DOPO LA DICHIARAZIONE DELLO STATO DI AGITAZIONE ALL’ASL 12

Dopo la proclamazione dello stato di agitazione del personale, lo scorso 4 gennaio, i Cobas Sanità saranno ricevuti oggi in Prefettura. I Cobas avevano denunciato il mancato rispetto da parte dell’Asl 12 dei riposi settimanali, il superamento delle 13 ore di lavoro continuativo, l’abuso delle ore di straordinario. In sostanza il mancato rispetto del Decreto 66/03 che recepisce una direttiva comunitaria in termini di orario di lavoro.

Il sindacato di base, denunciando gravi carenze sul fronte degli infermieri professionali, operatori socio-sanitari, tecnici di laboratorio e radiologia, amministrativi, chiedeva inoltre di sapere come il direttore generale dell’Asl 12 avesse provveduto all’adeguamento della pianta organica e perchè non fosse ancora stata data piena attuazione all’organizzazione prevista in pronto soccorso/osservazione breve intensiva. «Nelle attuali condizioni lavorative - aveva denunciato nei gionri scorsi Cobas Sanità - aumentano il margine di errore e la possibilità di rischio clinico per i pazienti e gli operatori sanitari hanno maggiori difficoltà a garantire adeguata qualità assistenziale ai pazienti».

Cobas Sanità reclamava infine maggiore attenzione sul tema della designazione dei Rls (i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) denunciando il superamento «della delibera dell’Asl 12 del ’98, che autorizzava provvisoriamente ad operare 12 rappresentati per la sicurezza. «Ci risulta che due di questi abbiano anche un incarico nel Servizio prevenzione e protezione dell’Asl 12 - osserva Paola Gasbarri - Una posizione che non lo mette certo nelle migliori condizioni per promuovere l’individuazione delle misure di prevenzione per tutelare la salute dei lavoratori». Di tutto questo si discuterà questa mattina in Prefettura, con l’obiettivo finale di trovare una soluzione che faccia ritirare lo stato di agitazione.