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VENERDI’ 14 NOVEMBRE SCIOPERO GENERALE DI 24 0RE

 

PER IL DIRITTO ALLA SANITA’ PUBBLICA, PER LA SALUTE BENE COMUNE

 

CONTRO LE PRIVATIZZAZIONI, TAGLI E CHIUSURE DEI SERVIZI TERRITORIALI…

 

PER LE ASSUNZIONI DEI PRECARI E L’INTERNALIZZAZIONE DEGLI ESTERNALIZZATI

 

CONTRO IL BLOCCO DEI CONTRATTI E L’AUMENTO DEI CARICHI DI LAVORO…

 

VENERDI’ 14 NOVEMBRE SCIOPERO GENERALE DI 24 0RE

 

TUTTI IN PIAZZA PER I NOSTRI DIRITTI..

!E’ TEMPO DI SCIOPERO SOCIALE!

 

“Progettualità Sanitaria” della Asl Roma D? …Spogliare un altare, forse due, per “vestirne” un altro!!!

Con un incredibile, ingiustificabile e vergognoso blitz la Direzione Aziendale, attraverso un’ ”informativa” del 16 ottobre 2014, avrebbe disposto, con la massima urgenza, il trasferimento, entro e non oltre il pomeriggio del 21 ottobre p.v., degli operatori e delle operatrici della UOCI TSMREE in servizio presso il S. Agostino, dal secondo al primo piano. Tale spostamento si renderebbe necessario per avviare la ristrutturazione del Presidio suddetto e per la realizzazione della “Casa della Salute” prevista, secondo quanto annunciato in occasione del Consiglio Straordinario del X Municipio del 7 ottobre u.s. dal Direttore Generale Dott. Vincenzo Panella, entro l’anno in corso.

LA PRIVATIZZAZIONE IN SANITA'

Il significato della privatizzazione in sanità: il confine indefinito tra pubblico e privato nel segno del profitto.

Il seminario del Cobas Sanità Università e Ricerca si terrà il 10 maggio 2014 a Firenze presso il Centro Congressi SMN - P.za Stazione, 10

 

scarica il manifesto

SALVIAMO L'OSPEDALE VALDESE

UNA BELLA GIORNATA DI LOTTA COSTRUITA E GESTITA DAL BASSO
Sabato 1 dicembre si è svolto il presidio davanti all'Ospedale Valdese contro la decisione di chiusura decretata dalla Giunta Cota.
Una giornata in cui i cittadini (lavoratori e pazienti) hanno ricevuto la solidarietà di molte associazioni, gruppi politici e organizzazioni sindacali.
La popolazione che ha gestito la giornata senza farsi strumentalizzare, ha compreso che le parole non sono più sufficienti per combattere contro un
potere forte ed arrogante ed ha bloccato, a più riprese, il traffico di due importanti arterie del quartiere.

LA NOSTRA SALUTE VALE PIU’ DEI LORO PROFITTI

Le manovre del governo tecnico, del “super Mario” Monti, (apprendista politico dell' €uro finanza),
privano il nostro paese di quel modello di sanità pubblica ritenuto tra i migliori del continente.
Ministri della salute, vecchi e nuovi, governatori regionali, dirigenti e commissari delle Asl ci
raccontano di sprechi e di spesa insostenibile, ma non citano mai i costi delle strutture sanitarie
private che vengono debitamente pagate dal pubblico. Un pubblico troppo spesso, come le
cronache degli ultimi anni ci raccontano, gestito da chi ha interessi proprio nella sanità privata.

UNA PATRIMONIALE ALLA ROVESCIA

 

Monti ruba a chi ha sempre pagato e non tocca ricchi, evasori, politicanti e corrotti.
Alla fine Monti una "patrimoniale" l'ha fatta, però alla rovescia, applicandola a quel poco di redditi e di diritti restati a milioni di salariati e di ceti medi impoveriti: e non ai ricchi, ai grandi patrimoni, alle rendite finanziarie, agli evasori, alla casta politica, ai corrotti.

PRESIDIO E CORTEO NEL PASCALE. SMASCHERATA LA DIMISSIONE DELLA RADIOTERAPIA

 

Il, 22 novembre 2011, un nutrito gruppo di cittadini, tra pazienti, studenti, operatori sanitari, comitati in difesa della salute e dell’ambiente, lavoratori e disoccupati, si è riunito in presidio all’esterno dell’ospedale Pascale per protestare contro la chiusura della radioterapia: da ieri infatti, nonostante le numerose contestazioni delle settimane scorse, sono iniziate le operazioni di smantellamento dei macchinari.

LE NOSTRE VITE VALGONO PIU’ DEI LORO PROFITTI

GIU’ LE MANI DAI SERVIZI SANITARI PUBBLICI
La Sanità in Campania è allo stremo. Ovunque chiudono ospedali e ambulatori, le condizioni igieniche e l’affollamento sono spaventosi, lunghissime le liste d’attesa. Ormai è chiaro che a ripianare il debito e a pagare la crisi dovranno essere i cittadini, quelli più in difficoltà: aumentano i ticket da 50 € (prima visita) e 25 € (seconda), e si introduce il “contributo di solidarietà” di 10 euro per i non-esenti e 5 per gli esenti (disoccupati e familiari sotto 800 € mensili, pensionati con il minimo, nucleo familiare sotto 1000 €), un “prelievo forzato” . Sempre più spesso i pazienti, per non dover interrompere la terapia a causa di chiusure improvvise e attese infinite, sono costretti a rivolgersi ai centri privati, i soli che dal collasso degli ospedali campani hanno tutto da guadagnare!

Info su: www.azimut-onlus.org

 

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