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Il commissario straordinario del Policlinico Umberto 1…J.Polimeni…come se niente fosse e calpestando la vita di 800 operatori della cooperativa OSA che dal 2000 hanno garantito la sopravvivenza di questa azienda…fa una bando per una agenzia interinale per assumere 200 infermieri a tempo determinato (SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO TEMPORANEO A TEMPO DETERMINATO con contratti a 6 mesi rinnovabili altre due volte!) in attesa di poter assumere, con autorizzazione della regione, dal concorso appena espletato (che NOI abbiamo richiesto che NON venisse espletato perchè non prevedeva garanzie per i tanti esternalizzati da anni in servizio).

SABATO 21 OTTOBRE 2017 ore 10 Assemblea cittadina allo SPALLANZANI VIA PORTUENSE 292.

-CONTRO la sospensione di 4 mesi per Alessia e Lorenzo, delegata rsu e referente nazionale Cobas Sanità Università e Ricerca;

-CONTRO la privatizzazione, l’aziendalizzazione con conseguente annientamento del sistema sanitario regionale e nazionale;

-CONTRO i tagli, le chiusure, i rischi conseguenti, dei tanti servizi territoriali e sanitari per prevenzione, cura e riabilitazione;

PER IL DIRITTO ALLA SALUTE in ogni spazio e aspetto di vita.

PER LE LIBERTA’ SINDACALI E IL DOVERE/DIRITTO a controinformare e mobilitarsi con i cittadin@ tutt@.

PER ESSERE LAVORATORI DELLA SALUTE IN LOTTA PER I DIRITTI NEGATI dai sottorganici, agli straordinari, alle esternalizzazioni, alle miserie di stipendi, alla flessibilità, ai profitti sulla nostra pelle di banche, assicurazioni, case farmaceutiche, mafiosi …

MOBILITIAMOCI E LOTTIAMO INSIEME…

Cobas sanità università e ricerca

 

La legge 161/2014, con quasi dieci anni di ritardo rispetto alle indicazioni europee, è stata concepita a salvaguardia della salute degli operatori e della qualità dell'offerta sanitaria, dovendo interrompere l'uso/abuso degli straordinari, turni di servizio massacranti, un sott'organico ormai storico per il blocco delle assunzioni da 15 anni. Naturalmente tutte le aziende sanitarie hanno potenziato l'entrata di personale esternalizzato per l'assistenza diretta, con intermerdiazione di mano d'opera e privatizzazione dell'assistenza.

pur evidenziando che ancora il PROTOCOLLO D'INTESA fra Regione e Università non è stato pubblicato sul BUR , che l'atto aziendale e la dotazione organica devono essere successive a tale atto, che quelle presentate con tanta enfasi dal nostro DG hanno solo un valore relativo mancando anche della dovuta consultazione con i sindacati che si sono trovati alla presentazione senza alcuna informazione e possibilità di discussione...

CIRCOLARE DELLA REGIONE LAZIO PER AUTORIZZARE LA MOBILITA' REGIONALE ED EXTRA REGIONALE PER I DIPENDENTI DELLA SANITA'.

MOBILITA.pdf 445,49 kB

-Il sovraffollamento del DEA generale e di quello Pediatrico..è una realtà sempre più ingestibile..anche se i giornali lo riportano solo quando diventa esplosiva la situazione..

-La carenza di personale, aggravata dalla necessaria applicazione della legge 161 che impone un limite delle ore lavorate e fa divieto di utilizzare ore straordinarie in orario ordinario, evidenzia sempre più la caduta della qualità dell'offerta sanitaria pubblica che continua a dare solo una falsa immagine di sé SENZA PIU' ALCUNA SOSTANZA E GARANZIA.

Nessuno accordo raggiunto: atto unilaterale

Superato il problema della prima proposta dell’Azienda delle 12 ore di lavoro di giorno e 12 di notte

Il giorno 2 febbraio alle ore 13.30 si e' tenuto l' incontro tra le OO.SS la RSU Regionale ed Universitaria con l' Amministrazione sulla tematica dell' applicazione della legge 30 Ottobre 2014 n°161 " disposizioni in materia di orario di lavoro " a seguito dei lavori che si sono tenuti sul tavolo tecnico, non avendo raggiunto un intesa condivisa, il tavolo tecnico si è concluso con un nulla di fatto.

La legge 161 sull’orario di lavoro invece di essere una garanzia di miglioramento di vita per i lavoratori e di qualità assistenziale per gli utenti sta diventando, al policlinico come in tutte le aziende sanitarie, un ulteriore attacco al diritto alla salute ed alla cura nelle strutture sanitarie pubbliche.

La nuova direttiva Eu sull'orario di lavoro... che tanto nuova NON è visto che risale al 2003... e' stata volutamente ignorata dai nostri politici, ministri vari e amministratori sanitari che in tutti questi anni hanno mantenuto il BLOCCO DELLE ASSUNZIONI creando una carenza di organici insostenibile e incontrollabile...anche senza questa disposizione!

Dopo le denunce apparse su tutti i giornali sul servizio ristorazione al San Giovanni, Il Policlinico Umberto I sta diventando la "gallina dalle uova d'oro" per la ditta INNOVA che, da più di due anni, da quando ha vinto, con una offerta al massimo ribasso, la gara regionale per la ristorazione nella nostra azienda, sta facendo affari su lavoratori e utenti!

Questo modo di dire tipicamente romano è perfetto per quanto sta accadendo nella nostra regione dopo l' invio di AVVISI BONARI a centinaia di migliaia di cittadini per il recupero dei soldi di prestazione sanitarie non pagate..a partire dal 2009!

Da venerdì 30 ottobre 2015 la Regione Lazio sta inviando per posta a centinaia di migliaia di cittadini un “avviso bonario” per il pagamento di prestazioni sanitarie effettuate in varie branche specialistiche dal 2009 “finalizzata al recupero dell’evasione relativa alla compartecipazione dei cittadini alla spesa del SSN”.

IL NOSTRO SINDACATO NEL DENUNCIARE TALE ATTACCO AI SERVIZI SANITARI PUBBLICI E AL DIRITTO ALLA SALUTE EVIDENZIA CHE:

Da una parte tutte le leggi successive alla Riforma Sanitaria del '78 che hanno imposto aziendalizzazioni, budget, profitti su un bene universale come la salute... dall'altra la lenta agonia che, attraverso tagli e privatizzazioni, hanno ridotto e molto spesso annientato, qualsiasi intervento di prevenzione, cura e riabilitazione dei servizi sanitari nazionale e regionali...

Come una goccia cinese..dal 2000 (leggi Bindi con la trasformazione in aziende degli ospedali) l’offerta sanitaria pubblica, di anno in anno, è paurosamente diminuita: chiusure di ospedali, posti letto e servizi territoriali con la promessa di “riconversioni e razionalizzazioni” MAI avvenute; aumenti dei ticket per analisi e ricerche; riduzione delle patologie inserite nei LEA (livelli essenziali di assistenza) e dei farmaci gratuiti; pagamento del Pronto soccorso se non ritenuto grave il motivo della visita…mentre peggiorano complessivamente le condizioni di lavoro e di vita ed aumentano le patologie gravi ed il bisogno, specialmente per le categorie più fragili (bambini, anziani, donne, soggetti con varie dipendenze), di un’assistenza umanizzata e complessiva. Il PRIVATO ha sempre più spazio e i finanziamenti per loro vengono garantiti senza verifiche e controlli come la possibilità, per funzionari e politicanti, di arricchirsi sulla pelle ed i bisogni della gente con appalti ed esternalizzazioni. La REGIONE promette controlli, la centrale unica per gli acquisti… ma ormai il marciume è quotidianità… e l’offerta sanitaria pubblica subisce una continua e costante riduzione fra scandali, morti che si sarebbero potute evitare, accanimenti terapeutici legati al profitto, ed ORA VOGLIONO RUBARCI ALTRI 10 MILIARDI CHE CHIARAMENTE VERRANNO LEVATE DALLE NOSTRE TASCHE..ORMAI TOTALMENTE VUOTE!

 

E’ importante in questa giornata di oggi, che vede tante persone in piazza per difendere e affermare con forza la necessità dei beni comuni, liberi da ogni speculazione e logica di profitti, che sia emerso con chiarezza, attraverso la complessità di questa piazza, un tema : e cioè che quando si parla di beni comuni ( i commons appunto) non si fa riferimento solo ed esclusivamente al tema delle risorse naturali, ma anche all’istruzione, ai saperi, alla cultura, al patrimonio pubblico e i territori, oggi sempre più cementificati e saccheggiati, fino alla salute, vero e proprio bene comune, tema centrale, ricompositivo, che tiene insieme ed è interconnesso a tutti gli altri beni comuni. Di quale costruzione e tutela della salute si può parlare infatti, quando l’inquinamento dell’aria e delle falde acquifere, l’avvelenamento dei suoli, spesso nascosto ai cittadini, la cementificazione e l’erosione di spazi verdi crea città malsane, produce direttamente o indirettamente malattia (v.l’ILVA, il caso dell’abruzzo)?

Il significato della privatizzazione in sanità: il confine indefinito tra pubblico e privato nel segno del profitto.

Il seminario del Cobas Sanità Università e Ricerca si terrà il 10 maggio 2014 a Firenze presso il Centro Congressi SMN - P.za Stazione, 10

 

scarica il manifesto

La scadenza di venerdì 11/4 alla REGIONE LAZIO ha raggiunto questi obiettivi:
-una partecipata mobilitazione del coordinamento esternalizzati di varie aziende laziali (Sant’Andrea, IFO, San Filippo, Spallanzani, Policlinico, USL RM D -Ostia, San Giovanni);
-un imposto incontro con la cabina di regia e rappresentanti della regione;
-la convocazione per il 6/5 alla Pisana del coordinamento con la commissione Salute della regione per una audizione pubblica sulla tragica situazione della sanità pubblica e dei lavoratori esternalizzati;
-la riconvocazione del tavolo regionale entro la metà di maggio (riportiamo di seguito il comunicato di Marta Bonafone consigliera regione Lazio sull’incontro di venerdì).

Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
(Approvata dall'assemblea delle Nazioni Unite il 10 dicembre del 1948)

Articolo 25

1) Ogni persona ha diritto ad un livello di vita sufficiente ad assicurare la salute e il benessere suo e della sua famiglia -

La Costituzione. Parte I - Diritti e doveri dei cittadini - Titolo II Rapporti etico-sociali

Articolo 32

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.-

COMUNICATO STAMPA DEL COBAS SANITÀ UNIVERSITÀ RICERCA

POLICLINICO UMBERTO I

grazie alle nostre mobilitazioni ed all’interessamento dei dirigenti del Policlinico e della regione, sono aumentate mille ore settimanali come garanzia del posto di lavoro; da giovedì 9/1 i lavoratori hanno firmato il nuovo contratto e dal giorno dopo c’è stato un repentino stravolgimento del lavoro (turni, mansioni, referenti, coordinatori) con l’arrivo del vitto refrigerato da Pomezia e la consegna al letto del malato. Da cuochi, pulitori, dispensieri, macellai TUTTI si sono resi disponibili a qualsiasi mansione ed hanno iniziato a trasportare a mano 3/4 carrelli, a distribuire i vassoi con le diete nei reparti al letto dei malati in una confusione inevitabile e prevedibile. Sia alla ditta Innova che alla direzione aziendale del Policlinico avevamo proposto un passaggio graduale con una chiusura articolata dei locali cucina, per abituare sia i lavoratori della ditta che quelli aziendali ad una diversa organizzazione nella preparazione/distribuzione del cibo e per informare e coinvolgere anche i degenti in questo cambiamento.

La Federazione Nazionale del COBAS Sanità Università e Ricerca, condanna il comportamento irresponsabile e provocatorio della ditta Innova, vincitrice dell'appalto regionale delle cucine, relativamente al lotto che riguarda il Policlinico Umberto I di Roma, che in data 31 gennaio 2014 ha licenziato due lavoratori delle cucine con la motivazione che "è venuto meno il rapporto fiduciario" ed un’altra lavoratrice ha ricevuto una contestazione disciplinare. Da mesi gli ex lavoratori della ditta Pultra, poi riassorbiti dall'Innova, hanno portato avanti una dura battaglia per il riconoscimento, in fase di passaggio di appalto, dei diritti acquisiti. Come oramai avviene in quasi tutte le gare di appalto, a fare le spese del ribasso delle offerte sono i salari ed i diritti dei lavoratori. L'Innova ha ottenuto l'appalto perchè ha aumentato i carichi di lavoro e ridotto le ore anche a scapito della qualità dell'offerta ai degenti.

 

Come avevamo denunciato da tempo l'arrivo della nuova ditta Innova nelle cucine del Policlinico Umberto I poteva solo peggiorare il già precario servizio, sia per la qualità del vitto che per i diritti dei lavoratori. Da venerdi 10 gennaio 2014 è caos. Le colazioni non arrivano, il pranzo giunge oltre due ore dopo l'orario previsto [invece che alle H 12:30/13:00 alle H 15:00), rischiando di sovrapporsi con la cena. Le diete ad personam (importante strumento di cura) non vengono rispettate mettendo a rischio ulteriore le motivazioni per cui i pazienti sono ricoverati.

Come era già stato denunciato dai lavoratori con le loro mobilitazioni e lotte, questa gara regionale sulla ristorazione, vinta al massimo ribasso dalla Ditta Innova, ha peggiorato le già precarie condizioni del servizio sia rispetto alla qualità del vitto che ai diritti dei lavoratori.

SOLIDARIETA’__DIRITTO ALLA SALUTE__GARANZIE__PER LA SANITA’ PUBBLICA ED IL LAVORO:
la lotta dei lavoratori delle cucine del Policlinico Umberto I, che li vede impegnati da 40 giorni in un presidio 24 ore su 24 dentro il proprio posto di lavoro che stanno rischiando di perdere a causa di una gara regionale al massimo ribasso vinta dalla ditta Innova, racchiude tutte questi obiettivi!

Telegramma per indizione stato di agitazione e richiesta tentativo di conciliazione

tenutasi il 4/10 all’aula di Radiologia del Policlinico Umberto I
HA DECISO ALL’UNANIMITA’:

 

Dopo due incontri con il direttore generale Domenico Alessio, FILMCAMS CGIL, FISASCAT CISL, UIL TUCS e l’INNOVA la situazione che si presenta nelle cucine con questa nuova aggiudicazione di appalto E’ VERAMENTE TRAGICA. Sono stati firmati da tutti (meno che dal COBAS) due verbali capestro che danno mano libera all’INNOVA di LICENZIARE MOLTI LAVORATORI, di ridurre fino a 15 ore settimanali i contratti per chi resta e di subappaltare trasporto vitti e pulizie, offrendo un servizio cucina ai pazienti sempre più ridotto e scadente.

 

 

IL CIBO CI AIUTA A RIEMPIRE DEI VUOTI…

ED IN OSPEDALE DIVENTA ANCHE PARTE DELLA CURA!

QUELLO CHE STA SUCCEDENDO NELLE CUCINE DEL POLICLINICO VA IN DIREZIONE OPPOSTA:

 

AUTORITARISMO – ARROGANZA INTIMIDAZIONI- ILLEGALITA’ – DEGRADO SANITARIO

Ancora una volta questa amministrazione mostra il suo volto più infimo. Martedì mattina, con il pretesto di effettuare un sopraluogo da parte del servizio Protezione e Prevenzione per aggiornamento DVR (servizio oggetto di una delle contestate delibere per gli appalti a ditte esterne), è stata aperta, con scasso, la porta dell’auletta sindacale dei COBAS

Il fax in cui veniva richiesta la disponibilità per l’accesso in orario compreso tra le ore 10 e le 12 veniva trasmesso la sera del 12 e nei giorni concitati della settimana scorsa (assemblea generale – scadenze contratti, appalti ed anche licenziamenti), non veniva da noi notato.

Alle ore 10,30 circa siamo stati avvertiti da alcuni dipendenti che Ivano Simeoni con al seguito cinque vigilantes, tre dipendenti della società a cui è appaltato il servizio antincendio, un RLS UIL ??? e un altro dipendente del profilo sanitario, presenti non è chiaro a quale titolo, operai inviati dall’ufficio tecnico (mai così celere nell’eseguire i lavori nei reparti di degenza), forzando e cambiando la serratura si erano introdotti nell’aletta sindacale COBAS. NON sappiamo cosa sia avvenuto all’interno prima del nostro arrivo. E’ da rimarcare che la Direzione è a conoscenza di luogo di lavoro e recapiti telefonici di tutti i nostri responsabili sindacali, RSU ed RLS. Abbiamo dato mandato ai nostri avvocati di procedere contro tutti gli eventuali abusi legali e amministrativi, per l’infrazione di una sede sindacale con più di trent’anni di storia.

Vogliamo inoltre ricordare ai lavoratori, agli utenti della sanità pubblica e a tutta l’opinione pubblica: una legge che nasce a tutela di tutti, la legge 81, viene ormai usata per manovrare grosse somme di denaro pubblico, soprattutto in periodi, come questo di tagli alla sanità. Pensate che è stato deliberato anche l’affidamento in appalto dell’intero servizio di Protezione e Prevenzione, più di tre milioni di euro, comprese le visite di controllo di tutto il personale (il Policlinico è uno dei più grandi ospedali d’Europa, ma le visite ai suoi dipendenti le appalta. VI SEMBRA NORMALE ??). Sarà perché stiamo denunciando tutto ciò si accaniscono contro di noi?

Torniamo alle priorità che riguardano gli interventi di Prevenzione e Protezione. Con tutti gli edifici da rimettere a norma, come le ulteriori delibere milionarie prevedono e tutto quello che ancora non è neanche menzionato, sempre di molto grave, che attiene a reparti e servizi fuori norma, basti pensare all’impianto fognario dell’ospedale vecchio, inadeguato che travasa costantemente, oggetto di continue richieste di spurgo, credete che una delle priorità del servizio Protezione e Prevenzione, tanto urgente da infrangere una porta, sia l’ispezione di una piccola sede sindacale?

E’ chiaro che diamo fastidio e continueremo, vogliamo inoltre sapere dalla Direzione se tra gli incarichi affidati ad Ivano Simeoni rientrano anche le relazioni sindacali e la gestione dell’ordine pubblico.

STATENE CERTI NON CI FAREMO INTIMIDIRE, INVITIAMO TUTTI I LAVORATORI ALLA MASSIMA VIGILANZA

Roma, 19 giugno 2013

COBAS Sanità Università e Ricerca

 

 

E’ difficile da credere….ma le condizioni di molte aziende e servizi territoriali…sono quasi più tragiche delle nostre! Il commissario straordinario della sanità di una regione e di un governo dimissionario inciucia con numeri e statistiche per TAGLIARE E CHIUDERE..ignorando e fregandosene TOTALMENTE dei bisogni degli utenti e delle risposte di salute in una sanità distrutta dagli interessi privati, politici e clientelari!

Entro il 31/12/2012 tutte le regioni dovranno attuare il nuovo STANDARD DELL’ASSISTENZA OSPEDALIERA, attivando come previsto dal decreto Monti sulla revisione della spesa per regalarci…altra “equità e la stabilità”, una nuova ondata di tagli sul Sistema Sanitario Nazionale ed a pioggia sui Piani Sanitari Regionali.

Il ministero della salute e Balduzzi hanno già consegnato una bozza di decreto che dovrà essere approvato in questi giorni dalla Conferenza Stato e Regioni.

* Dal 1993 ogni ospedale e struttura sanitaria territoriale diventa una azienda con la propria autonomia di bilancio con entrate, uscite ed una identità giuridica.

* Il sistema sanitario nazionale si frantuma in 26 sistemi sanitari regionali.

* I finanziamenti alle aziende avvengono attraverso i DRG ovvero i raggruppamenti omogenei di diagnosi ovvero quanto i politici decidono che costa la cura delle singole patologie.

Assemblea per rilanciare la mobilitazione: contro la precarietà e per i diritti di chi lavora; per il Diritto alla Salute di tutti i cittadini.

Dopo il successo dello Sciopero del 10 novembre, del presidio sotto il Ministero della Salute e l'incontro ottenuto con lo stesso, la Rete “La Salute NON si appalta” si rimette in cammino. Mercoledì 22 novembre, ore 18:30 presso Esc (via dei Volsci 159), una nuova assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori della Sanità in lotta.

 

 

Verso lo Sciopero generale e sociale del 10 novembre

Giovedì 2 novembre, ore 17 presso via dei Reti 35 (San Lorenzo) Aula A

Con la “Relazione sulla gestione Finanziaria delle Regioni, esercizio 2015” la Corte dei Conti ha quantificato con precisione i tagli alla Sanità: una riduzione di 10,5 miliardi di euro del finanziamento del Servizio sanitario nazionale, rispetto ai livelli programmati. Ai 10,5 miliardi vanno aggiunti ulteriori riduzioni pari a 423 mln di euro per il 2017 e 604 mln di euro per il 2018, a causa del mancato contributo agli obiettivi di finanza pubblica da parte delle Regioni e Provincie autonome. Ricapitolando, quindi, oltre 11,5 miliardi di euro di riduzione del finanziamento del Ssn per gli anni 2015-2018, e un Fondo sanitario nazionale che si attesta nel 2018 a 113,396 miliardi anziché a 114 mld, come previsto dalla Legge di Bilancio 2017. L'Italia è quattordicesima in Europa, l'ultima nel G7.

Possiamo e dobbiamo partire da numeri e statistiche per parlare delle donne nel mondo del lavoro, ma dobbiamo fare molto di più per riuscire ad essere un elemento di trasformazione e concreto cambiamento nella dinamica dei rapporti uomo/donna nella società attuale.

Sanità: è ora di cambiare! Verso lo Sciopero generale e sociale del 10 novembre

Giovedì 2 novembre, ore 17 presso via Reti 35 (San Lorenzo) Aula A

Verso lo Sciopero generale e sociale del 10 novembre

Giovedì 2 novembre, ore 17 presso via Reti 35 (San Lorenzo) Aula A

Con il Decreto firmato dal Presidente Zingaretti lo scorso 5 ottobre, un'altra novità normativa importante si afferma nella Regione Lazio: le strutture sanitarie private, che richiedono l'accreditamento o già accreditate, dovranno assumere con contratti a tempo indeterminato buona parte del loro personale. Più precisamente, le strutture private già accreditate dovranno stabilizzare il 75% del personale in servizio entro il 30 novembre 2017, l'80% entro il 31 dicembre del 2018. Un passo importante, che risponde a una delle rivendicazioni che presentammo alla Cabina di Regia SSR l'8 marzo scorso, durante lo Sciopero globale delle donne, e poi a seguire nella grande assemblea del 14 giugno. È noto, infatti, come nelle strutture private in convenzione si faccia abuso di finte partite Iva, imponendo disparità retributive e assenza di tutele per una fetta consistente delle lavoratrici e dei lavoratori. E, chi alza la testa (vedi “Villa delle Querce”), viene licenziato.

NO ALLA SANITA'-AZIENDA

DIRITTI PER TUTTE E TUTTI!

scarica il volantino

È questa la piattaforma politica formulata dalle 2000 persone riunite in assemblea nazionale a Bologna il 4 e 5 febbraio, che hanno proseguito il lavoro sul piano femminista antiviolenza e stanno organizzando lo sciopero delle donne dell’8 marzo che coinvolge diversi paesi nel mondo. I punti esprimono il rifiuto della violenza di genere in tutte le sue forme: oppressione, sfruttamento, sessismo, razzismo, omo e transfobia.

8 punti per l’8 marzo

Vademecum per lo sciopero

Comunicato Confederazione Cobas

La Confederazione COBAS aderendo allo SCIOPERO INTERNAZIONALE DELLE DONNE proclama lo sciopero generale di tutto il personale dipendente pubblico e privato per l’intera giornata dell’8 marzo 2017 contro la violenza maschile sulle donne.

scarica il telegramma

SE LE NOSTRE VITE NON VALGONO, ALLORA CI FERMIAMO!

L’8 marzo è una giornata di lotta, non un’occasione per locali, ristoranti e fiorai di far girare l’economia. Prende vita dagli scioperi delle operaie che dai primi del Novecento in tutto il mondo animarono le lotte per i loro diritti violati di persone e lavoratrici. Ricordiamo Il primo, quello delle camiciaie di New York nel 1909, poi lo sciopero e la rivolta delle operaie di Pietrogrado, l’8 marzo del 1917, perché senza donne non c’è rivoluzione possibile!
Niente fiori e cioccolatini, dunque: non abbiamo niente da festeggiare, abbiamo tutto da cambiare!
Dopo le straordinarie giornate di mobilitazione che hanno visto milioni di donne nelle piazze di tutto il mondo, dalla Polonia, all’Italia, alla Germania, alla Turchia, dal Brasile all’Argentina, il prossimo 8 marzo sarà l’occasione per riprenderci questa giornata di lotta: sarà SCIOPERO GLOBALE DELLE DONNE. Lanciato dalle donne argentine, ha raccolto l’adesione di oltre 22 paesi al grido di “Se le nostre vite non valgono, non produciamo”. Differenti luoghi e contesti, analoga condizione di subalternità e violenza per le donne: NI UNA MENOS, allora, non una di meno in piazza, la chiamata rimbalza ai quattro angoli del pianeta: Uniamoci per continuare a lottare!

Scarica l'appello per lo sciopero globale

Scarica l'appello ai sindacati

La mobilitazione dei lavoratori del Policlinico Umberto 1 di Roma, che sta andando avanti da più di un mese per la definizione del salario accessorio e del diritto alla salute, si è trasformata in lotta con l'indizione, nell'assemblea generale del 20/7, di uno sciopero generale di 24 ore per il 28/7/2016.
I costanti tagli di servizi e posti letto; l'aumento dei ticket a fronte della riduzione delle prestazioni sanitarie con disumani tempi di attesa; la carenza cronica di personale con aumenti di carichi di lavoro e sempre meno qualità e sicurezza per gli utenti; la miseria dei salari che non vedono aumenti da decenni; la privatizzazione e l'esternalizzazione e precarizzazione di tutti i servizi compresi quelli essenziali sta portando alla morte totale della sanità pubblica trasformando il diritto alla salute in mercificazione e profitto sulla pelle di tutti i cittadini! NON possiamo più come operatori della salute stare a guardare diventando complici di questo totale annientamento della nostra professionalità, dignità lavorativa e potere di acquisto dei nostri miseri salari, allargando la nostra lotta e i nostri obiettivi a tutti i cittadini in quanto utenti della prevenzione, cura e riabilitazione che le strutture sanitarie pubbliche (e non i privati e le assicurazioni) DEVONO GARANTIRE"....

Ecco le parole chiave per spiegare il vero ed unico scopo di tutte le varie riforme e leggi che stanno invadendo la nostra vita!

Partiamo dal TTIP (Partenariato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti), il cui obiettivo, al di là della riduzione dei già esigui dazi doganali, è soprattutto quello di ridefinire le regole del gioco del commercio e dell’economia mondiale, anche attraverso l’armonizzazione di regolamenti, norme e procedure su beni/servizi prodotti e scambi fra le due aree, per arrivare alla riforma della Pubblica Amministrazione, alla legge Brunetta e alle varie leggi di stabilità che hanno e stanno erodendo ogni principio di diritto sia come cittadini che come lavoratori.

L’IMMAGINE E LA REALTA’…

LA REALTA’ E L’INFORMAZIONE MANIPOLATA E DISTORTA…

IL TUTTO FINALIZZATO A SODDISFARE POTERI E INTERESSI ECONOMICI, POLITICI, INDIVIDUALI A DANNO DI QUEL POCO CHE RESTA DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA…

BASTA…BASTA…BASTA…BASTA…BASTA…

Stanno distruggendo la sanità, la scuola, le pensioni e tutti i servizi pubblici, aumentando la compartecipazione dei cittadini (ticket e tasse), lo sfruttamento, l’instabilità lavorativa e senza alcuna prospettiva futura per le nuove generazioni.

I numeri parlano per noi: mettete a confronto i dati dei posti letto e l'organico infermieri del Piano Aziendale del San Camillo (2023 infermieri con 908 posti letto ordinari e diurni) e del Piano delle Prestazioni e dei Risultati 2014-2016 del Policlinico Umberto I (1074 infermieri con 1288 posti letto) e vi renderete conto delle carenze strutturali del nostro Policlinico. Infatti la scorsa estate con chiusure e accorpamenti, abbiamo garantito solo 600 posti letto e quest'anno, per la sempre più grave carenza di organico e per poter concedere le ferie 2014, si vuole anticipare gli accorpamenti dei reparti a maggio.
I 500 esternalizzati dichiarati dall'azienda (sono realmente circa 400 infermieri e 170 ausiliari) della cooperativa OSA, ormai organico indispensabile, insieme ai pochi dipendenti universitari ed aziendali (1074 infermieri di cui il 40% non più idoneo ai turni sulle 24 ore), non riescono più a garantire neanche i LEA e la sicurezza degli utenti e degli stessi operatori è costantemente a rischio. Il tutto mentre piovono super finanziamenti per le ristrutturazioni edilizie..sempre naturalmente con il "bollino" emergenza!!

 

Dall’incontro del 25/2 con la ditta Innova richiesto dal nostro sindacato in merito ad una serie di voci, fatte circolare “ad arte”, su possibili riorganizzazioni del lavoro, è stato riconfermato ciò che noi Cobas e rappresentanti di alcuni gruppi consiliari regionali, hanno sempre denunciato:

le conseguenze di una offerta al massimo ribasso, come quella fatta da questa ditta ed accettata da regione e direzione aziendale, potevano essere solo nefaste sia per la qualità del servizio che per la difesa dell’occupazione!

 

La situazione al Policlinico Umberto I sta diventando insostenibile: da anni denunciamo l’uso/abuso delle esternalizzazione che sono di fatto dal lontano 2000 diventate organico indispensabile per tutti i reparti e per garantire i LEA.

Ora il direttore generale Domenico Alessio, con il beneplacito della Cabina di Regia Sanità della Regione Lazio, ha deciso che dal 1 Marzo verranno disattivate 37 postazioni infermieristiche della cooperativa OSA, che altre 35 non verranno autorizzate e che deve essere fatta una gara per 200 infermieri delle agenzie interinali!

Dovete rendervi conto che la minima offerta assistenziale, e non parliamo di qualità, viene garantita solo se c’è continuità e professionalità nella cura, specialmente in reparti dell’aria critica (DEA, Rianimazione, Stroke Unit) e nelle specialistiche (Pediatria, Neuropsichiatria Infantile, Urologia, Oculistica, Neurologia ecc.) e che riduzione di organico o cambiamenti comportano inevitabilmente rischi e pericoli per un utenza estremamente fragile. Ieri al DEA stazionavano ben 140 utenti su barelle e poltrone!

Anche la chiusura programmata dalla Regione di 52 posti di chirurgia non permetteranno il recupero di personale aziendale necessario per i reparti di emergenza e per i tanti vuoti di organico in quelli di medicina e specialistica, poiché il personale della cooperativa attualmente in servizio al Policlinico Umberto I è di 670 unità fra infermieri ed ausiliari ed è tutto utilizzato per l’assistenza diretta ed il nostro personale che è andato e sta andando in pensione, che è esonerato dalle notti e lavori gravosi, che ha sulle spalle 30 anni di turni è sempre più numeroso.

Intanto la regione finanzia milioni di euro per la ristrutturazione degli edifici dove si dovrebbe fare assistenza e tutti gli interessi si concentrano su questa ricca torta…SENZA garantire personale CON ASSUNZIONI DIRETTE per rispondere con qualità e coerenza ai bisogni dell’utenza in una sanità pubblica sempre più ridotta e martoriata.

BASTA CON LE ESTERNALIZZAZIONI (ditte, cooperative, interinali) VOGLIAMO ASSUNZIONI DIRETTE E GARANZIA DI QUALITA’ in una sanità pubblica che sappia fare prevenzione, cura e riabilitazione.

DA OGGI SIAMO IN STATO DI AGITAZIONE PER NON RIMANERE PASSIVI RISPETTO ALL’ANNIENTAMENTO DELLA NOSTRA PROFESSIONALITA’ E DEL DIRITTO ALLA SALUTE.

COMUNICATO STAMPA COBAS SANITA’ UNIVERSITA’ RICERCA

scarica la lettera per la richiesta alla Regione Lazio di un tavolo di confronto

comunicato stampa di SEL

Lettera inviata al Presidente Regione Lazio - al responsabile cabina di regia Sanità Regione Lazio - al direttore Generale Azienda Policlinico Umberto I

Come dovreste sapere le condizioni assistenziali dell’azienda in oggetto, già costantemente in difficoltà, sono ulteriormente aggravate in questo periodo estivo. Da 1110 posti letto a Luglio, fra accorpamenti e chiusure, si è arrivati a 900 che diventeranno 600 per tutto il mese di Agosto. I reparti che rimarranno aperti saranno inevitabilmente appesantiti dalle richieste in costante aumento, vista le riduzioni/chiusure delle altre aziende laziali e di tutti i servizi territoriali e la carenza cronica di personale a diretto contatto dell’assistenza.

IN MERITO A QUESTI PROBLEMI VI RICORDIAMO QUANTO DA NOI DENUNCIATO DA TEMPO:

 

Senza bugie ed ipocrisie la REGIONE LAZIO (Zingaretti, D’Amato, Longo) deve dire chiaramente quali sono le linee guida regionali rispetto alle esternalizzazioni dei servizi visto che:

 

mentre promette di voler affrontare il problema per arrivare ad una definitiva soluzione per tutti gli operatori di ditte e cooperative che garantiscono nelle aziende sanitarie, come organico indispensabile, reparti e servizi, prospetta autorizzazioni per nuove esternalizzazioni con nuove gare (reparti infermieristici ed intramoenia); mentre si nasconde dietro i divieti e controlli del governo si continuano a fare contratti e consulenze; mentre si dice che il passaggio delle spese già sostenute nei bilanci aziendali dalla voce Beni e Servizi a quella del Personale non si può fare perché” la prima è variabile e la seconda definitiva” al Policlinico si è autorizzata una spesa fissa ed in continua ascesa dal 2000 ad oggi (22 milioni l’anno) per esigenze assistenziali; mentre si permette una voluta confusione sui numeri parlando di “sostituzioni del personale della cooperativa” ottusamente i nostri dirigenti non dichiarano le richieste fatte per le lunghe assenze (aspettattive, maternità, legge 104) del personale aziendale che avrebbero portato a chiusura di reparti e servizi indispensabili se non si usassero e fossero usate queste unità.

I lavoratori della cooperativa OSA in lotta...

Finalmente...una sana preoccupazione sul proprio futuro, condita dal rifiuto di tutte le voci e chiacchiere che stanno girando al Policlinico...ha permesso la ripresa delle lotte e mobilitazioni degli esternalizzati per strappare alla regione le loro assunzioni dirette!

Roma 06 maggio 2014

In qualsiasi azienda sanitaria dove la mission è unicamente e complessivamente quella di rispondere attraverso la prevenzione, cura e riabilitazione ai bisogni di salute dei cittadini, non si può considerare separata la qualità ed efficacia dell’offerta con la gestione diretta del personale sanitario che la deve garantire.

 

Prendere in giro malati, pazienti e lavoratori continuando a regalare alla DITTA INNOVA “tempo” per recuperare il carente servizio che dal 10/1/2014 sta offrendo alla nostra azienda, è veramente poco rispondente agli obblighi imposti dalle leggi e contratti dell’offerta sanitaria pubblica!

 

-Al Presidente Regione Lazio N. Zingaretti -Al Vicepresidente Regione Lazio M. Smeriglio -Al Presidente commissione politiche sociali e salute R. Lena-Al Dirigente Cabina di Regia A. D’amato -All’Assessore del lavoro L. Valente -e pc al Direttore Generale Azienda Policlinico Umberto I D. Alessio-Al Rettore Universita’ La Sapienza Roma L. Frati

Oggetto: servizio ristorazione azienda Policlinico Umberto I

Dal 10/1/2014 l’offerta del servizio ristorazione del Policlinico non sta rispondendo ai bisogni di cura e di alimentazione indispensabili per garantire i livelli minimi assistenziali.

La lotta per una ristorazione adeguata ai bisogni di cura continua nonostante i voluti silenzi dei nostri dirigenti aziendali e gli arroganti attacchi dei dirigenti Innova.

TANTE DENUNCE SULLA INDECOROSA QUALITA’ DEI VITTI E SUGLI ERRORI ED INCOMPLETEZZE DELLE DIETE FATTE ORMAI DA UN MESE DA NOI DIPENDENTI AZIENDALI, DAI MALATI E DAI LORO PARENTI, DUE LICENZIAMENTI E DUE PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI CONTRO GLI OPERATORI INNOVA CATAPULTATI, SENZA NESSUNA INFORMAZIONE E PREPAZIONE, A CONSEGNARE I VASSOI AI LETTI DEI PAZIENTI, IN UN CAOS GENEALIZZATO PERICOLOSO ED ESTREMAMENTE RISCHIOSO PER I NOSTRI OBBLIGHI SANITARI…

Il Comune di Roma ha imposto all’Associazione di Volontariato Il Grande Cocomero un aumento di affitto insostenibile, pretendendo arretrati superiori a 39.000 e minacciando il ricorso alle vie legali!! Di fatto, una chiusura dello spazio cocomerizio!! In oltre 20 anni di attività Il Grande Cocomero è stato centro preventivo e riabilitativo per i ragazzi di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico Umberto I, spazio di aggregazione giovanile per gli adolescenti di San Lorenzo, luogo libero e disinteressato per l’espressione delle fragilità e della creatività del mondo degli adolescenti.

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Il Comune di Roma nella delibera per l’Approvazione della variante al piano di Assetto Generale (PAG) per lo sviluppo territoriale ed edilizio dell’università, sta portando a termine un disegno che garantisca ai gestori de “La Sapienza” altri ingenti spazi dove collocare strutture di potere, clientelismo e corruzione, in nulla utile all’assistenza o alla didattica e dove far realizzare l’ennesima speculazione edilizia a qualche costruttore amico degli amici.

COMUNICATO STAMPA COBAS SANITA’ UNIVERSITA’ RICERCA POLICLINICO UMBERTO I

La criticità e la vergogna di una sanità ridotta allo stremo periodicamente tornano alla ribalta della cronaca, ma in pochi giorni tutto viene digerito e dimenticato e resta solo la drammatica realtà per chi, senza tanti soldi e conoscenze, ha problemi di salute.

era il 1975

SCRIVEVAMO NELL'OTTOBRE 1975 come Collettivo Policlinico in un volantone intitolato "D'OSPEDALE SI MUORE"

La nostra offerta sanitaria sta diventando inesistente e incapace di rispondere ai tempi ed ai bisogni dei nostri giovani utenti e delle loro famiglie.

La carenza cronica di personale in tutte le categorie sta comportando, da tempo, lunghe attese in ogni realtà sanitaria e una totale assenza dei servizi territoriali chiusi/smembrati.

Per i tagli alla sanità pubblica..dalla prevenzione dovevamo fare solo cura; dalla cura solo emergenza…ma ormai non riusciamo più a fare neanche quella!

 

Come ogni anno, VI aspettiamo il 14 e 15 DICEMBRE 2017 dalle ore 9 alle ore16 AULA A primo piano (via dei Sabelli 108)

Oltre a condividere con noi e i nostri bambin@ e ragazz@ i lavori creativi dei laboratori terapeutici riabilitativi VI CHIEDIAMO, come responsabili e referenti della sanità PUBBLICA annientata da un privato invasivo, di focalizzare i nostri bisogni per garantire diritto alla salute e diritto di crescita.

 

Dopo la marea che il 26/11 ha invaso Roma questi sono i report di 5 tavoli:

- salute

- femminismo migrante

- lavoro e welfare

- percorsi di fuoriuscita

- sessismo nei movimenti

2016: spesa sanitaria al 6,6% del PIL, con 133,3 milioni di euro! E' il livello più basso degli ultimi dieci anni (a livello europeo il rapporto spesa sanitaria PIL sta al 10,3%) e...l'Italia conquista il terz'ultimo posto nei paesi Ocse. Altri 7 miliardi di tagli sono previsti per il 2017!

Infatti la spesa per i Livelli Essenziali di assistenza si riduce dal 48,16% al 44,72 e la spesa per la prevenzione resta sempre al 4% ovvero a 4,9 miliardi invece del 5% (1 miliardo in più) come previsto sempre a livello europeo.

REPORT ASSEMBLEA NAZIONALE 8 OTTOBRE

 

 

Solo e sempre strumentalizzazioni sui corpi e sulle menti delle DONNE...uomini che esercitano la violenza dentro e fuori le mura casalinghe, con femminicidi, stupri, botte, obblighi, leggi... facendoci passare per vittime, colpevoli, incapaci..esercitando un potere che è possesso quando ci ammazzano anche annientano lo welfare, rendendoci precarie e disoccupate, chiudendo nidi, consultori e centri antiviolenza, che non ci permettono di scegliere quando e come essere madri trattandoci come oggetti passivamente fertili per la riproduzione... e SEMPRE LORO che si permettono pure di parlare su di NOI e sulle nostre condizioni di vita e di salute!

AL POLICLINICO UMBERTO I, come è stato con la ditta INNOVA per la ristorazione, il cambio appalto per le pulizie dall’ 1/7 sta creando grosse difficoltà sia a livello organizzativo-sanitario che agli operatori: orari spezzati (tipo 6/10, pausa 12/13, poi 13/16 o 17), carichi di lavoro disumani (“ripassi” in altri reparti come pulizie giornaliere), accordi non mantenuti (vedi sulle ferie che dovevano essere pagate per 7 giorni ed ora si sono ridotte a 5, ore di straordinario date come ore di recupero senza il rispetto della Legge 161/2014 e senza garantire la mezz’ora per vestizione/vestizione che avviene in spogliatoi lontani dalle nuove sedi assegnate) e poi…STIPENDI da fame SENZA CHE SI ABBIA UNA BUSTA PAGA PER CONTROLLARE GLI ECLATANTI ERRORI FATTI (bisogna aspetta la password dalla sede centrale di Bologna poichè Roma non se ne occupa!?), VISTO CHE A PARITA’ DI ORE CONTRATTUALI CI SONO DIFFERENZE ANCHE DI 200 EURO e per alcuni anche centinaia di euro in MENO dei precedenti stipendi con la ditta Pultra!

 

OGGETTO: CAMBIO APPALTO PULIZIE POLICLINICO UMBERTO 1

COME PIU' VOLTE RICHIESTO ed avendo inviate iscrizioni al nostro sindacato nella sede centrale (Venezia) e per la Coopservice anche a quella di Roma, VI SOLLECITIAMO UN INCONTRO NEL QUALE E' INDISPENSABILE LA PARTECIPAZIONE DEGLI ORGANI DIRETTIVI DELL'AZIENDA SANITARIA PER DISCUTERE IN MERITO ALL'ATTIVAZIONE DAL 1/7/2016 DEL NUOVO APPALTO DELLE PULIZIE IN OGGETTO.

Info su: www.azimut-onlus.org

 

Dai un contributo ai progetti internazionali dei Cobas

Associazione Azimut

Codice Fiscale 97342300585

 

Dopo la giornata di studio per le emergenze psichiatriche in adolescenza e la venuta del presidente della regione Lazio, del rettore dell’Università La Sapienza, del direttore generale e direttrice sanitaria dell’Azienda Policlinico, MOLTI SONO STATI GLI IMPEGNI PRESI:

Vi invitiamo a questa giornata di studio perchè come operatori della salute, da anni in servizio alla neuropsichiatria infantile di Via dei Sabelli, per esperienza e professionalità, vogliamo e dobbiamo offrire un servizio di qualità rispondente ai bisogni dell'età evolutiva e delle gravi patologie psichiatriche che, sempre più con urgenza e frequenza, si rivolgono a noi e, quando non abbiamo posti letto, ad altri servizi inappropriati per età o per esperienza (vedi gli SPDC per adulti o le tante cliniche private senza verifiche e controlli).

Nel “lontano” dicembre 2014, dopo la mobilitazione delle donne, il Direttore generale Domenico Alessio ha dichiarato alla stampa che “dentro la sua azienda il problema della mancanza/carenza di medici per l’IVG era stato risolto”. Infatti con una determina aziendale l’1/12/2014 era stata deliberata l’assunzione di 2 medici COCOCO ad un anno rinnovabile per questo servizio.

DOPO 2 MESI E MEZZO, DOPO CHE UNA COMMISSIONE SI E’ RIUNITA PER SELEZIONARE I CANDIDATI, ANCORA NESSUNA ASSUNZIONE E’ STATA EFFETTUATA ED IL REPARTINO IVG FUNZIONA CON UNA MEDIA DI 4 INTERVENTI A SETTIMANA E CON UN UNICO MEDICO STRUTTURATO NON OBIETTORE.

Oggi venerdì 13 marzo come rete #iodecido abbiamo deciso di fare incursione con maschere rosa e striscioni all' interno dell’ ospedale San Camillo di Roma, sede del primo reparto per numero di IVG nel Lazio e del coordinamento regionale per la legge 194.
È con rabbia e preoccupazione che rispondiamo all'allarme lanciato dalle ginecologhe che operano negli ospedali della Provincia di Roma, circa il rischio che al reparto maternità e ostetricia dell'Ospedale San Camillo venga nominato un primario obiettore di coscienza.

È con rabbia e preoccupazione che rispondiamo all'allarme lanciato dalle ginecologhe che operano negli ospedali della provincia di Roma, circa il rischio che al reparto maternità e ostetricia dell'Ospedale San Camillo venga nominato un primario obiettore di coscienza.

Proviamo rabbia, perchè siamo costrette a constatare che dichiararsi obiettore di coscienza è la condizione irrinunciabile per fare carriera negli ospedali pubblici. Praticare l'I.V.G sembra infatti incompatibile col dirigere un reparto di maternità e ostetricia: come se garantire alle donne la libertà di scelta fosse in contraddizione con il promuovere una maternità responsabile e desiderata.

JIN, JÎYAN, AZADÎ LA LOTTA DELLE DONNE KURDE È LA LOTTA DI OGNUNA DI NOI

L‘8 marzo 2015, 104 anni dopo la proclamazione della Giornata Internazionale delle Donne, le donne di tutto il mondo combattono ancora contro il sistema di dominio patriarcale.
Gli attacchi contro le donne diventano sempre più profondi e si sviluppano in modo sistematico o strumentalizzato per alimentare/aumentare norme repressive e securitarie in ogni ambito dell’esistenza fino al femminicidio, che spesso non viene riconosciuto come tale.

Si è svolta stamane la Conferenza Stampa “S.O.S. Neuropsichiatria Infantile” presso via dei Sabelli 108. L’incontro ha visto la partecipazione degli operatori della struttura, dei familiari dei pazienti e della cittadinanza. Numerosi gli interventi che si sono susseguiti: lavoratrici e lavoratori, familiari, testimonianze di ex pazienti e abitanti del quartiere di San Lorenzo ed è partita la raccolta firme sul sito di petizioni online https://www.change.org/petitions/s-o-s-neuropsichiatria-infantile-a-roma

Non è la prima volta che ci rivolgiamo ai responsabili e dirigenti regionali ed aziendali,a politici, a giornali, opinione pubblica, e specialmente a tutti gli utenti e cittadini…

Ogni volta abbiamo raccontato e dimostrato come stavano funzionando i nostri servizi sanitari e i nostri compiti formativi, e come si stesse riducendo, sia a livello di quantità che di qualità, l’offerta plurispecialistica nel campo neurologico, psichiatrico e neuroevolutivo per l’età evolutiva.

Apriamo reparti indispensabili...ma quale è l’offerta e continuità assistenziale che riusciamo quotidianamente a garantire ai nostri ricoverati ed a tutti i cittadini?

IL POLICLINICO…una delle più grandi e plurispecialistiche aziende universitarie

…gestisce quasi tutti i reparti, compresi quelli d’emergenza, con personale ESTERNALIZZATO (630 infermieri e portantini della cooperativa OSA);

…condivide con tutti gli altri ospedali, la tragedia delle barelle nel DEA e attese di mesi per una visita ambulatoriale od una ricerca diagnostica;

…ha liste di attesa in tutti i reparti con la sola offerta di cura mentre nei territori è stata annientata la prevenzione e privatizzato la riabilitazione;

…non sostituisce più neanche quelle poche lavoratrici che vanno in gravidanza e ha un età media di 54 anni per i rimanenti dipendenti;

…sta tagliando, non i profitti per i privati, ma servizi indispensabili con gare regionali al massimo ribasso e riduzioni di ore di lavoro (pulizie, ristorazione, ecc. )…

 

(sono naturalmente esclusi i vari parenti e tutti i raccomandati che NON fanno assistenza diretta perché dentro i reparti NON ci hanno mai messo il naso!)

 

GIUGNO E’ VICINO…e come è già successo altre volte…è pazzesco aspettare gli ultimi momenti per un misero rinnovo (fatto passare pure come “vittoria”) che svilisce il diritto alla salute e la dignità di tutti i lavoratori!

Il Cobas Sanità Università Ricerca ed il Coordinamento Esternalizzati del Policlinico Umberto I, dopo l’assemblea del 5/4/2013 hanno incontrato il Dir. Gen. D. Alessio per attivare una soluzione immediata all’illegale uso/abuso di intermediazione di mano d’opera che dal 2000 vede utilizzati al Policlinico più di 600 operatori (Infermieri ed Ausiliari) della cooperativa OSA in tutti i reparti d’emergenza e di assistenza con una spesa di 22 milioni di euro all’anno.

 

Come funziona il sistema sanitario nazionale, e verso dove stiamo andando? Quali gli effetti di questa crisi sulla sanità, sul presidio a vocazione universale di tutela per la nostra salute?Riduzione di 72000 posti letto avvenuta negli ultimi tre anni, un rapporto popolazione-posto letto scesa da 5.1 a 3.82 ogni mille abitanti. Un taglio previsto di 26 miliardi a fronte di una spesa sanitaria annua di 112. Solo 8 regioni sono in grado di soddisfare i Livelli Essenziali di Assistenza, con 9 milioni di italiani estromessi dalle cure.

L'associazione di volontariato il Grande Cocomero, gli operatori della neuropsichiatria infantile , il cobas sanità università ricerca Policlinico...presentano, per i festeggiamenti dei 20 anni cocomerizi, l'inedita ed unica opera teatrale "LA SMORFIA"

 

Puntate andate in onda nella trasmissione "3 soldi". Un radio documentario sui 20 anni del grande cocomero.

Ascolta le puntate

Il piano regionale sulla sanità della governatrice Polverini taglia drasticamente i posti letto per la Neuropsichiatria Infantile al Policlinico Umberto I:
dagli attuali 14 posti letto per ricovero a 10,
dagli attuali 21 posti letto per diurno a 2.

AL COMMISSARIO per la SANITA' della REGIONE LAZIO ENRICO BONDI, AL RETTORE DELL’UNIVERSITA’ LA SAPIENZA, AL DIRETTORE GENERALE AZIENDA POLICLINICO, AGLI UTENTI DELLA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE ED ALLA STAMPA TUTTA.

AI POLITICI CHE, IN QUESTA CAMPAGNA ELETTORALE, NON SI CONFRONTONO CON I CITTADINI PER “RACCIMOLARE” VOTI MA PER REALIZZARE NELLE PROPOSTE E NEL PROPRIO AGIRE IL DIRITTO ALLA SALUTE NELLE STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE.

Siamo operatori della salute che da molti anni lavorano al Policlinico Umberto I di Roma in una struttura plurispecialistica ed unica per alcuni suoi servizi assistenziali, la NEUROPSICHIATRIA INFANTILE di Via dei Sabelli…la creatura di Giovanni Bollea che è stato il pioniere della prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie neurologiche, genetiche, psichiatriche e delle disabilità dello sviluppo in prima infanzia ed in adolescenza.

Info su: www.azimut-onlus.org

 

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