolo tecnico.

Pensiamo al più presto di convocare un’assemblea per spiegare a tutti i passaggi successivi: ABBIAMO FATTO INSIEME IL PRIMO PASSO VERSO L’ASSORBIMENTO, UN PASSO IMPORTANTE…MA LA LOTTA CONTINUA NEI PROSSIMI MESI PER FAR SI’ CHE UNA SPERANZA DI CARTA DIVENTI ….UN CONTRATTO!!!

GRAZIE A VOI, GRAZIE A NOI……GRAZIE A CHI CI HA CREDUTO!

13/03/2006 Cobas Sant’Andrea

Info su: www.azimut-onlus.org

 

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