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UNITI POSSIAMO FARCELA

Il Cobas a fianco del Coordinamento dei lavoratori fantasma

Il 22 Novembre si è svolta nell’aula C del Sant’Andrea l’Assemblea del “Coordinamento dei lavoratori fantasma”. Hanno partecipato più di 200 lavoratori e sono intervenuti L’ASSESSORE AL LAVORO, RAPPRESENTANTI DEGLI ASSESSORATI BILANCIO E SANITA’, ESPONENTI DELLA COMMISSIONE SANITA’ REGIONALE, IL DIRETTORE GENERALE DELL’AZIENDA e come forze sindacali il COBAS E LA CGIL UNIVERSITA’.

Il percorso di questa lotta è iniziato questa estate, quando un gruppo di lavoratori interinali, delle ditte e precari dell’Ospedale ha lanciato un appello ai sindacati e ai vertici Regionali per risolvere una situazione che come Cobas avevamo denunciato sin dal primo momento della nostra presenza al Sant’Andrea.Una situazione gravissima che vede quasi il 50% dei lavoratori aziendali esternalizzati. Una situazione senza controllo, che penalizza la qualità dell’assistenza prestata ai cittadini e lede i diritti di centinaia di lavoratori fantasmi.

L’accordo che ha trovato consensi in tutte le forze presenti è il seguente:

  1. Impegno degli Assessorati al Lavoro, Bilancio e Sanità ad appoggiare la vertenza dei lavoratori fantasma del Sant’Andrea.
  2. Proposta di legge regionale per l’assorbimento nei ruoli aziendali di tutti i lavoratori fantasmi (come già fatto per l’IFO e la ROMA AIL al Policlinico)
  3. Convocazione in Regione entro 15 giorni di un tavolo tecnico di fattibilità che veda la partecipazione di una delegazione dei precari

 

Come Cobas non facciamo sconti a nessuno, siamo coscienti che il processo di privatizzazione delle strutture sanitarie pubbliche ha precedenti sia a sinistra che a destra, ha visto connivenze sindacali e appoggi politici, ha arricchito ditte di tutte le tendenze politiche (le ditte negli ospedali laziali sono sempre le stesse)

Ma ora bisogna dire BASTA. Il modello aziendalistico dell’Ospedale è fallito. I costi gravitano e la qualità diminuisce . Bisogna avere il coraggio di riaffermare l’assunto fondamentale che la salute non è una merce e che gli ospedali devono essere a gestione totalmente pubblica. Cominciamo a richiamarli con il loro nome e speriamo che un domani noi tutti, lavoratori fantasmi e no, potremmo di nuovo dire di lavorare in un OSPEDALE; in un POLICLINICO UNVERSITARIO, e non più in un’Azienda, di lavorare tutti con un solo contratto pubblico e con un obbiettivo primario, che non è quello di un bilancio più o meno in attivo, ma quello di garantire a tutti il diritto alla salute.

Continueremo a stare al fianco dei lavoratori fantasmi in questa lotta, non solo nei tavoli istituzionali, ma in tutte le iniziative che metteranno in piedi. Dopo la bella assemblea di ieri, cominceranno a farsi vivi tutti i paladini dei vari schieramenti, pronti a sfruttare a fini politici e di visibilità una lotta che finora hanno ignorato.

Sappiamo bene che l’unica possibilità di vittoria reale è la capacità che questi lavoratori avranno, e noi con loro, di non farsi dividere, di non cedere alle lusinghe di questo o quel sindacato, di restare uniti fino alla fine di questa battaglia.

…..E speriamo che questa lezione serva anche a noi “garantiti”… .

Roma 23/11/2005 Cobas Sant’Andrea

Info su: www.azimut-onlus.org

 

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